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Esperimenti fuori legge!

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Esperimenti

fuori legge

Anticipo che questo articolo è stato scritto (o meglio lo sto scrivendo) il 20 luglio (1995).
Il mio “boss” ovvero colui che mi fa da tramite con “Mister KULT” mi ha già avvertita che il mio articolo sarà pubblicato (forse è meglio dire apparirà sui vostri teleschermi) (ehm sui vostri monitor) in ottobre.
Bene cominciamo dall’inizio.
Nel lontano 1994 ho iniziato una ‘corrispondenza’ con lo stabulario
(dal dizionario: “parte di un laboratorio dove vengono alloggiati gli animali usati per gli esperimenti”) del Policlinico di Modena per ricevere i cosidetti Progetti di Ricerca, ovvero documenti in cui vengono riportati i nomi di coloro che effettuano gli esperimenti, il numero e il tipo di animali usati, e l’esperimento stesso.
Questi documenti sono pubblici quindi, chiunque può entrarne in possesso richiedendoli alla regione, alla prefettura, al comune, o alla Unità sanitaria competente (art. 7 comma 1 del 27 gennaio 1992, n. 116).
Nonostante l’esistenza di questa legge (ma si sa che le leggi sono state create per essere ignorate) sono riuscita a mettere mano a questi documenti solo nella primavera del 1995!
Ma la cosa non finisce qua: i Progetti ricevuti erano attinenti a quelli dell’Università e non del Policlinico.
Per vie traverse (sono sempre le più veloci) sono venuta a conoscenza di esperimenti di by-pass su capre e maiali al Policlinico di Modena.
Inoltre da ben tre anni, sei cani di otto anni vengono tenuti allo stabulario del Policlinico, senza effettuare esperimenti (fonti certe). Per loro si risolverà tutto a settembre quando il nuovo canile sarà finito (speriamo!) e finalmente cambieranno indirizzo!
Studiando i Progetti di Ricerca dell’Università di Modena siamo venuti a conoscenza di evidenti violazioni della legge del 27 gennaio n. 116
“in materia di protezione degli animali utilizzati a fini sperimentali o ad altri fini scientifici” …e speculativi (aggiungiamo noi).
Nei Progetti che hanno accettato di darmi (saranno tutti?!) si legge chiaramente che diverse persone non sono abilitate per effettuare gli esperimenti. L’articolo 4 comma 5 (sempre della legge del 27/1/92 n.
116) dice chiaramente che solo laureati in medicina e chirurgia, medicina veterinaria, biologia e scienze naturali possono effettuare esperimenti.
Ma questo personale è laureato in farmacologia!
Inoltre un esperimento è stato effettuato senza anestesia.
L’articolo 9 comma 3 spiega che ogni esperimento effettuato senza anestesia deve possedere l’autorizzazione del Ministero della Sanità per poter proseguire. E tale documento era assente.
L’11 luglio ho mandato un esposto alla prefettura per chiedere spiegazioni e mettere luci sulle violazioni avvenute all’Università.
Pochi giorni dopo ho divulgato un comunicato stampa a tutti i mass-media locali.
Il giorno dopo su due quotidiani ho potuto leggere le risposta dei medici accusati.
Alla mancata autorizzazione del Ministero della Sanità per fare esperimenti senza anestesia il “medico accusato” (per dovere di cronaca sono tre i medici accusati, chissà chi ha risposto…) ha ribattuto: “Sono tre conigli che vengono adoperati per produrre un siero immune. Ai tre animali vengono fatte soltanto delle iniezioni e non subiscono operazioni per le quali sarebbe obbligatorio l’uso dell’anestesia”.
Sempre per dover di cronaca ribadisco che i conigli sono 8 e non 3… per il fatto dell’iniezione (ebbene sì siamo pignoli) una volta avviata la pratica del Progetto di Ricerca, l’iter legislativo obbliga a seguire punto per punto tutto quello che è citato. Quindi nonostante sia solo un problema di iniezioni, dovevano possedere tale permesso.
Potrete pensare che siamo eccessivi, ma lascia perdere oggi, lascia perdere domani… chissà dove arriveranno! E qui si tratta di difendere la vita di essere viventi, ricordiamocelo!
Bè diciamoci la verità: noi siamo ultramega contro questi tipi di esperimenti assolutamente fuorvianti.
Potrebbero accusarci di ostruzionismo (uhm… non posso dire di no) nei riguardi della vivisezione, ma la legge è legge!
Per quello che riguarda il personale non abilitato che effettua esperimenti il preside di Medicina, prof. Nicola Carulli risponde
(molto coerentemente aggiungo io): “Posso assicurare che da sempre la nostra facoltà rispetta tutte le normative circa gli esperimenti sugli animali”.
Vi pare una risposta inerente alla domanda?
A voi l’ardua sentenza!

Ah(!), questa è bella:
Il vicedirettore del Dipartimento di Scienze Biomediche Arnaldo Corti afferma che le nostre sono accuse un po’ folli e che questioni del genere sono grottesche.
Ci spiace ma a noi la violazione di una legge (tra l’altro ottenuta con tanta fatica) non ci sembra una questione grottesca!
Questo esimio professore alla fatidica domanda del personale non abilitato risponde in un modo a dir poco esilarante (ma sì facciamoci quattro risate!): “Il fatto poi, che i farmacisti vengano esclusi per legge da questo tipo di esperimenti, una legge di cui tra l’altro non ero a conoscenza (e     quest’ultima affermazione la voglio straultramega sottolineare!), mi sembra del tutto assurda”.
Prontamente ho provveduto ad informare la Prefettura delle risposte di questi medici.
E ora? Ora stiamo attendendo che qualcosa si smuova… senza sperarci troppo, ma anche senza la minima intenzione di far cadere la cosa!
Saluto nuovamente i miei tre lettori e anche coloro che hanno brontolato per la presenza di un nostro spazio su KULT Underground.

Un P.S. per quest’ultimi: se non volete infastidire la vostra esistenza con questa triste e noiosa lettura, nessuno vi obbliga!
Voltate pagina e proseguite nella vostra ignoranza.
In fondo questo è un paese libero o no?!
Ciao da Sabrina

Responsabile LAV di Modena

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