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Demons

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Tra le tante serie TV che stanno uscendo in questo periodo ce n’è una, prodotta in Inghilterra, che fa palesemente il verso a uno dei miei telefilm preferiti. La serie nuova si chiama Demons (e ha tra gli attori almeno un volto noto, ovvero Philip Glenister – ottimo in Life on Mars, versione UK) e quella a cui “assomiglia” è ovviamente Buffy, the Vampire Slayer.
Demons in realtà “deriva” da Dracula, poiché il protagonista principale, Luke, è un discendente di Abraham Van Helsing, ma estende la lotta tra umani e vampiri a quella tra umani e “inumani” – classificati per tipo. Ma quanto assomiglia, almeno nel primo episodio, al serial dell’ammazzavampiri?
Beh, decidete voi. Luke è un giovane che vive ancora con la madre e va a scuola, e che viene informato della sua legacy da Rupert Galvin (amico del padre – ucciso). Subito non crede a quello che Rupert gli racconta, ma ben presto, con l’incontro con il primo demone, è costretto a ricredersi, scoprendo tra l’altro di avere un’abilità fuori dal comune nel combattimento. La sua ragazza viene coinvolta, suo malgrado, in questa lotta tra il bene e il male e questo segna (probabilmente) l’inizio di una squadra di buoni contro l’esercito infinito di cattivi.
I dialoghi non sono a livello di quelli di Buffy, ma contengono lo stesso tipo di humor, e anche se Rupert non è certo Giles (l’osservatore di Buffy è un personaggio inglese in un telefilm americano, mentre Rupert si atteggia più ad un eroe americano in un telefilm inglese) è difficile non trovare punti in comune.
In Demons abbiamo “extra” un’aiutante (Mina Harker), cieca ma con poteri mentali, erede a sua volta del compagno di Van Helsing, e un’ambientazione britannica che è comunque gradevole, se vi piacciono, chiaro, le produzioni alternative a quelle americane. E, almeno al momento, la parte scolastica non è che un contorno appena accennato (rispetto a quanto capita in Buffy).
Dopo Merlin, che ha avuto una prima stagione molto interessante (anche se la somiglianza di questa produzione con Smallville è forte), e lo splendido Apparitions (imperdibile se vi piacciono gli horror che si basano sulla religione cattolica) forse questa serie sembra un po’ debole. Si riscatta, in qualche modo, con il titolo del primo episodio (“They bite” – avvertimento che Rupert da a Luke, parlando dei demoni) e con il trailer del secondo che fa sperare in qualcosa di più “soprannaturale” di quanto ci fosse in Buffy, magari toccando tematiche più proprie, ad esempio, a Supernatural.
 
 

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