
Comunicato stampa
IN THE WONDER OF THE NIGHT
Anticipato da cinque singoli, il 10 ottobre 2025 è uscito “IN THE WONDER OF THE NIGHT”, l’atteso quarto album della cantante e compositrice ANGELA VERBRUGGE, edito da G2 Recors & Publishing, distribuito sia nei migliori negozi specializzati, fisici e on line, che sulle principali piattaforme digitali.
Se i primi tre progetti discografici hanno visto Angela Verbrugge coinvolta in formazioni più ampie, quest’ultimo è un lungo intimo set voce e pianoforte, alla cui tastiera è il newyorchese Ray Gallon ad accompagnarla.
La cantante, originaria di Vancouver (Canada), è stata nominata “Vocalist dell’anno nel 2020 dal JazzTimes Magazine e nel 2024 da All About Jazz e “Artista Jazz dell’anno” nel 2024 ai Western Canadian Music Award ed è ormai considerata “fra le voci più importanti di tutto il Nord America” e “un’importante autrice di testi, le cui canzoni meritano di essere reinterpretate da altri artisti”, scrive Scott Yanow, critico e storico del jazz. Del 2019 è il suo primo album “The night we couldn’t say good night”, in piano trio, a cui sono seguiti “Love for connoisseurs” nel 2020 e “Somewhere” nel 2024. Il suo obiettivo, già in parte realizzato, è creare un nuovo repertorio di brani cantabili con lo stile dei grandi standard dell’American Song Book, quindi ispirandosi ad autori come Cole Porter, George Gershwin, Dave Fishberg e Johnny Mercer, per fare qualche nome, e avvalendosi di adeguati collaboratori per la composizione. Dunque non solo rivisitazioni di intramontabili classici ma nuove melodie, che vi si possono facilmente alternare.
Angela Verbrugge da anni si esibisce in festival e sui palchi di vari paesi del mondo e finalmente è arrivata anche in Italia a portare il suo stile elegante e raffinato e a presentare in anteprima “In the wonder of night”. Con lei proprio il sodale di lunga data Ray Gallon, nominato ai Grammy e sulla scena jazz internazionale da oltre quarant’anni e già al fianco di Ron Carter, Benny Golson, Lionel Hampton, Art Farmer, Jon Hendricks e Chaka Khan, al “servizio” di Angela per incantare un nuovo pubblico.
Il duo è stato supportato da una sezione ritmica italiana di indiscussa bravura: al contrabbasso si alterneranno Massimiliano Rolff, Alex Orciari e Giuseppe Venezia, mentre alla batteria Antonio Fusco e Giovanni Scasciamacchia.
Infinitevibes Press Agency
Intervista
Davide
Hi Angela. Compared to your previous albums, which featured larger instrumental ensembles, you chose this one for just voice and piano, only you and Ray Gallon. Why this choice?
Ciao Angela. Rispetto ai tuoi precedenti dischi realizzati in formazioni strumentali più ampie, questo è stato da te voluto soltanto per voce e pianoforte, solo tu e Ray Gallon. Perché questa scelta?
Angela
The piano is such an amazing instrument, it can provide such a range of harmonics and rhythms to tell musical and emotional stories. The human voice can share emotions, stories and direct imagery to evoke moods and memories for the listeners. By featuring only these two instruments, it is a more intimate sound. There is no bass and drums to hide behind. It is also calmer in our chaotic world. The storytelling of romance, and the harmony are front and centre. In our busy world, sometimes less is more. When I was in a particularly chaotic period of my life I really loved the Hank Jones and Italian vocalist Roberta Gamberini album that didn’t have bass and drums on it – it was just the two of them, and I greatly admired this project.
Il pianoforte è uno strumento straordinario, capace di offrire una gamma di armonici e ritmi tali da raccontare storie musicali ed emozionali. La voce umana può condividere emozioni, storie e immagini dirette per evocare stati d’animo e ricordi negli ascoltatori. Con solo questi due strumenti, il suono è più intimo. Non ci sono basso e batteria dietro cui nascondersi. È anche più calmo nel nostro mondo caotico. La narrazione romantica e l’armonia sono al centro dell’attenzione. Nel nostro mondo frenetico, a volte meno è meglio. Quando ero in un periodo particolarmente caotico della mia vita, amavo molto l’album di Hank Jones e della cantante italiana Roberta Gamberini che non aveva basso e batteria: erano solo loro due, e ammiravo molto questo progetto.
Davide
What are other elements of difference and also continuity with respect to your discography, therefore the previous The Night We Couldn’t Say Good Night (2019), Love for Connoisseurs (2022) and Somewhere (2024)?
Quali sono altri elementi di differenza e altresì di continuità rispetto alla tua discografia, quindi i precedenti The Night We Couldn’t Say Good Night (2019), Love for Connoisseurs (2022) e Somewhere (2024)?
Angela
Similar to my previous albums, it is a mix of lesser known songbook standards alongside my original compositions or lyrics in a 1940s and 1950s inspired style.
Simile ai miei album precedenti, è un mix di canzoni standard meno noti insieme a mie composizioni originali o testi ispirati allo stile degli anni ’40 e ’50.
Davide
What’s the main or underlying theme of the songs you’ve composed or revisited, to describe and evoke the wonders of the night? What are to you the wonders of the night in which to immerse music and song?
Qual è il tema principale o l’asse portante delle canzoni da te composte o quelle da te rivisitate, per descrivere ed evocare quali meraviglie della notte? Cosa sono per te le meraviglie della notte entro cui immergere la musica e il canto?
Angela
During the day, we have obligations… work, meal preparation, cleaning, exercise, childcare. We may meet a friend for lunch, or on a special vacation at the beach, but there is something about night time that allows for a slower pace, deeper connection with others, and inner contemplation. It is often when romance blossoms.
Durante il giorno abbiamo degli impegni… lavoro, preparazione dei pasti, pulizie, esercizio fisico, cura dei bambini. Potremmo incontrare un amico per pranzo o trascorrere una vacanza speciale al mare, ma c’è qualcosa nella notte che ci permette di rallentare i ritmi, di entrare in sintonia con gli altri e di dedicarci alla contemplazione interiore. È spesso il momento in cui sboccia l’amore.
Davide
How and why did you choose to revisit compositions by Andy Razaf, Cole Porter, Irving Berlin, Karl Suessdorf, Djalma Ferreira in relation to your own compositions, and how did you make them more your own?
In che modo e perché hai scelto di rivisitare composizioni di Andy Razaf, Cole Porter, Irving Berlin, Karl Suessdorf, Djalma Ferreira in relazione alle tue composizioni, e come le hai fatte più tue?
Angela
All of the compositions by others have been adapted in a unique way.
S’Posin – I know of no other duo recordings of this, and it allows us to showcase our swing feel and launch the fun of the project
Goodbye Little Dream Goodbye – This infrequently performed Cole Porter gem I learned at 16 when I was in the musical Anything Goes. Here we rock between ¾ and 4/4 time to imply indecision and discontent with the situation. We add the rubato verse in the middle, an arrangement approach advocated by Ray’s dear friend (she called him her honorary son) and my mentor, Sheila Jordan.
Reaching for the Moon – I learned from the Moonlight Sinatra album… originally written as a waltz, we perform it with a rhumba feel. This dance feel implies the passion simmering beneath the surface and under the moon.
The Gift (Recado Bossa) – I love the Edie Gormé version of this, as well as the Hank Mobley version on Dippin’. Similar to Ray coming from an instrumental jazz perspective and me coming from more of a traditional pop and vintage Broadway influenced origin, we combine their approaches and adapt it for our duo format.
Moonlight in Vermont – a song many people know, this is a nice touch point to contrast the usual string arrangements with a spacious duo rendition
It’s Delovely – this is a wonderful closer at my concerts, and a challenge to share all the wonderful lyrics Porter wrote at this tempo. Not many recordings showcase all the verses he wrote.
Tutte le composizioni di altri sono state adattate in modo unico.
S’Posin – Non conosco altre registrazioni in duo di questo brano, e ci permette di mettere in mostra il nostro stile swing e di dare il via al divertimento del progetto.
Goodbye Little Dream Goodbye – Questo gioiello di Cole Porter, raramente eseguito, l’ho imparato a 16 anni quando ero nel musical Anything Goes. Qui oscilliamo tra i ¾ e i 4/4 per suggerire indecisione e malcontento per la situazione. Aggiungiamo la strofa in rubato al centro, un approccio all’arrangiamento sostenuto dalla cara amica di Ray (lo chiamava suo figlio onorario) e mia mentore, Sheila Jordan.
Reaching for the Moon – L’ho imparato dall’album Moonlight Sinatra… originariamente scritto come un valzer, lo eseguiamo con un’atmosfera da rumba. Questa atmosfera danzante implica la passione che ribolle sotto la superficie e sotto la luna.
The Gift (Recado Bossa) – Adoro la versione di Edie Gormé, così come quella di Hank Mobley su Dippin’. Similmente a Ray che proviene da una prospettiva jazz strumentale e a me che provengo da un pop più tradizionale e da un’influenza vintage di Broadway, combiniamo i loro approcci e li adattiamo al nostro formato duo.
Moonlight in Vermont – un brano che molti conoscono, è un bel punto di contatto per contrastare i soliti arrangiamenti d’archi con una spaziosa interpretazione in duo.
It’s Delovely – è una meravigliosa chiusura ai miei concerti e una sfida per condividere tutti i meravigliosi testi che Porter ha scritto a questo ritmo. Non molte registrazioni mostrano tutti i versi che ha scritto.
Davide
“I start with the title first. From this title I work out the psychology of the tune. Next I write the lyric backward, and in this way build it up to a climax. In the lyric I work first for the climax, and if I can’t find a good climactic line I throw out the tune…” That’s what Cole Porter said about his songwriting process. What’s your approach to building a song, music and lyrics?
“Comincio prima dal titolo. Da questo titolo elaboro la psicologia della melodia. Poi scrivo il testo al contrario, e in questo modo lo costruisco fino al climax. Nel testo lavoro prima sul climax, e se non riesco a trovare un buon verso culminante, scarto la melodia… Così disse Cole Porter intorno al suo modo di scrivere una canzone. Qual è invece il tuo modo in cui costruisci una tua canzone, musica e parole?
Angela
For my own compositions, Paradise Defined and I’m a Cliché I started with chord progressions. This is called a contrafact. Paradise Defined was inspired by the chords of A Flower is a Lovesome Thing yet unrecognizable. The first few bars of I’m a Cliché was inspired by a chord progression I heard Barry Harris share in an online workshop I watched. From there, I adapt and change the melody to work with the harmonies and storytelling.
Per le mie composizioni, Paradise Defined e I’m a Cliché, ho iniziato con le progressioni di accordi. Questo si chiama “contrafact” (nel jazz, un contrafact o mascheramento è una melodia costituita da una nuova struttura armonica creata a partire da una preesistente N.d.T.) Paradise Defined è stata ispirata dagli accordi di A Flower is a Lovesome Thing, ma è irriconoscibile. Le prime battute di I’m a Cliché sono state ispirate da una progressione di accordi che ho sentito condividere da Barry Harris in un workshop online che ho seguito. Da lì, adatto e modifico la melodia per lavorare con le armonie e la narrazione.
Davide
Matera, Bari, Rome, Milan, Sanremo, Genoa, Parma between the end of September and the first half of October… How did the Italian tour go? What were the best moments of your tour in Italy?
Matera, Bari, Roma, Milano, Sanremo, Genova, Parma tra fine settembre e la prima metà di ottobre… Come è andato il tour italiano? Quali sono stati i migliori momenti e del tuo tour in Italia?
Angela
Wow, what an incredible country Italy is. I loved every moment. So many shockingly well-preserved historical sites, incredible natural attractions, delicious food, and warm audiences who came out to support us. The cultural associations and clubs that invited us were all very kind. In other countries, more clubs are asking audiences to take care of the advertising which is very difficult for so many reasons. It filled my heart that our concerts were all full of attentive and appreciate listeners. Bravo for creating a culture and community where this is possible!
Wow, che paese incredibile è l’Italia! Ho adorato ogni momento. Tanti siti storici incredibilmente ben conservati, incredibili attrazioni naturali, cibo delizioso e un pubblico caloroso che è venuto a sostenerci. Le associazioni culturali e i club che ci hanno invitato sono stati tutti molto gentili. In altri paesi, sempre più club chiedono agli artisti di occuparsi della pubblicità, il che è molto difficile per tanti motivi. Mi ha riempito il cuore vedere che i nostri concerti fossero tutti pieni di ascoltatori attenti e riconoscenti. Bravi per aver creato una cultura e una comunità dove tutto questo è possibile!
Davide
Who were the most important singers in shaping your singing style and who, even before that, inspired you to sing and embark on a singing and a musical career?
Quali sono state le cantanti più importanti nella formazione del tuo stile di canto e che, ancora prima, ti hanno stimolata a cantare fino a intraprendere la carriera di cantante e musicista?
Angela
Ella Fitzgerald’s songbook series taught me so many wonderful standards. I had a collection of the 1940s and 1950s vocalists recorded by Mercury such as Sarah Vaughn, Dinah Washington, Anita O’Day, Blossom Dearie and the sentimental ladies of song that were influential to my style. I also love to listen to contemporary jazz vocalists recording in a classic swing style. Back in Kingston, Ontario, after I was in the Cole Porter musical, my boyfriend at the time had a friend who was a jazz singer named Andy Poole. Going to hear him and the wonderful musicians he played with inspired me to continue to seek out jazz when I moved to Toronto to attend acting school at age 17.
La serie di canzoni di Ella Fitzgerald mi ha insegnato tantissimi standard meravigliosi. Avevo una collezione di cantanti degli anni ’40 e ’50 registrati dalla Mercury, come Sarah Vaughn, Dinah Washington, Anita O’Day, Blossom Dearie e le sentimentali signore della canzone che hanno influenzato il mio stile. Adoro anche ascoltare cantanti jazz contemporanei che registrano in stile swing classico. A Kingston, in Ontario, dopo aver recitato nel musical di Cole Porter, il mio ragazzo dell’epoca aveva un amico cantante jazz di nome Andy Poole. Andare ad ascoltare lui e i fantastici musicisti con cui suonava mi ha ispirato a continuare a interessarmi al jazz quando mi sono trasferita a Toronto per frequentare una scuola di recitazione a 17 anni.
Davide
What does reinterpreting standards and creating new ones mean to you? What do you think are the essential ingredients for a song to become a standard?
Cosa significa per te reinterpretare degli standard e cosa crearne di nuovi? Cosa secondo te dev’esserci in una canzone tra gli ingredienti per te fondamentali perché possa diventare uno standard?
Angela
Wow, great question! Reinterpreting standards to me means not just copying the arrangements and phrasing of previous recordings. It may involve adapting the tempo, instrumentation, harmony, arrangement, phrasing and singing with an authentic voice of oneself. I feel we need to pressure the publishers to re-open the inclusion of standard like songs in the real and fake books. This music was never meant to have repertoire that just stopped one day. It will take active jazz musicians being willing to interpret each other’s songs and not just their own and standards. But which songs? Ones with strong memorable melodies, with stories that make you think or feel something.
Wow, ottima domanda! Reinterpretare gli standard per me non significa solo copiare gli arrangiamenti e il fraseggio di registrazioni precedenti. Può comportare adattare il tempo, la strumentazione, l’armonia, l’arrangiamento, il fraseggio e il canto con una voce autentica. Credo che dovremmo fare pressione sugli editori affinché riaprano l’inclusione di brani simili agli standard sia nei Real Books, sia nei Fakebooks*. Questa musica non è mai stata concepita per avere un repertorio che si fermi anche un solo giorno. Ci vogliono musicisti jazz attivi disposti a interpretare le canzoni degli altri e non solo le proprie e gli standard. Ma quali canzoni? Quelle con melodie forti e memorabili, con storie che ti fanno pensare o provare qualcosa.
(* “Fakebook” era una raccolta di spartiti o fogli guida per accordi e melodia che i musicisti scrivevano e condividevano. La parte “fake” (falsa) significava che non avevi un arrangiamento completamente scritto della canzone. Ndt).
Davide
The purpose of music is multifaceted. What are your main goals, including educational and social ones, to pursue through music and the aesthetics of music?
L’obiettivo della musica è multiforme. Quali sono per te gli obiettivi principali, anche a livello educativo e sociale, da perseguire attraverso la musica e l’estetica musicale?
Angela
Ultimately we do all these things in our lives and try to create a better more joyful world, deeper connections with other humans, as well as to educate, inspire, and nurture future generations.
In definitiva, facciamo tutte queste cose nella nostra vita cercando di creare un mondo migliore e più gioioso, legami più profondi con gli altri esseri umani, nonché di educare, ispirare e nutrire le generazioni future.
Davide
What will follow?
Cosa seguirà?
Angela
I love travelling and connecting with international audiences. I have Asia tour dates in November, Canadian in January and June. I have a Gershwin concert in April. It requires advance planning and a lot of research and outreach to make tours happen to jazz presenters and clubs, but even longer lead time for festivals. I think that may be the next step. I would like to have opportunities to share songs I’m writing and arrangements we are developing before recording them rather than after to allow them space to evolve more organically and gauge the audience response.
Amo viaggiare e relazionarmi con il pubblico internazionale. Ho date in tournée in Asia a novembre, in Canada a gennaio e giugno. Ho un concerto di Gershwin ad aprile. Richiede una pianificazione anticipata, molta ricerca e un’ampia attività di sensibilizzazione per organizzare tournée con presentatori jazz e club, ma tempi di preparazione ancora più lunghi per i festival. Credo che questo possa essere il prossimo passo. Vorrei avere l’opportunità di condividere i brani che scrivo e gli arrangiamenti che stiamo sviluppando prima di registrarli, piuttosto che dopo, per dare loro lo spazio di evolversi in modo più organico e valutare la risposta del pubblico.
Davide
Grazie e à suivre…
Angela
Thank you so much for all you do to connect listeners and musicians! Thank you so much for your interest in Ray Gallon and my project!
Grazie mille per tutto quello che fai/fate per mettere in contatto ascoltatori e musicisti! Grazie mille per il tuo/vostro interesse per Ray Gallon e per il mio progetto!