Mai più diritti proibiti: “Di fuga in fuga” di Claudio Calabrese.
Casa Editrice: Edizioni Praxis Verlag
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 252
Prezzo: 17,00 €
Codice ISBN: 978-8896134412
Claudio Calabrese racconta la drammatica storia di Rayan nel suo romanzo “Di fuga in fuga”: giovane uomo di origini marocchine giunto in Italia a quattro anni, Rayan è cresciuto a Trento tra l’affetto della madre Halima, del compagno di lei, Gennaro, e della sorellina nata dalla loro unione. La narrazione intreccia le vicende personali del protagonista con le contraddizioni sociali e legislative che caratterizzano la vita degli immigrati di seconda generazione: individui che, pur avendo vissuto quasi tutta la vita in Italia integrandosi senza problemi, si trovano a combattere con leggi che negano loro il diritto fondamentale alla cittadinanza.
Il romanzo si distingue per la capacità di raccontare l’anima divisa di Rayan, sospesa tra due mondi: il giovane non rinuncia al legame con le sue radici marocchine ma abbraccia con naturalezza anche le consuetudini italiane. Il protagonista ha costruito la propria identità su questi due poli, rischiando spesso di cadere in confusione e in ansia. L’autore riesce a rendere tangibile la complessità emotiva di chi non si sente pienamente a casa da nessuna parte; un sentimento reso ancora più doloroso dalla negazione dei diritti civili e dalla lentezza della burocrazia.
Il titolo del libro anticipa la tormentata traiettoria di Rayan: un percorso di fughe che attraversa confini geografici e legislativi, ma anche interiori. Dalla Germania, dove frequenta uno stage, all’Olanda, dove il permesso di soggiorno italiano si rivela insufficiente per lavorare legalmente, e fino a Milano, per tornare poi amareggiato a Trento. La vita del protagonista continua ad essere scandita da ostacoli burocratici e culturali: ogni tappa della sua esistenza diviene quindi una lezione di resilienza – perché Rayan non si arrende mai – e un’occasione per riflettere sui limiti e le ingiustizie del sistema italiano.
“Di fuga in fuga” è più di una semplice narrazione di formazione e di riscatto: si configura piuttosto come un atto civile e politico, invitando i lettori a prendere coscienza delle disuguaglianze che affliggono la società contemporanea e dell’urgenza di garantire diritti universali e parità di trattamento. La scelta di Rayan, infine, di ribellarsi alle leggi ingiuste e di costruire percorsi alternativi di integrazione, diventa emblematica della necessità pressante che vi sia un cambiamento etico e sociale.
Con uno stile incisivo e diretto, Claudio Calabrese mescola narrazione intimista e critica allo status quo, creando un racconto capace di parlare tanto al cuore dei lettori quanto alla loro coscienza civica. Dal suo nobile intento emerge un’opera significativa nel panorama della narrativa contemporanea italiana, in grado di mettere a fuoco temi cruciali come il diritto alla cittadinanza e la costruzione di identità in contesti culturali complessi.
Contatti
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