“Nemesi” di Monica Brogi: la rinascita attraverso il dolore
Casa editrice: Masso delle Fate Edizioni
Collana: Impronte
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 126
Prezzo: 13,00 €
Codice ISBN: 978-8860394880
“Nemesi” di Monica Brogi ci accompagna in un viaggio notturno nel cuore della fragilità umana raccontando una storia intima e intensa, di quelle che non si leggono soltanto ma si vivono, perché parlano di ferite invisibili, di dolore e di quella forza misteriosa che a volte nasce proprio dal fondo della disperazione; perché si rivolgono al vissuto di tutti noi.
La protagonista dell’opera, una donna sui cinquant’anni che rimane senza nome fino alle ultime battute del testo, vive una notte allucinante che comincia allo scoccare della mezzanotte quando qualcuno bussa alla porta di casa sua, e che continua alternando presente, memorie passate ed escursioni nell’inconscio. Chi bussa è l’Essere, così lei lo chiama, una presenza che insiste continuamente nel percuotere la porta, incurante del fatto che ella non voglia rispondere. La donna si rifugia nei gesti quotidiani che le offrono una momentanea pace, cercando di ignorare il rumore incessante: prepara un infuso, accarezza il suo cane, osserva una fotografia dell’infanzia; ogni azione è una piccola difesa, un modo per restare ancorata alla realtà mentre dentro di lei tutto vacilla.
Quel bussare ostinato, tuttavia, non rappresenta soltanto una potenziale minaccia: è il richiamo della verità, è l’eco di ciò che ha sempre cercato di dimenticare; quindici anni prima, infatti, un Ignoto le ha strappato via il corpo e l’anima, gettandola in un limbo di paura e di silenzio. L’Essere che bussa senza sosta non vuole quindi impersonare il suo carnefice ma una parte di sé che reclama ascolto, e che vuole che lei affronti quel dolore che non si può più tenere celato.
Monica Brogi riesce a raccontare questa resa dei conti interiore con uno stile profondo, sensoriale e poetico, capace di far convivere brutalità e dolcezza; la sua scrittura sembra seguire il ritmo delle emozioni: lenta e ipnotica quando la protagonista si chiude nei ricordi, tagliente e spigolosa quando la rabbia e il desiderio di vendetta riaffiorano con violenza. Questa vicenda è intrisa di simbolismi che spingono a riflettere su come tutti noi affrontiamo i traumi e le sofferenze, e su come a volte li custodiamo testardamente dentro di noi, lasciando che incancreniscano.
“Nemesi” è più di un romanzo sul dolore: è una parabola di rinascita, una meditazione sulla possibilità di ricominciare anche dopo le esperienze più distruttive. L’autrice costruisce una storia che parla a chiunque abbia attraversato un momento di smarrimento, offrendo non una consolazione facile ma una forma di verità: quella che nasce dall’accettazione delle proprie ombre e dalla consapevolezza più profonda di sé stessi.
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