ALECO
IL SISTEMA DELLA VITA
Il quarto album di ALECO (Alessandro Carletti Orsini), da giugno del 2025, è un disco/libro.
Leggendo prima il libro e ascoltando il disco, il discorso fila.
Ma anche ascoltando prima il disco e poi leggendo il disco, il ragionamento è lo stesso.
“Il sistema della vita” quindi è un viaggio che si dipana tra le nove tracce e che crea un circolo vizioso.
Precedenti interviste
https://kultunderground.org/art/38506/ (L’ultima generazione felice)
https://kultunderground.org/art/39521/ (Il sapore della luna)
https://kultunderground.org/art/41371/ (Gli amori alle stazioni)
Intervista
Davide
Ciao Alessandro. “Il sistema della vita” è il tuo quarto disco e segue “Gli amori alle stazioni” del 2022. Ed è un libro-cd. Prima di tutto, cosa continua di tutto il tuo precedente lavoro e cosa ne evolve, cosa vi aggiunge, quale punto attuale descrive e fissa nel tuo percorso cantautorale?
Aleco
Ciao a te Davide, è sempre un piacere incontrarsi per tutti progetti che seguiamo anche insieme!
“Il sistema della vita” fondamentalmente è il seguito ideale degli altri tre album perché non è “nient’altro” che Aleco nel suo stile e nella stessa voglia di raccontare. A differenza dei precedenti dischi, stavolta racconto attraverso un racconto. Non è un gioco di parole, ma ho immaginato una storia che si dipana attraverso le canzoni e i relativi testi. La tracklist che, secondo me è sempre importantissima per ogni disco, è scelta in modo da avere un reale filo conduttore.
Davide
Se il sistema è una connessione di elementi in un tutto organico e funzionalmente unitario, cosa in particolare volevi raccontare attraverso le canzoni de “Il sistema della vita”?
Aleco
Non voglio entrare in discorsi filosofici, ma è come cercare se stessi dal momento in cui si legge la prima parola del libro e riuscire a trovarsi all’ultima parola dello stesso scritto. E ciò equivale anche per l’ascolto delle canzoni. Il tutto sempre con una leggerezza che caratterizza ciò che compongo e canto.
Davide
Le tracce musicali sono accompagnate da un racconto di te che in un qualsiasi 5 settembre ti svegli, hai aperto gli occhi ma sei morto, e da quel momento, nell’attesa che succeda qualcosa a seguire, inizi a ricordare e a fare riflessioni. le quali si alterneranno ai testi delle canzoni. Come ti è venuta questa idea e in che modo ti sei servito di questo testo per amalgamare i diversi episodi cantanti in un più ampio racconto?
Aleco
Devo essere sincero: non lo avevo immaginato così questo disco, ma lo avevo pensato come un disco normale come gli altri. Poi ad un certo punto ho voluto far ascoltare una canzone in anteprima a Viola (e parlo di “Negozio nostalgia”) che, a seguito dell’ascolto, mi ha suggerito la formula del teatro-canzone. Una folgorazione! Ho strappato tutto quello che avevo in mente e ho creato in meno di un mese quest’opera così come è stata pubblicata. Ma la cosa bella è che la tracklist come l’avevo pensata si è prestata perfettamente al libro che accompagna il cd, o viceversa.
Davide
Anche questo disco è il frutto della tua collaborazione con Andrea Micarelli, e poi ospiti Nancy Fazzini, voce, e Cecilia Grifone, violino. Come sono nate queste canzoni, da quale vostra intesa ormai consolidata?
Aleco
Ormai mi basta chiamare Andrea, dirgli cosa ho in mente e lui riesce a trasformare tutto esattamente come lo voglio, anzi, meglio. Cecilia è sua cugina ed è una violinista fantastica, tant’è che quando chiesi a Micarelli di inserire dei violini su “Cuore di seta” (brano scritto da Luca Orlando e di cui mi sono innamorato al primo ascolto), lui pensò subito a Cecilia. Per Nancy invece non ho parole, fa duemila cose, le fa tutte bene, non posso non godere della sua collaborazione. Lei dà quel pepe alle canzoni che altrimenti sarebbero risultate piatte.
Davide
Il disco si apre tuttavia con “Un milione di anni fa”, che se non ricordo male era il lato B del 45 giri “Ryu il ragazzo delle caverne”, la sigla dell’anime omonimo. Perché questa apertura e perché hai voluto ricantare questo brano in particolare?
Aleco
Esattamente come hai descritto. Questa era una di quelle sigle dei cartoni animati che mi è rimasta nel cuore, mi faceva emozionare all’epoca e mi fa emozionare tutt’ora. In realtà non è una sigla di un cartone giapponese, è una vera e propria composizione musicale di altissimo livello, come si usava fare all’epoca.
Davide
“Il sistema della vita” è stato lanciato dal singolo “Guance rosse”, anche in videoclip. Il singolo, come è noto, ha lo scopo di promuovere un album e rientra nelle strategie di marketing. Perché hai selezionato questa canzone in particolare come estratto prima dell’uscita dell’intero progetto?
Aleco
Due anni fa vidi sui social che il noto attore Enio Drovandi stava per girare un film, appunto “Guance rosse”, che voleva essere un omaggio alla pellicola culto “Sapore di mare” di cui lui era anche protagonista. Unendo l’immagine del titolo del film e le scene che ricordavo a memoria della nota opera di Vanzina, ho costruito la storia come se fosse la colonna sonora di questa nuova produzione cinematografica. Pertanto il brano era pronto già nel 2023, lo feci ascoltare ad Enio che rimase piacevolmente colpito dalla canzone ed è stato anche tentato di usarla come colonna sonora.
Siccome è un singolo che a me piace tanto, ha una costruzione perfetta come brano pop, l’ho usato come primo singolo del nuovo disco. Essendo l’album uscito l’11 giugno, quindi praticamente in estate, un singolo “marittimo” ci stava benissimo!
Davide
Nei tuoi lavori non manca mai uno o più omaggi a Roma, soprattutto a una certa Roma del passato. A un certo punto, nel tuo racconto tra una canzone e l’altra, ti chiedi se finalmente potrai incontrare alcuni personaggi che hanno reso grande il cinema italiano: Anna Magnani, Alberto Sordi, Vittorio Gassman (romano di adozione, diciamo), Ennio Antonelli, Bombolo… E tra attori e attrici, anche la cantante Gabriella Ferri. Forte anche il tuo legame con il cantautorato romano anni ’70 – ’80, Venditti e Baglioni soprattutto. Cosa ti manca soprattutto di Roma, che senti non esservi più?
Aleco
Io sono nato a Roma, quindi il legame con la città, la squadra che porta il suo nome e che la rappresenta è fortissimo. Il tempo passa per ogni città, credo che tutti gli abitanti di ogni altro centro urbano che si sentono legati alle proprie origini, possano trovare delle differenze col passato e sottolinearle con dei ricordi e con voglia di tornare a quei periodi, penso che sia fisiologico. Io lo faccio con la terra che mi ha dato i natali e per me certi personaggi che la rappresentano, anche se non ci sono più, sono parte fondamentale della mia esistenza. Uno di questi è anche Alvaro Vitali scomparso pochi giorni fa, persona che ho conosciuto, incontrato più volte e dallo spessore umano molto elevato.
Davide
Hai già presentato il disco dal vivo?
Aleco
Sì, due date nelle zone in cui vivo, allo Stammtisch di Chieti e alla Dea di Casalincontrada con un’ottima risposta di pubblico. Le mie performance live sono centellinate perché non sono in grado di sostenere concerti come fanno quelli bravi davvero. 😊
Davide
“Il sistema della vita” è anche la pubblicazione numero 150 della tua etichetta Music Force. Come riassumeresti ad oggi la tua attività di discografico tra soddisfazioni, considerazioni o altro? Inoltre, cosa pensi del catalogo ad oggi creato?
Aleco
Nella Music Force io ed Emanuele La Plebe seguiamo tante produzioni dal 2006. L’anno prossimo saranno 20 anni e devo dire che le soddisfazioni superano di gran lunga le delusioni. Abbiamo pubblicato tanti artisti davvero bravi, nonostante il mainstream non riesca a considerare tutti i professionisti di valore che ci sono in Italia (non parlo solo della nostra etichetta). Ci vuole tanta passione per fare quello che facciamo giornalmente e lo facciamo davvero con piacere, speriamo di arrivare quanto prima a 200…
Davide
C’è anche qualche altro videoclip? Ci fornisci qualche link utile ad ascoltare e ad approfondire?
Aleco
Per ora non c’è nessun altro videoclip, oltre a “Guance rosse” che si trova facilmente su YouTube, vediamo se in autunno riesco a girare qualcosa.
www.facebook.com/musicforce.it
Dal social di Music Force si può tranquillamente risalire a tutti gli artisti che seguiamo, compreso Aleco il sottoscritto. I miei dischi sono usciti tutti in formato esclusivamente fisico quindi basta cercare in tutti i negozi che si trovano sul web e sono presenti anche i miei lavori.
In digitale ho pubblicato solo il primo album “L’ultima generazione felice” perché ho praticamente finito le copie fisiche, altrimenti non l’avrei mai lasciato agli squali dei digital store! 😊
Davide
Cosa seguirà?
Aleco
Siamo al quarto disco, prima della pensione devo arrivare almeno a 10 album, in modo da lasciare almeno qualche traccia di me…perciò non so quando, ma novità ci saranno…
Davide
Grazie e à suivre…