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Intervista esclusiva con Gino Pitaro

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Intervista esclusiva con Gino Pitaro, autore scrittore dedicato alle questioni legati alla fede in genere

Nel caso che la coscienza dell’uomo è l’unica prova dell’esistenza del Dio, allora essa è sufficiente

(Emanuel Kant)

Avendo la consapevolezza che stiamo vivendo tempi dove ci sovrastano ombre, paure, incertezze, molti auspicano un grande cambiamento. Ho dunque la bellissima opportunità di rivolgere una breve intervista a questo bravo scrittore, teologo, che ha dedicato alcuni testi ai temi della fede.

Gino Pitaro, mio interlocutore, è un autore anche su Amazon, dove ha pubblicato in esclusiva con questa piattaforma alcuni suoi libri scritti su temi di interesse spirituale non solo per chi segue questi argomenti, ma per tutti, uno è ‘Medjugorje, i Segreti rivelati – Guida ai Tempi Nuovi, l’altro è ‘Medjugorje, la Via della Redenzione – Guida dentro e fuori di noi.

Punto centrale del mio interesse centrale di questo nostro discorso è concentrato alla questione della Fede e dei Miracoli.

B.Z.B:

Per chi si dedica anche a temi spirituali, non dovrebbe essere difficile comunicare la propria Fede, né lo stato spirituale che lo guida a credere a ciò che materialmente non può mai essere affermato. In quale modo e con quali strumenti potremmo oggi riunire tutti i fedeli di un culto concreto, quando le guerre non smettono mai e ogni giorno l’elenco delle vittime innocenti aumenta sempre di più, quando la vita attuale ci pone nell’incertezza assoluta?

– Esiste Dio, o no? Se esiste, perché non fa quel miracolo per fermare tutte le guerre, per dare possibilità di salvezza ad ogni popolo, a tutte le nazioni del mondo, a tutte le persone che una volta nate hanno bisogno di lottare per vivere?

G.P:

Dio è, è l’io-sono per eccellenza, mentre esistere è di pertinenza dell’Uomo. Per esistere bisogna essere immersi nelle dimensioni dello spazio e del tempo. Dio non ha gli assi del tempo e dello spazio, è un eterno presente. L’uomo ambisce a essere anche in questa vita, ma non ci riesce e chi si avvicina a sprazzi diventa santo, asceta o illuminato, tuttavia Dio si relaziona con noi che ‘esistiamo’ e facciamo fatica a ‘essere’ per tanti motivi. Dio non può fermare le guerre per partito preso, ma guida la storia attraverso le libere scelte dell’uomo. L’uomo ha scelto il bene e il male, e il mondo che viviamo è la proiezione profonda e articolata di questa sua scelta, propendendo talvolta maggiormente per l’uno o l’altro. Alla fine della storia della Salvezza Umana c’è l’Apocalisse, che è uno scontro epico spalmato in un certo arco temporale. Le guerre e le ingiustizie esistono perché sono endemiche alla coscienza umana, che però può progredire, può conoscere periodi illuminati e altri di decadenza, nei limiti delle possibilità umane.

La scienza non dimostra la realtà di Dio – e anche qui c’è molto da obiettare – ma è anche errato ritenere che scienza e fede non vadano d’accordo. La scienza come metodologia si afferma come metodo d’indagine per merito dei Gesuiti. L’idea della scienza legata al positivismo e poi al materialismo storico comincia a decadere con la scoperta del secondo principio della termodinamica. Da allora il positivismo scientifico ha inanellato solo sconfitte, e la scienza si è rivelata solo ciò che è: uno strumento utile. La Fisica Quantistica ha seppellito definitivamente ogni pretesa positivista della scienza.

B.Z.B.:

Sembra  che la vita sull’ intero Pianeta Terra venga condizionata da parte da tre o quattro figure politiche cruciali di cui dipende la sopravvivenza dell’intero genere umano. In queste condizioni è importante preservare la Fede e credere che accadrà quel grande miracolo, con la cui manifestazione tutto potrebbe fermarsi. Secondo le sue esperienze sono possibili i miracoli? È possibile che l’intero genere Umano si levi per dire che le guerre devono fermarsi, che noi tutti dobbiamo decidere delle nostre vite e della salvezza dell’ intero pianeta?

G.P.:

Il nostro pianeta solo apparentemente è guidato da alcuni potenti, che in realtà determinano molto poco. I potenti, molti dei quali sono democraticamente eletti, sono l’espressione della coscienza dei popoli. Napoleone fu il risultato complesso di impulsi che nascevano e crescevano nella società del periodo. È possibile che tutti i popoli si sollevino a dire no alle guerre, ma solo come risultante di eventi che scuotano la vita personale di ognuno. Nel famoso ‘Avvertimento’ di Suor Lucia di Fatima ciascun individuo vedrà sé stesso per come lo vede Dio, che corrisponde a una parte della propria coscienza profonda, all’io indistruttibile. I miracoli esistono e in grande quantità: ho visto ciechi riacquistare la vista, paralitici alzarsi, e sordi finalmente udire, ma sono offerti da Dio alla comunità come ‘segni per una conversione’. È la trasformazione della nostra vita alla luce di quella futura che plasma il nostro presente terreno. Quando siamo beneficiari di un miracolo ciò avviene in un’ottica diversa che il semplice nostro benessere sulla terra. Ci sono miracoli spirituali molto più importanti di quelli che avvengono nel corpo, che certo sono rilevanti.

B.Z.B:

Parte della sua opera è dedicata ai miracoli attraverso libri pubblicati su Amazon. Per molti laici la parola stessa “Miracolo” può avere diversi significati. Lei ci parla dei Miracoli  in ambito cristiano e specialmente cattolico, potrebbe chiarire il senso della parola Miracolo per non creare dubbi verso un Miracolo spirituale (di cui parla Lei), il miracolo che aspettano gli affamati, i malati, la gente senza nessuna speranza di fare una vita normale in questo mondo talmente materialista? Con poche parola, è possibile un Miracolo in tal senso, o è solo un gioco di parole?

G.P.:

In realtà io nasco come autore di narrativa e ho pubblicato volentieri con case editrici italiane. Dal 2010 al 2020 ho pubblicato in questo modo, successivamente ho deciso di pubblicare la mia produzione di saggistica spirituale relativa specialmente alle apparizioni mariane e a Medjugorje in esclusiva con Amazon. Il nuovo libro che ho in preparazione forse verrà pubblicato da una casa editrice giovane e dinamica. In tutti questi casi. diversi tra loro, ho avuto sempre soddisfazioni. I miracoli sono solo un argomento all’interno della saggistica spirituale, che a dire il vero fino Adesso è costituita solo da due libri. Non c’è dubbio per me che, come si afferma a Fatima, il Cuore di Maria Trionferà, ma questo passa necessariamente attraverso una purificazione globale e una catarsi collettiva, un cambio del proprio cuore che non risparmierà niente e nessuno. Miracolo significa evento soprannaturale, dunque conforme alla natura ma superiore a essa a qualsiasi livello, dunque nella materialità come nello spirito. Il vero grande miracolo sarà l’Avvertimento, dove appunto il ricco quanto il povero, vedrà come è visto da Dio, ma ce ne sono altri fondamentali che precedono e seguono l’Avvertimento. Tutta l’umanità sarà di fronte a se stessa e ognuno dovrà apportare dei correttivi nella propria esistenza: il ricco e il povero, il bello e il brutto, il potente e il diseredato. È chiaro che Dio innalza gli umili e i poveri, tuttavia bisogna ricordare che essere povero non significa essere persona retta agli occhi di Dio, e essere ricco non significa essere un malfattore. Diversi anni fa sentii un grande missionario che rispondeva a una domanda di un ragazzo: perché Dio ama i poveri se tra questi ci sono lo stesso buone e cattive persone. Il missionario lo guardò con occhi pungenti anche se benevoli e gli disse: ‘Perché i poveri non li ama nessuno’. Ecco, ci dimentichiamo che il linguaggio dell’amore è quello che trasforma tutto.

B.Z.B.:

Quale potrebbe essere il messaggio che Lei condividerebbe con nostri lettori, con tutta quella gente che con o anche senza Fede aspetta un vero e proprio Miracolo?

G.P.:

Di iniziare a lavorare dentro se stessi. Il tempo stringe. La Madonna ha parlato di un tempo di Grazia che sta terminando, poi gli eventi prenderanno il sopravvento per una radicale trasformazione. La Madonna ha detto di non attendere il tempo dei Segreti per una profonda conversione.

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