L’autobiografia di Riccardo Schicchi “Oltraggio al pudore”
Casa Editrice: MTS Edizioni
Genere: Autobiografia
Pagine: 152
Prezzo: 18,00 €
Codice ISBN: 979-12-81849-16-7
«Riccardo ci ha lasciati troppo presto. Ma sapete una cosa? Anche se la sua vita è stata breve, lui ha vissuto come se ne avesse avute tre. Sapeva vivere davvero. Era troppo intelligente per sprecare anche un solo attimo […] Per Riccardo la vita era un dono prezioso, e lui sapeva come usarlo. Ha amato ed è stato amato alla follia. Ha riso senza limiti, ha provato emozioni così profonde da far rabbrividire perfino il Vaticano. Era una persona unica, un’anima rara, di quelle che nascono solo una volta ogni mille anni. Ecco, ora sto piangendo. Ci manchi tantissimo, Riccardo»: sono le toccanti parole di Eva Henger, autrice della postfazione all’opera autobiografica “Oltraggio al pudore” di Riccardo Schicchi, il geniale re del porno scomparso prematuramente tredici anni fa. Quest’opera – pubblicata in origine da Arbor Edizioni nel 1995 – è stata edita in una nuova versione a distanza di trent’anni dalla MTS Edizioni, in occasione dell’uscita del film di Giulia Louise Steigerwalt “Diva Futura”, incentrato sull’attività dell’agenzia di casting e di produzione fondata nel 1983 da Schicchi e Ilona Staller, la famosa icona a luci rosse conosciuta con il soprannome di Cicciolina. Il film è ispirato al memoir della segretaria storica di Schicchi e prefatrice dell’opera, Debora Attanasio, intitolato “Non dite alla mamma che faccio la segretaria”, in cui si offre la preziosa testimonianza di chi osservò da vicino l’evoluzione dell’epoca d’oro del porno italiano. Riccardo Schicchi ha operato una vera e propria rivoluzione culturale nel settore della pornografia, abbattendo tabù e lottando tutta la vita contro le grette convenzioni di una società perbenista; affascinato al limite dell’ossessione dalla bellezza e dall’erotismo femminile, Schicchi sin da bambino ha cercato di avvicinarsi a quel mondo, sperimentando e compiendo atti trasgressivi con l’intento di comprenderlo più a fondo. Il suo scopo era quello di condividere con gli altri la gioia della libertà sessuale, e allo stesso tempo dell’affettività: egli, infatti, non scisse mai le due condizioni, convinto che il sesso e l’amore potessero essere la cura contro i mali del mondo. Riccardo Schicchi fu un idealista e un visionario dalla brillante intelligenza e dalla spiccata sensibilità, nonché un profeta dei tempi futuri; e come tutti i profeti in patria fu incompreso e denigrato, oltre che accusato di essere un uomo immorale. Egli, però, ha sempre affermato: «Siamo amorali, non immorali», insistendo sulla sua visione libera della sessualità e investendo il suo tempo nella creazione di un universo in cui la si potesse vivere senza pregiudizi e falsi pudori.
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