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Dice Throne

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gioco per 2-6 persone
Autori: Nate Chatellier & Manny Trembley
Editore: Roxley (www.roxley.com)
 
Sulla scatola di questo gioco c’è un curioso sottotitolo: “Season One”, infatti di questo gioco esistono due edizioni, o meglio, due “Stagioni”: la campagna su Kickstarter per la “Season One” ha raccolto $180.000 e ha portato alla consegna del gioco a fine 2017, mentre la campagna per la “Season Two” ha raccolto la notevole cifra di $700.000, con la consegna a fine 2018. Ma di cosa si tratta? Il bel fumetto che potete scaricare dal sito dell’editore dà un’idea dell’ambientazione (un sinistro e potente personaggio ha indetto un torneo che attribuirà al vincitore il controllo sul Trono, un artefatto di grande potere), e il gioco mette uno contro l’altro gli eterogenei personaggi presentati dal fumetto, in uno scontro a suon di carte, dadi, e abilità speciali (l’equivalente in scatola di un “picchiaduro” come la serie di Street Fighter). La differenza tra le edizioni? Nella prima scatola base erano contenuti sei personaggi, e la seconda ne conterrà otto, considerando che c’è la possibilità di far scontrare tra loro personaggi di stagioni differenti, e questo vi dà un bel numero di combinazioni possibili (in uno scontro a due, trenta possibilità con la prima, cinquantasei con la seconda e 182 con entrambe). Ma vediamo nel dettaglio come è strutturato il gioco…
La scatola è di medie dimensioni (come quella de “I Coloni di Catan”, ma di base rettangolare) e contiene:
– plance e fogli per i personaggi,
– un set di cinque dadi a sei facce non standard per ogni personaggio,
– un mazzo di carte per ogni personaggio,
– segnalini di cartoncino,
– due indicatori a ruota per ogni personaggio,
– il regolamento (in inglese).
La qualità dei componenti è ottima, le carte e le plance sono splendidamente illustrate (il retro della plancia è un disegno del personaggio in grande formato), i dadi sono incavati (così non si usurano) e i componenti di ogni giocatore sono contenuti all’interno di una vaschetta di plastica, per distribuirli basta dare ad ognuno la propria vaschetta e così si riducono al minimo i tempi di preparazione. La plancia e il foglio del personaggio contiene molto testo, così come le carte, per cui per poter giocare conviene conoscere la lingua (e ridurre al minimo i tempi).
La preparazione vera e propria è molto rapida: ogni giocatore riceve una plancia, un foglio (su cui vanno posizionati i segnalini che indicano gli effetti speciali da infliggere agli altri giocatori), i dadi, una doppia ruota su cui indicare i punti ferita (all’inizio 50), una ruota su cui indicare i punti combattimento (all’inizio 2), e un mazzo di carte, da cui si pescherà una mano iniziale di quattro, poi tutti lanciano un dado e chi ottiene il risultato più alto inizia a giocare.
Nel proprio turno ogni giocatore esegue queste fasi in sequenza:
– aggiornamento: si applicano tutti gli effetti che si attivano in questa fase.
– guadagno: il giocatore guadagna un punto combattimento e pesca una carta.
– prima fase principale: si può giocare un numero qualsiasi di carte, spendendone il costo in punti combattimento, oppure scartandole per ottenere un punto combattimento ognuna. Le carte si dividono in carte Azione (che hanno un effetto immediato, nella fase principale, o nella fase di attacco) o Miglioramenti (che vanno a sostituire le abilità prestabilite sulla plancia). Su ogni carta è indicato l’effetto, il costo (può anche essere zero), e in quale fase va giocata (ci sono carte che possono essere giocate anche nel turno degli avversari).
– tiro di attacco: il giocatore lancia i suoi dadi, può conservarne alcuni e rilanciarne altri, e lo stesso per un eventuale terzo tiro. Infine, dichiara quale abilità di attacco utilizzerà tra quelle indicate sulla propria plancia (se non ottiene combinazioni valide o efficaci può anche decidere di non attaccare).
– scelta del bersaglio: se l’attacco prosegue, a meno che non sia una sfida uno contro uno, attraverso il lancio di un dado si determina chi sarà il bersaglio dell’attacco.
– tiro di difesa: il giocatore bersaglio potrà attivare una abilità difensiva, lanciando il dado corrispondente, poi si applicheranno gli effetti sul bersaglio (solitamente diminuendo i suoi punti ferita), notare che ci sono attacchi (quelli più potenti e difficili da eseguire) che non possono essere contrastati con un’abilità difensiva.
– seconda fase principale: anche qui si potranno giocare e scartare carte, come nella prima fase principale.
– scarto: se si hanno più di sei carte, l’eccedenza va scartata (guadagnando un punto combattimento per ognuna).
Quando un personaggio scende a zero punti vita viene eliminato dalla partita, che termina quando rimane un solo personaggio (se i due o più personaggi rimanenti vengono eliminati contemporaneamente, la partita termina in parità).
La partita standard si gioca uno contro uno, ma sono previste anche altre modalità:
– a squadre (due contro due, tre contro tre, oppure tre squadre da due): i giocatori della stessa squadra condividono i 50 punti vita, e si gioca alternando i turni tra una squadra e l’altra (ad esempio, in quattro gioca il primo giocatore della prima squadra, poi il primo della seconda squadra, poi il secondo della prima e infine il secondo della seconda).
– tutti contro tutti (da tre a sei giocatori): si parte con 35 punti vita e si può attaccare chi si vuole, ma chi attacca il giocatore attualmente con più punti vita ottiene un bonus di una carta.
Una partita è abbastanza rapida (uno scontro uno contro uno dura meno di mezz’ora), e alla prova del tavolo il gioco si rivela molto divertente, e più semplice di quanto potrebbe sembrare vedendo la quantità delle opzioni a disposizione sulla plancia, sul foglio, e sulle carte; tale abbondanza invece si rivela utile per poter gestire quasi qualunque combinazione di dadi si ottenga (certo, qualche volta si arriverà a combinazioni non sfruttabili nel migliore dei modi, ma sono la minoranza dei casi). E molto spesso avrete più possibilità dalle quali scegliere la vostra azione, per cui si tratta di prendere decisioni non scontate, che avranno un impatto effettivo sul proseguimento dello scontro.
E i personaggi sono molto differenti tra loro, aumentando la rigiocabilità del tutto e il divertimento nel provare le varie possibilità (per aiutare i novizi, per ogni personaggio è indicata la difficoltà di utilizzo); e sono molto ben bilanciati, ogni scontro rimane sempre in equilibrio fino alla fine, premiando il giocatore che meglio è riuscito a organizzare una tattica efficiente in ogni turno. Peccato che non esista una versione in italiano, altrimenti sarebbe stata un’ottima proposta per organizzare qualche scontro in famiglia, e dato che una partita dura poco, se ne sarebbe potuta fare subito un’altra per evitare mugugni da parte della prole sconfitta (o viceversa, per cercare di rifarsi da una sonora batosta).

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