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Intervista con i KOZA NOZTRA

9 min read
Sancta Delicta Atto I

 

È uscito ufficialmente Sancta Delicta – Atto I, prima parte del nuovo, attesissimo album dei Koza Noztra. Come da loro tradizione, l’intero disco sarà pubblicato in due EP a breve distanza l’uno dall’altro. SANCTA DELICTA è un concept sul “delitto di Stato”, sul delitto che quindi diventa atto sacro, liturgia, religione. Un brutale viaggio nell’iperrealismo più sconvolgente e oscuro, nell’abisso nero del nostro Paese (e non solo) che ogni giorno ci sforziamo di non vedere. Lo Stato come unico vero Dio auto-nominato, che eleva il delitto a cemento delle nazioni, come motore della Storia e come logico prodotto del potere e del suo inevitabile abuso. 
KOZA NOZTRA
 
I Koza Noztra sono nati nel 2008. E si scioglieranno nel 2018. Sancta Delicta – Atto I è la prima parte del quarto capitolo (di cinque totali) che i Koza Noztra hanno programmato per narrare la loro visione dell’apocalisse in corso, potendo contare su quell’osservatorio privilegiato che è l’Italia di oggi, vero laboratorio all’avanguardia di ogni disgregazione sociale e morale, di ogni sfascio materiale, sia esso collettivo o individuale. La formazione si è posta un termine entro cui dire tutto ciò che ha da dire; e poi di sparire dalla circolazione. I Koza Noztra non sono un gruppo metal come gli altri, sono una “concept band” essi stessi, che concluderà il suo percorso artistico entro il decimo anno dal suo esordio. Il percorso si è aperto con Koza Noztra (2008), incentrato sull’esaurimento nervoso “individuale”. Poi, allargando sempre di più la prospettiva, come una telecamera che ci mostra poco alla volta scenari di devastazione sempre più giganteschi, è stata la volta di Tragedia Della Follia (2011), focalizzato sull’esaurimento nervoso “sociale”. Il logico passo successivo è stato Cronaca Nera 1 (2013) e Cronaca Nera 2 (2014), due EP formanti un’unica unità discografica. La prospettiva si allarga sempre più è mostra “l’inevitabilità del delitto”, il suo essere la base della nostra società nonché la sua principale industria. SANCTA DELICTA (Atto I e II) è un concept sul “delitto di Stato”, sul delitto che quindi diventa atto sacro, liturgia, religione. Il delitto come cemento delle nazioni, come motore della Storia e come logico prodotto del potere e del suo inevitabile abuso. Perché il nostro mondo è fondato sul Male, cresciuto nel Male e destinato al Male. E il cosiddetto “Bene” altro non è che una momentanea e sporadica escrescenza del Male. Lo Stato si occupa di livellare e annullare tali escrescenze, al fine di garantire il rigoglioso perpetuarsi del suo liquido amniotico, il Male stesso in cui ogni organo è immerso. I brani del percorso narrativo dei Koza Noztra sono già stati tutti scritti, erano già pronti sin dal primo momento in cui la band si è formata. Non c’è niente che venga aggiunto a quanto stabilito inizialmente, se non pochi dettagli. Questo il programma:
 

Koza Noztra
– 2008

Tragedia Della Follia
– 2011

Cronaca Nera pt 1
– 2013

Cronaca Nera pt 2
– 2014

Sancta Delicta pt 1
– 2015

Sancta Delicta pt 2
– 2016

Gli Ultimi Giorni Dell’Umanità
– 2018 

Formazione attuale:
L’Onorevole – voce
Il Diacono – chitarra
Recupero Crediti – chitarra
Calibro 9 – basso
Il Trafficante – batteria 

“Sancta Delicta – Atto I
1 – Annunciazione: Io Credo
2 – Belfagor (Santo Subito)
3 – Mammut
4 – Polifemo I – La Chiamata
5 – Ruggine
6 – Polifemo II – Ex Voto
7 – Strategia Della Tensione
 
“Sancta Delicta – Atto II
1 – Tempo Di Crisi
2 – Koza Noztra
3 – La Valle Dei Morti
4 – Intro: Illuminata
5 – Magia Nera
6 – Stato D’Assedio
7 – Requiem (In Un Battito Di Ciglia)
8 – Coro Delle Ausiliarie

 

www.kozanoztra.net 
Una precedente intervista su:
 
Intervista
Davide
Bentornati su Kult Underground. Siete dunque giunti nel vivo della seconda metà del vostro programma, vicini alla fine del progetto. Un bilancio?
 
Koza Noztra
Tutto come previsto. Invecchiamo e quindi ci avviciniamo al compimento della missione. Il fatto di essere ancora qui a raccontarlo è già un successo.
 
Davide
Al centro di questo lavoro ci sono soprattutto delitti o stragi di Stato e strategia della tensione. …A pensare sempre male è peccato capitale, però spesso si indovina… Siamo giunti a un’epoca in cui la verità è spesso confusa da paranoia e complottismo. Qual è il vostro approccio alla ricerca della verità in tematiche così scabrose, “depistate” e difficili?
 
Koza Nostra
Questo è un discorso lunghissimo, ma si potrebbe sintetizzare con la frase che viene detta nel film Il Declino dell’Impero Americano di Danys Arcand (1986): “la menzogna è la base della vita amorosa così come è il cemento della vita sociale”. Viviamo nell’epoca della menzogna, nulla è come ci viene raccontato, niente. E oramai abbiamo perso anche la voglia di “scoprirlo” perché tutto questo è scontato, logico. In un mondo fondato sulla menzogna, qualsiasi verità si rivela un rimedio peggiore del male.
 
Davide
Dopo l’Annunciazione: io credo, seguono titoli come Belfagor (Santo Subito), Mammut, Polifemo I – La chiamata e Polifemo II – Ex Voto. Perché avete scelto i nomi di un demone semita (che secondo il cristianesimo attira le anime degli uomini e li seduce promettendogli scoperte e invenzioni che li renderanno ricchi), di un elefante preistorico esempio iconico di animale estinto e del ciclope Polifemo? Quali altri nomi o apparati o istituzioni dello Stato si celano in questi nomi?
 
Koza Nostra
Negli album precedenti c’erano anche Hercules e Minotaurus… inoltre ci sarebbero altri due brani che però non vedranno mai la luce sotto il nome Koza Noztra, ovvero Medusa e Ragnarök. A noi piace utilizzare le figure del Mito per raccontare la realtà moderna. Nell’Odissea chi era Polifemo? L’ottuso e violento guardiano del dio del mare, ovvero Nettuno, di cui ne era anche uno dei figli. Cos’è un questore o un capo della polizia, se non una sorta di Polifemo moderno, preposto alla brutale repressione dal suo dio-padre (lo Stato)?
 
Davide
Perché nel vostro progetto esponete il male dell’uomo e della società e non il viceversa? Qual è infine la vostra tesi finale? Cosa avete affidato al vostro progetto complessivo e che tipo di tensione  volete trasmettere nelle persone che vi ascoltano?
 
Koza Noztra
Pensi che male, uomo e società siano termini distinti tra loro? Noi li consideriamo sinonimi o qualcosa del genere. Il nostro mondo è fondato sul male, senza il Male crollerebbe nel Peggio dopo pochi minuti. Viviamo in una società in cui la principale industria, quella che dà più lavoro e muove più soldi nonché quella considerata il principale motore di un inevitabile e ambito progresso tecnologico è l’industria bellica. Allora, cosa altro vuoi esporre? La pace è fondata sul massacro, la società sulla menzogna e tanto più riusciamo ad adeguarci a questo, tanto più viviamo felici.
 
Davide
Chi canta spaventa tutti i mali, scrisse Miguel De Cervantes. Dei testi particolarmente duri i vostri,  recitati e modulati a voce alta e con tanta adrenalina, più che cantati. C’è un motivo preciso in questa scelta che evita il binomio canto e linea melodica?
 
Koza Nostra
Le nostre non sono vere e proprie “parti vocali”. Considerale dei monologhi teatrali messi in musica; almeno, è in questo modo che sono stati concepiti. Oggi c’è la spiacevole tendenza in molta musica rock e metal a considerare la voce uno strumento come gli altri. Non è affatto così. La voce è tutto, è la nostra vibrazione primaria, l’unica che riusciamo a generare volontariamente. È l’afflato creativo, una sorta di potere magico che abbiamo senza saperlo. La parola, il Verbo sono gli strumenti con cui in tutti i miti si crea quello che prima non c’era, si dà vita alla materia inanimata. Sarebbe un peccato sprecare questo potere rincorrendo i formalismi del bel canto o del al contrario di un growl stereotipato. Ognuno di noi ha una voce diversa perché dietro ogni voce c’è un potere diverso. Quella dell’Onorevole è così ed è perfetta per noi.
 
Davide
Avete usato anche frammenti di preghiera cattolica, diciamo, rivisitata, a cominciare da un Padre Nostro che mi ha ricordato la parafrasi di Hemingway (Padre Nostro che sei nel Nulla etc.). Come entra la Chiesa in tutto questo Male di Stato e Sancta Delicta? La stessa copertina mostra un inquietante morto scheletrico portato in processione e vestito come una Madonna per la via di una città.
 
Koza Noztra
In copertina c’è una raffigurazione del culto per certi versi più “moderno” della nostra epoca: la Santa Muerte, un sincretismo religioso centroamericano che fonde cattolicesimo, santeria e antica religione azteca. Venendo alla Chiesa Cattolica e alla tua domanda, ti diremo una cosa che forse di sorprenderà: ci entra poco. Perché? perché dal XX secolo in poi l’unico vero dio è lo Stato e anche le chiese possono solo accodarsi. I nazisti hanno perso, ma il nazismo ha vinto. I comunisti hanno perso ma il comunismo ha vinto. Il totalitarismo ha vinto. In che modo? Nell’accettazione diffusa del concetto che noi possiamo vivere solo all’interno di uno Stato che riconosce la nostra esistenza e ci protegge. Da chi? Da se stesso! E il capolavoro di questo concetto è che tutti pensano che sia stato sempre così, che prima non poteva che essere peggio. Ovviamente non è vero, ma se tutti lo credono, allora è così. Non può che essere così. Pensi forse che in Iran comandino gli ayatollah? No, comandano i militari e i funzionari, comanda lo Stato. Perché lo Stato è l’unico Pater Noster a cui possiamo/dobbiamo rivolgerci. Le religioni possono esercitare una forma di prevalenza solo se accettano le leggi dello Stato-Dio, se ne vengono inglobate e ne fanno parte.
 
Davide
Quando uscirà l’atto II di Sancta Delicta? Mi incuriosiscono molto i titoli, già pronti. In particolare il Coro delle Ausiliarie, perché l’ho subito associato a una tristissima storia di esecuzione a Torino di una sedicenne innocente di nome Marilena Grill, volontaria del Saf, il Servizio Ausiliario Femminile, al tempo della Repubblica di Salò… Una parentesi buia per non dire oscena nella storia dei Partigiani tra altre di cui non si parla.
 
Koza Noztra
Ti faccio una premessa: il nostro quinto e ultimo album (Sancta Delicta è il quarto, sebbene diviso in due parti) si intitolerà Gli Ultimi Giorni Dell’Umanità e sarà la nostra riproposizione e re-interpretazione dell’omonima opera di Karl Kraus, pubblicata esattamente 100 anni fa. Il Coro delle Ausiliarie è proprio uno dei capitoli conclusivi di quest’opera e infatti concluderà Sancta Delicta proprio per annunciare il capitolo finale della nostra storia. Il Coro è una delle pagine di poesia più terrificanti che siano mai state scritte, una maledizione invocata su tutto il genere umano. E senza la minima emozione, unica introduzione possibile all’ultima pagine dell’Apocalisse.
 
Davide
Perché vi siete scelti per nome quello della mafia di Cosa Nostra, ma soprattutto perché avete utilizzato, oltre alla K, la lettera Z? È un richiamo alla Generazione Z, la prima vera “global generation” e tutto quel che ne consegue in quanto ultima lettera dell’alfabeto dopo le cosiddette generazioni X e Y?
 
Koza Noztra
La K e la Z servivano ad essere sicuri che all’estero lo pronuncino in maniera corretta. In realtà il nome non si riferisce all’organizzazione “criminale” in senso stretto. La mafia non è un’associazione ma un‘idea, un concetto di cui noi siamo tutti permeati: quella che le “cose nostre”, i cazzi nostri siamo più importanti di qualsiasi altra cosa. E quest’idea è stata il nostro prodotto di maggior successo esportato all’estero. Abbiamo infettato il mondo, lo abbiamo costretto ad italianizzarsi… di questo possiamo andare fieri.
 
Davide
Cosa seguirà dal vivo, in video o altro?
 
Koza Noztra
La parte seconda di Sancta Delicta e poi Gli Ultimi Giorni dell’Umanità. Una volta detto tutto, non rimane che il silenzio.
 
Davide
Grazie e à suivre…

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