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Intervista con i Musicanti di Gregorio Caimi

6 min read

 

Nel 2002 il chitarrista Gregorio Caimi riunisce intorno a sé un gruppo di musicisti siciliani con formazione e caratteristiche diverse. Da questo intreccio culturale  musicale nascono “i Musicanti”. La loro musica miscela sapientemente le tradizioni provenienti da diversi angoli del Mediterraneo, a cui si aggiungono influssi provenienti dall’Africa, dando vita a un risultato originale ed esplosivo.
I Musicanti rappresentano un esempio di commistione di stili musicali, sonorità moderne e strumenti musicali arcaici, attraversando un decennio di musica con una maturazione artistica che dall’etno-folk ha raggiunto oggi le sonorità moderne e globali della world-music.
È proprio questo il campo di ricerca battuto dai Musicanti: far propria la tradizione mediterranea e allo stesso tempo far confluire le diverse esperienze (jazz, rock, folk, ecc.) dei musicisti che ne fanno parte.
Da queste fervide contaminazioni e dalle numerose collaborazioni artistiche i Musicanti hanno oggi al loro attivo 5 cd originali e un DVD che raccoglie 10 anni del meglio della loro musica.
 
DISCOGRAFIA
A testa mi rici (2003)
Assumma Assumma (2005)
…Pi nun perdiri lu cuntu (Omaggio a Rosa Balistreri), 2007
Arsura (2011)
10- dvd live (2014)
Genti, 2014
 
“Genti” arriva due anni dopo la svolta world di “Arsura” e ne sviluppa e amplifica il mood, “contaminandosi” con gli elementi più disparati, per un sound variegato e suggestivo: dall’hard rock, al progressive alla canzone d’autore, l’album è un punto d’incontro di più linguaggi e stili musicali.
L’album è stato prodotto grazie ai contributi dei fans della band tramite la campagna di successo intrapresa sulla piattaforma di crowdfunding MusicRaiser. Vanta inoltre l’apporto di numerose collaborazioni artistiche quali: Mario Incudine, Enzo Augello, Giovanni Gulino di Marta sui Tubi, Nonò Salamone, Bob Salmieri (Milano Acustico), Vincenzo Toscano, Simone Pulvano, Pachi Adikari Kalipada, Mario Crispi (Agricantus).
I Musicanti continuano ad essere impegnati in numerosi concerti in tutta Italia e a far sentire le loro sonorità mediterranee in numerosi passaggi radiofonici e televisivi, con un positivo riscontro di critica e di pubblico.
 
Line up:
 
Dario Li Voti – Batteria e percussioni
Giuseppe Pipitone – Basso
Gregorio Caimi – Chitarre elettriche e acustiche, chitarra classica, bouzouki
Alfredo Giammanco – Programmazioni e tastiere
Natale Montalto – Fisarmonica
Maria Luisa Pala – Bansuri, flauti, ottavino, friscaletto, launeddas
Debora Messina – Voce
 
 
Track-list
1. Senti chi ti ricu
2. Rosa canta e cunta
3. Genti (feat. Giovanni Gulino, Marta sui Tubi)
4. Terra Madre
5. Facci ‘i plastica
6. Ora ca persi la valì’a (feat. Nonò Salomone)
7. Malarazza
8. O Nici, Nici
9. Viaggiu (feat. M. Crispi)
 
Produzione artistica: Gregorio Caimi
Arrangiamenti: Alfredo Giammarco
Registrato nei mesi di luglio-agosto 2014 da Antonio La Rosa e Gregorio Caimi al Tartaruga Records – Marsala
Mixato da Antonio La Rosa
Mastering di Antonio La rosa c/o FM Studio, Monza
Distribuito dall’etichetta “Em dabliu Em”
 
Contatti
http://www.imusicanti.com/
 
 
 
 
Intervista
 
Davide
Ciao Gregorio. La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto. Perché questo lavoro è intitolato “Genti”?
 
Gregorio
In un momento storico ben preciso dove il superfluo è spesso la regola credo ci sia bisogno di tornare all’essenziale ,“all’uomo”, alla gente al di là delle religioni o del colore della pelle.
 
Davide
Differenze e continuità con le precedenti creazioni e produzioni?
 
Gregorio
Il nostro progetto è nato dodici anni fa. Ancora oggi raccontiamo il sud del mondo con i suoi colori, profumi, suoni ma soprattutto con i suoi tanti contrasti. Il progetto si è sempre più spostato dall’etnico verso la world-music inserendo nell’impianto sonoro, accanto agli strumenti tipici dell’area mediterranea,  tante contaminazioni elettroniche e rock.
 
Davide
Molte le collaborazioni interessanti, come quella con Nonò Salamone, uno degli ultimi cantastorie siciliani. Come nasce una collaborazione con i Musicanti e che significato ha per voi?
 
Gregorio
In Genti hanno collaborato diversi musicisti e cantanti. Alcuni esprimono o rappresentano la Sicilia di oggi come Mario Incudine o Giovanni Gulino altri come Nonò, conosciuto circa dieci anni fa, rappresentano il contatto diretto con la tradizione popolare, con le nostre radici.
Per non dimenticare il prezioso contributo di Mario Crispi, Bob Salmieri, Enzo Augello, Vincenzo Toscano, Simone Pulvano, Pachi Adikari Kalipada.
 
Davide
Interessante, oltre a quella di stili musicali diversi, anche la commistione di strumenti musicali moderni e strumenti musicali arcaici, ma altresì di culture diverse… Le launeddas sono anzi uno strumento praticamente preistorico e i launeddisti a rischio di estinzione. Qual è il vostro concetto di commistione o mescolanza?
 
Gregorio
Ci piace utilizzare gli strumenti dell’area mediterranea e mischiarli con quelli elettronici. Gli strumenti arcaici hanno una storia che può continuare se si trovano le sfumature e il contesto giusto. “Genti” è pieno di strumenti dal sapore antico come il ney, baglama, tambur, riq, tabla. Maria Luisa, la nostra flautista, ha origini sarde ed ha voluto omaggiare la sua terra utilizzando le launeddas.
 
Davide
Perché nel libretto i testi in siciliano sono tradotti a fianco in inglese e non piuttosto in italiano? Confidate in una maggiore attenzione verso il vostro lavoro più dall’estero che non dall’Italia?
 
Gregorio
Credo che il nostro progetto possa avere un’attenzione maggiore all’estero. In Italia purtroppo la cultura musicale world non è molto diffusa. Non a caso il più importante festival di world-music è il Womad creato da Peter Gabriel.
 
Davide
La musica può essere un’arte o un modo per rendere migliori la vita e il mondo?
 
Gregorio
Sono convinto che le arti esprimano il meglio dell’uomo. La musica rende migliore il mondo.
 
Davide
Il crowdfunding si sta sempre più diffondendo come affinamento delle possibilità e necessità di autoproduzione e come alternativa all’industria musicale e discografica. Un tempo, prima della casta delle cosiddette major, fare un disco cambiava veramente la vita dei musicisti, quando cioè si poteva avere un “selezionato” accesso ai mezzi per produrre musica e a un mercato più o meno ampio e diversificato che però la comprava e la consumava. Oggi invece tutti possono accedere ai mezzi per fare e produrre musica e sempre meno sono però coloro disposti a pagare ciò che ascoltano. Come si evolverà o risolverà questa situazione? Come vi fate fronte voi?
 
Gregorio
Indubbiamente è cambiato il modo di fare e produrre musica. Il crowdfunding è un’ottima opportunità per mantenere in vita progetti di nicchia o meno “commerciali”. “Genti” è stato prodotto grazie anche alla piattaforma Musicraiser.
 
Davide
Citando Leonardo Sciascia sulla sicilianità « La sostanza di quella nozione della Sicilia che è insieme luogo comune, idea corrente, e motivo di univoca e profonda ispirazione nella letteratura e nell’arte. »
Come definite la vostra sicilianità o sicilitudine? Ma anche la mediterraneità a cominciare da un valore culturale e sociale da riscoprire.
 
Gregorio
In un mondo globalizzato credo sia importante preservare la propria cultura, il proprio modo di sentire e vivere la realtà: i cibi, le abitudini, i modi di fare, la musica. Anche io, per fare un’altra citazione, come dice Bufalino, appartengo a quei Siciliani di “scogghiu” di “scoglio” che hanno deciso di vivere e nutrirsi della Sicilia.
 
Davide
Cosa seguirà?
 
Gregorio
Cercheremo di promuovere la nostra musica facendo tanti concerti e continuando a raccontare questa terra di confine dove mondi diversi si sono incontrati e scontrati nella storia.
 
Davide
Grazie e à suivre…

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