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Le Emozioni a scuola – Lafortune, Doudin, Pons e R.Hanock

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Riconoscerle, comprenderle, intervenire efficacemente
 
Negli ultimi anni sono stati pubblicati numerosi volumi sull’importanza delle emozioni e dell’educazione emotiva rivolti a genitori, educatori e insegnanti.
La dimensione emotiva della crescita gioca in effetti un ruolo molto importante nello sviluppo globale dei bambini, degli adolescenti e dei giovani. Riconoscerla, comprenderla e intervenire in modo efficace costituisce sicuramente un obiettivo importante sia da parte dei soggetti che diventano grandi, sia da parte di tutte quelle figure di adulti che ruotano attorno all’avventura importante della crescita.
Il libro “Emozioni a scuola” costituisce una raccolta interessante di alcuni brevi saggi scritti da autori che provengono da diverse paesi, come la Svizzera, il Canada e gli Stati Uniti, sul tema importante del rapporto fra l’istituzione scolastica e il mondo emotivo degli studenti.
La scuola, come luogo del sapere istituzionale, puntando appunto sui contenuti da trasmettere, si è infatti  spesso contrapposta a una visione troppo soggettiva di chi impara, rischiando a volte di non attribuire la necessaria importanza alle emozioni dei ragazzi o addirittura di negarle. Il mondo emotivo, in questo modo “allontanato” dai banchi di scuola, in realtà è poi “rientrato dalla finestra” influendo sulla scarsa motivazione dei ragazzi o, peggio, provocando malessere in tanti insegnanti, alla continua prova di uno stressante confronto con il mondo dei bambini e degli adolescenti.
Allo stesso tempo, come osserva acutamente Francois Audiger, docente all’Università di Ginevra, nel quarto saggio di questa raccolta, “fare entrare” le emozioni a scuola non vuol dire assegnar loro uno status privilegiato, quasi che la dimensione dei sentimenti superi di importanza la dimensione intellettuale o pratica dell’insegnamento, né accogliere incondizionatamente ogni espressione dell’emotività degli studenti, ma significa fare acquisire un sapere critico e riflessivo che aiuti gli alunni a riconoscerne l’importanza e a vivere più in profondità il sapere che viene acquisito. Non si tratta perciò di contrapporre ragione e sentimento, ma di valutare l’importanza del mondo emotivo per una sana crescita integrale dei ragazzi e per un apprendimento più efficace.
Il libro, che conta circa 160 pagine, riporta otto contributi, che spaziano in modo molto vario su questo argomento generale: la caratteristica specifica, infatti, di questo volume è la  varietà di prospettive in cui l’argomento principale è affrontato.
Si presentano sia contributi teorici in cui vengono descritti lo sviluppo emotivo dei bambini e degli adolescenti, sia metodi di intervento provenienti  dal mondo dei test e questionari specifici, oppure dall’utilizzo di strumenti per “fare parlare” i bambini e i ragazzi. Molto originale è la presentazione del metodo della “filosofia preventiva”, adatto ai bambini della prima fascia dell’età scolare, che attraverso la lettura di particolari racconti cerca di fare ragionare gli alunni sul proprio mondo interiore, abituandoli a porre domande e a cercare risposte su concetti importanti come l’amicizia, la gioia, la tristezza etc.
 C’è inoltre un interessante capitolo dedicato agli adolescenti, che propone pure interessanti piste operative, tra cui l’utilizzo della discussione su “romanzi realisti”, che trattano di temi tipici dell’adolescenza, e che sappiamo essere molto diffusi fra i ragazzi.
  Il libro presenta anche i casi “estremi” dell’importanza dell’espressione delle emozioni per le situazioni di ragazzi vittime di abuso, oppure casi particolari come la descrizione dell’ansia a scuola, con particolare riferimento all’apprendimento della matematica, con buona pace di tutti gli insegnanti dell’area scientifica.
 La prospettiva delle competenze emotive si chiude con un articolo dedicato anche agli insegnanti. In quest’ultimo caso si osserva che la preparazione relazionale ed emotiva dei docenti permette spesso loro di superare lo stress che l’insegnamento comporta e che rischia di arrivare a situazioni di burn out, ovvero di esaurimento emotivo, dovuto a una scarsa capacità di integrare il proprio mondo interiore con la pratica scolastica.
Per la varietà dei temi che vengono trattati, il libro “Le emozioni a scuola” si presenta sicuramente come un testo ricco e completo, pieno di prospettive originali, che non si trovano in altri numerosi testi sull’argomento; l’insegnante, l’educatore, il genitore potrà trovare materiale utile per riflettere sul difficile rapporto fra mondo emotivo del bambino e del ragazzo e ambiente scolastico dove essi trascorrono la maggior parte del tempo e sperimentano forse pure le emozioni più importanti della crescita, come il piacere di apprendere nuovi contenuti, la gioia di relazionarsi agli altri, l’orgoglio per i propri successi, insieme a naturalmente a tanti altri sentimenti negativi, che il processo di apprendimento porta inevitabilmente con sé e per il quale l’azione educativa di sostegno e di rinforzo al mondo emotivo dei ragazzi diventa davvero importante.

 

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