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La Cervicale

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La Cervicale

Con questa definizione, in generale, ci si riferisce a quell’insieme di patologie, oggi così diffuse, da ritenere che esse rappresentino la normalità. Sette persone su dieci provano dolore nel collo e nella parte alta della schiena. L’origine dei disturbi ha cause diverse ma, il solito stress, anche in questo caso, ha contribuito a diffonderli. Molti soggetti, infatti tendono a somatizzare le loro tensioni nelle spalle, assumendo per molto tempo posture che finiscono per danneggiare sia la colonna vertebrale, sia i muscoli, sia i tendini. Altri soffrono di debolezza congenita o hanno subito il classico "colpo di frusta" in un incidente e non hanno provveduto in seguito ad eseguire appropriati esercizi che li rimettesse in forma. La tipologia di indisposizioni è variabile da soggetto a soggetto e grossolanamente riassumibile nei seguenti fastidi : nausea, formicolio, capogiri, mal di testa e naturalmente indolenzimento diretto della parte.
Per prima cosa, a questi pazienti consiglio una pratica quotidiana di scioglimento consistente in alcuni movimenti lenti da eseguire di seguito con la testa, in piedi o seduti, seguendo un certo ordine e rispettando una certa gradualità: il primo esercizio consiste nel portare l’orecchio destro sulla spalla destra e poi l’orecchio sinistro sulla spalla sinistra facendo cioè dondolare la testa ora da un lato ora dall’altro; nel secondo si parte con il mento vicino allo sterno e poi di seguito lo si sposta verso l’alto e si ritorna lentamente ripetendo quel movimento che nella nostra cultura si usa come affermazione ; seguono tre movimenti cosiddetti a falce : il primo con la testa posizionata in basso, il mento vicino al petto e si procede a far oscillare il capo ora da un lato ora dall’altro ; il secondo con la testa diritta e il mento che passa dalla spalla destra a quella sinistra e viceversa ; infine lo stesso esercizio viene eseguito guardando verso l’alto. Dopo tutti questi movimenti considerati di preparazione si possono eseguire attente rotazioni complete, lente e senza sforzo, prima in un senso poi nel senso opposto onde evitare la sensazione di capogiro che ne deriverebbe eseguendo solo da un lato.
Potendoselo permettere, tuttavia, sarebbe meglio ricorrere, ogni tanto, alle mani di un esperto massaggiatore il quale con sapienti movimenti potrebbe essere in grado di accelerare il processo di guarigione.
Nella sequenza fotografica che presento si vedono alcuni tipici movimenti e pressioni utilizzate al fine di intervenire sui disturbi alla zona cervicale:
nella
prima 1immagine si esercita una spinta sulle dorsali alte mentre si tira il braccio all’indietro. Nella seconda vediamo le rotazioni dolci che inducono, rilassamento e scioltezza ed infine nell’ultima la trazione vera e propria della testa contrapposta con i piedi alle spalle per una maggiore efficacia che, tengo a far presente, deve essere eseguita da un esperto poiché, in qualche caso ci possono essere delle controindicazioni.

Amadio Bianchi

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