KULT Underground

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Alla prima e alla seconda

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Alla prima e alla seconda

Siamo brillanti e diamo il merito a KULT se anche l’Antitrust si è accorta che il prezzo dl biglietto del cinema è troppo altro sia in termini di incremento percentuale rispetto agli altri parametri economici sia in termini di servizio offerto in cambio. Se pensate che le poltroncine in legno, l’odore stantio e lo schermo minuscolo di alcuni cinema valgano 13.000 lire ( 6,72 Euro) questo preambolo vi sembrerà superfluo.
Come ogni anno le sale faticano a smontare i "blockbuster" natalizi anche se qualcosa va migliorando. Il promo di "Celebrity" completamente incentrato su Di Caprio ha regalato ottimi incassi ad uno stanco Woody Allen, la seconda prova di Aldo, Giovanni e Giacomo sembra avere distolto quasi completamente l’italiano ridens dalle consuete Vanzinate natalizie, anche se le sale dove si proietta "Paparazzi" sono colme di bambini (ahinoi!) accompagnati da genitori ansiosi di vedere le tette delle divette. "Il mio West" ha deluso chi si aspettava il nuovo film di Pieraccioni che film di Pieraccioni non è, anzi il risultato è meno ridanciano ma buono e godibile. Tom Hanks e Meg Ryan sono perfetti per "C’è post@ per te". Suscita benevolo stupore il successo di "Festen", l’interesse per "Central do Brasil" o gli incassi di "Svegliati Ned"; piccole produzioni crescono.
Ah, dimenticavo la rubrica. Da Torino tre bei film recensiti da me e da Leonardi Andrea più una disgressione sul neorealismo passato e presente (una pippa per appassionati cronici).

Benatti Michele

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