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Desolazione

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Desolazione

Bagliori lontani occhieggiano immoti
di stelle che brillan da spazi insondati
Mattine gelate & tramonti infuocati
su pianeti bui, deserti & remoti

Erose rovine di mondi perduti
un tempo gloriosi ma ora silenti
Metropoli morte battute dai venti
che sferzano tombe di popoli muti

La mano del Tempo cancella le orme
consuma la storia, disperde le gesta
Pietà non conosce per ciò ch’ancor resta
ne svelle memoria, ne annebbia le forme

Non presta attenzione al fluir delle cose
ma tutte sovrasta il cieco Destino
Non concede requie al mesto cammino
di chi in giustizia un dì fede pose

7 maggio 2002

Fabrizio Claudio Marcon

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