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Colpi di luce

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Colpi di luce

Colpi di luce, istanti. Oppure ore di studio attento, di ricerca o di lavoro. Entrambe le situazioni possono produrre qualcosa di speciale e di unico. E se in Sussurri ci occupiamo di ciò che può essere legato alle parole e agli scritti, in questo angolo ci dedichiamo alle immagini. Ai disegni, alle foto, alle composizioni ottenute con un computer.
Qualunque cosa, tradizionale o alternativa che possa colpire, far riflettere, o semplicemente rilassare. Abbiamo avuto notturni, scorci di posti vicini e lontani. Abbiamo visto qualcosa con gli occhi di qualcun altro, con gli occhi di chi ha deciso di contribuire all’arricchimento di
KULT attraverso una sua particolare attitudine nei confronti di luoghi o di idee.
Fino a questo numero la maggioranza del materiale inviatoci, parte del quale non è sempre possibile pubblicare per motivi di spazio, è stata legato alla fotografia. Questo perchè da un lato l’arte dello scatto è apprezzata e seguita da moltissimi, ma anche perchè si continua a vedere l’immagine come qualcosa di non consono ad un computer, perchè appartenente a quella sfera del reale che più ci fa avvicinare alla natura.
Benissimo. Noi apprezziamo sia gli spezzoni di realtà che ci sono stati fatti pervenire, sia l’idea che permea un discorso di questo tipo.
Ma, e che ci fosse un ‘ma’ pareva quasi scontato, ma, dicevo, desideriamo anche vedere qualcosa di diverso. Qualcosa di fuori dal comune.
Non mi sto riferendo a immagini di situazioni insolite o di luoghi terrificanti, ma piuttosto a qualcosa ottenuto con mezzi diversi rispetto ad una macchina fotografica o a matite colorate. Si stava pensando, se ci giungerà materiale adeguato, e spazio permettendo, di scindere COLORE in due parti, in modo da dare posto anche ad ‘apparizioni’ di altro tipo, ovviamante continuando ad occuparci anche di fotografie.
Lo spunto per tutto questo discorso ce lo offre la seconda delle due immagini di questo mese, gentilmente concessaci dal Centro di Risonanza
Magnetica di Modena. Il nome, che sicuramente avrete visto nel sommario, non lascia dubbi su che cosa sia: Tomografia Assiale Computerizzata.
Mi verrebbe però spontaneo chiedervi una cosa: tutti voi saprete, o almeno avrete una vaga idea di che cosa concretamente sia una TAC, ma quanti di voi ne hanno mai vista una?
‘Voltate pagina’ e potrete fare questa singolare esperienza.
Ovviamente, non prima però di introdurvi la prima protagonista di Colore di questo mese, che, seppure tradizionale foto, non per questo vogliamo svalutare o trascurare. L’autrice, Enrica Barbieri, ci presenta un’insolita veduta di San Marino, con un cielo bianco e freddo che purtroppo perde parte del suo vigore nella trasposizione su computer.
L’insieme, il castello, il cielo, la montagna, e gli alberi che scheletrici appaiono sulla destra, descrivono meglio di mille parole una sensazione di vuoto e di tristezza che pare trascendere la concretezza del paesaggio mutandolo quasi in un dipinto.
Altra compagna di questo numero è Alessandra Manfredi, che è giunta proprio all’ultimo, quando la rivista era quasi completamente montata.
Avendo visto la qualità del tanto materiale propostoci, pur non avendo più spazio in COLORE, abbiamo deciso di proporre ugualmente due sue fotografie, giusto per darvi un assaggio della sua abilità. Per motivi di occupazione su disco la resa grafica è peggiore, ma presentano ugualmente una visione interessantissima, e le potete giudicare da soli, in quanto fondali di OPINIONI e di BIZZARRO. Ci scusiamo per tanto con lei, assicurandole che una delle sue opere avrà il posto che le compete nel numero di marzo di KULT.

Comunque, sperando di non avere spaventato nessuno con il discorso introduttivo, facendogli così perdere il desiderio di inviare materiale fotografico a KULT, e sperando invece di avere invogliato qualcun altro a spedirci immagini per così dire virtuali, o in ogni caso ‘strane’ come modalità di creazione, vi invitiamo a premere il fatidico F5 per vedere ciò che abbiamo scelto per voi questo numero.
Nel caso poi sia necessario, ricordate anche che con F6 potete scaricare su disco le immagini proposte (come del resto tutte quelle presenti su
KULT), che potrete poi vedere separatamente con il programma SKI presente nel numero scorso.

Marco Giorgini

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