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OPPT – One People’s Public Trust

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Rivoluzione o bufala
 
«È il potere, non la verità, che crea le leggi»
(Thomas Hobbes)
 
OPPT – One People’s Public Trust, può sembrare l’apertura di un romanzo di fantapolitica, ma è la pura e semplice verità: mi ritrovo a cena in un ristorante di Buenos Aires con amici e conoscenti e, tra una portata e l’altra, un commensale mi si rivolge così «Tu che sei esperto di diritto internazionale, sicuramente conosci l’OPPT…». Preso in contropiede e ripassando mnemonicamente tutti gli acronimi conosciuti e pertinenti da ABC[1] (il trattato tra Argentina, Brasile e Cile del 1915) a Wosm[2] (l’Organizzazione Mondiale del Movimento Scout), ho dovuto riconoscere la mia ignoranza e rimettermi al mio interlocutore che mi ha offerto alcune confuse ma intriganti informazioni che non potevo non approfondire. Una volta immersomi nell’argomento, però, incredulo e scoraggiato, ho deciso di condividere quanto scoperto. A voi il frutto delle mie ricerche.
 
OPPT – One People’s Public Trust
Andiamo con ordine e cerchiamo di capire cosa sia questo One People’s Public Trust, OPPT, il fondo fiduciario[3] di One People, così come si evince dal sito ufficiale[4] in lingua italiana.
OPPT sarebbe «un Trust costituito a supporto di un’azione legale debitamente eseguita nei confronti di un Sistema Corporativo risultato responsabile di crimini nei confronti dell’umanità. L’azione legale ha determinato il 25 dicembre 2012 l’illegittimità degli Enti Corporativi responsabili dell’attuale Sistema finanziario» e, in forza di questo, proceduto al «pignoramento di 194 governi e relative banche».
Ogni essere umano abitante del pianeta Terra è potenzialmente beneficiario di questo fondo se prende consapevolezza della propria indipendenza dal sistema che storicamente lo ha schiavizzato e, richiamandosi ad un combinato disposto di norme commerciali statunitensi, l’UCC (lo Uniform Commercial Code, che costituisce il sistema di raccordo delle normative dei diversi Stati degli Stati Uniti d’America), con una indefinita Lex Mercatoria, condita con qualche generico richiamo ai principi di giusnaturalismo e completando il tutto con l’Art. 10 della Costituzione italiana, potrebbe far valere questo suo status dinanzi ai tribunali del proprio paese e, a seconda dei casi, esimersi da ogni gravame nei confronti dei pubblici poteri (in primis, il pagamento delle imposte) o rivendicare una quota parte di quanto pignorato.
Se l’obiettivo dichiarato era quello di fare chiarezza, a questo punto è certo che siamo riusciti a perdere anche il lettore più fedele e volenteroso.
Come dicono in molti[5], «il diritto e la magia hanno molto in comune»: entrambi i sistemi si basano sull’utilizzo sofisticato delle parole che, rese così aderenti al proprio sistema di riferimento, riescono a convincere il pubblico di qualsiasi cosa, che un coniglio sparisca in un cilindro o che un determinato comportamento sia dovuto o vietato.
 
Una rivoluzione copernicana?
Cerchiamo di capire su cosa poggi questa azione legale globale.
Secondo i promotori di OPPT, gli Stati Sovrani non esistono, in quanto sono enti commerciali iscritti al SEC[6], la Securities and Exchange Commission, l’ente federale USA analogo alla Consob per vigilare sull’attività della borsa valori; i certificati di nascita dei cittadini sono Titoli di Stato; ogni cittadino può diventare un trust di se stesso, ed applicare la lex mercatoria o lo UCC.
Per questo, secondo quanto riportato dallo stesso sito, il 24 ottobre 2012 la Federal Reserve e tutte le altre banche ad essa collegate, ivi comprese le banche nazionali, vengono pignorate da OPPT e l’atto è registrato presso il pubblico registro internazionale di Washington[7]; il seguente 28 novembre, anche la Repubblica Italiana insieme ad altri 193 governi (ivi compreso quello degli Stati Uniti) viene pignorata[8]; a seguire, il 25 dicembre, si dà pubblicità di quanto avvenuto.
I convenuti hanno poi avuto i tempi tecnici per presentare le proprie controdeduzioni, ma non l’hanno fatto. Secondo OPPT, perché non potevano farlo in quanto i fatti erano inconfutabili.
Il 18 marzo 2013[9], la procedura giunge a stabilire «l’unicità dell’IO SONO annullando tutte le entità giuridiche in nome di persona, persona fisica, giuridica, ecc., precedentemente istituite dalle presunte legislazioni dei 194 presunti stati altresì annullando ogni forma di intermediazione […] nei confronti dell’UNO arbitrariamente stabilita in favore dei suoi presunti rappresentanti (politici e religiosi) in terra, restituendo così la sovranità ad ogni essere umano che ne reclami il diritto».
In conseguenza del raggiungimento del proprio obiettivo, il fondo OPPT viene sciolto ma migliaia di persone in tutto il mondo hanno potuto avvalersi degli atti così istruiti per condurre altrettante azioni legali nei confronti dei propri “stati falliti e pignorati” dinanzi alle rispettive istanze nazionali.
 
Una bufala da baraccone!
A questo punto, pur avendo desiderato conservare sin qui un atteggiamento obiettivo di fronte a questa enorme legal-bufala, giungo ad offrire alcune necessarie spiegazioni per dimostrare anche al più scettico degli uomini della strada la cialtroneria di questa pseudo-argomentazione più simile agli elisir di eterna giovinezza o agli unicorni da saltimbanco del XVIII sec. che ad argomentazioni da moderni giurisperiti.
E per far questo, mi avvarrò dell’ottimo lavoro condotto dalla squadra di www.bufale.net.
Cosa dicono i “cacciatori di bufale”[10]?
Innanzitutto, spiegano che negli elenchi della SEC compaiano anche gli stati e le loro articolazioni in quanto operatori economici sui mercati internazionali.
L’idea che essere registrati alla SEC significhi essere una corporation, una azienda, è pertanto una falsità priva di ogni fondamento, sia giuridico che fattuale.
Per quanto riguarda la natura dei certificati di nascita, questo si basa sul fatto che i certificati USA fossero fisicamente prodotti dalla medesima tipografia che stampava banconote e titoli di stato, la American Bank Note Company, ma ciò non equipara gli atti dell’anagrafe ai titoli di credito.
Ultimo ma non meno balzano ragionamento pindarico che ci costringono a fare è quello inerente la possibilità per ogni cittadino di diventare un trust di se stesso, ente indipendente, ed applicare la lex mercatoria o lo UCC nei propri rapporti con i terzi.
In questo caso, il minestrone giuridico è massimo: lex mercatoria, common law, Uniform Commercial Code USA, Art. 10 della Costituzione italiana, e chi più ne ha più ne metta per giungere a proporre un set di documenti da compilare e opporre a chiunque per dichiararsi “svincolati da ogni gravame”, dotati di “piena e completa immunità”.
Apoteosi della costruzione bufalina dove si giustappongono istituti e norme di ordinamenti diversi, invocandone o disconoscendone i vincoli a seconda del proprio tornaconto con argomentazioni da vile Azzeccagarbugli di manzoniana memoria senza nemmeno l’attenuante dei latinorum.
Alla fine dei conti, però, qualcuno potrebbe dire che, comunque sia, ora OPPT non esiste più e, dunque, è inutile continuare a dedicarci tempo e risorse: questo non è del tutto vero.
Sono sorti dei “germogli refrattari”, se così possiamo chiamarli, che non ne riconoscono la paternità ma ne raccolgono l’eredità cercando di continuarne l’opera: si tratta del movimento del “Popolo Unico”[11] ove, guarda caso, ricompare l’istituto del trust presentato come «uno strumento molto potente che ci consente di proteggere il nostro patrimonio personale inteso come beni assolutamente necessari per garantirci una vita più che dignitosa» e si introduce una suadente “autocertificazione di legale rappresentanza di se stessi”.
Direi che ci sarebbe abbastanza materiale per un altro articolo, ma forse è meglio fermarci qui e, in conclusione, sconsigliare tutti dal tentare di rivendicare la propria quota parte di beni pignorati dallo stato italiano, o da qualunque altro stato, per non incorrere in spiacevoli e costosi procedimenti legali a proprio carico e allo stesso tempo di evitare di “autoproclamarsi” ente indipendente per non pagare le tasse, non funziona!
 
 
 

[1] Cfr http://www.argentina-rree.com/7/7-040.htm.
[2] Cfr http://scout.org. 
[3] Per maggiori chiarimenti sull’istituto del trust, cfr. Monari A., The Trust, in KultUnderground, n.233, dicembre 2014.
[4] Cfr. http://www.oppt-italia.org.
[5] Cfr. Shadow Ranger, Leggi inesistenti o inapplicabili in Italia, in http://www.bufale.net, 17 novembre 2014.
[6] Cfr. http://www.sec.gov.
[7] Cfr. WA DC UCC Doc N. 2012114776, anche conosciuto come True Bill.
[8] Cfr. WA DC UCC Doc. N. 2012127914, anche conosciuto come Declaration of Fact.
[9] Cfr. WA DC UCC Doc. N. 2013032035
[10] Cfr. http://www.bufale.net/home/oppt-perche-bufala/.
[11] Cfr. http://www.popolounico.it.

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