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Toledo

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gioco per 2-4 persone
Autore: Martin Wallace
Editore tedesco: Kosmos (www.kosmos.de)
Editore italiano: Stupor Mundi (www.stupormundigiochi.it)
 
Tra tutti gli elementi per cui la città di Toledo è famosa, in questo gioco omonimo ne ritroviamo molti: le sue spade, la cattedrale, la fortezza ed anche il pittore El Greco; ovvero abbiamo un gioco molto ben ambientato (e molto evocativo). Il suo autore, Martin Wallace è una vecchia conoscenza, e lo abbiamo già incontrato quando vi ho parlato di gioconi come “Age of Steam” e “Struggle of Nations”; ma non dovete pensare che Wallace si limiti a giochi dai regolamenti complicati e di notevole spessore come questi due titoli: in realtà la sua produzione spazia su tutti i livelli di complessità, e questo Toledo è molto più “leggero” dei titoli citati. Anche per questo la casa editrice non è la solita Warfrog bensì la Kosmos, più orientata verso i “giochi per famiglie” e quindi permette di identificare meglio il target di questo prodotto.
La scatola (di grande formato) contiene:
– la plancia, che rappresenta la città di Toledo, con un cammino che parte dalla cattedrale e termina alla fortezza (l’Alcazar), con spazi per contenere gli edifici che i giocatori costruiranno, e tre spazi già occupati (due locande e il pittore),
– tessere di cartoncino per le barre di ferro,
– gemme di plastica colorata (i colori non hanno influenza nel gioco),
– tessere di cartoncino per le spade, con i costi in barre di ferro e gemme,
– tessere di cartoncino per gli edifici, in set di quattro colori differenti,
– tessere di cartoncino per i bonus di movimento e le abilità nella scherma,
– segnalini in legno, in quattro colori differenti,
– sei carte per i quadri (le immagini sono prese da veri quadri di El Greco),
– un mazzo di carte azione,
– il regolamento (è l’unico elemento in lingua).
 All’inizio della partita tutti i giocatori mettono i loro segnalini nella cattedrale, ricevono un set di edifici e cinque carte. Le carte dipinto vanno posizionate nello spazio apposito a faccia in su, dal valore più alto al più basso, mentre le carte azione vanno mischiate e messe a faccia in giù. Ad ogni turno potranno effettuare una tra le seguenti azioni:
– pescare due carte dal mazzo,
– effettuare uno o più movimenti (vedi più avanti),
– costruire un edificio, scegliendo dalla propria riserva una tessera e posizionandola in una casella vuota della plancia, una volta piazzati gli edifici non potranno più essere spostati o rimossi,
– far tornare un proprio segnalino alla cattedrale.
La fase di movimento è quella più importante, e serve per muovere i propri segnalini lungo il percorso attivando gli edifici in cui si fermano. Al proprio turno ogni giocatore può giocare una o più carte, per effettuare uno o più movimenti; le carte devono avere tutte lo stesso valore, quindi c’è un vantaggio nell’effettuare un movimento dopo che si è riusciti a raccogliere una serie di carte uguali. Con ogni carta si può muovere un segnalino di tante caselle pari al valore della carta, con la limitazione che si deve terminare il movimento su una casella in cui è presente un edificio. Ogni edificio può avere uno o due spazi, se vi sono spazi vuoti il segnalino viene posizionato senza problemi, altrimenti si dovrà sfidare a duello uno dei segnalini presenti (un giocatore non può sfidare sé stesso). Per attivare un edificio si dovrà pagare al possessore dell’edificio una carta almeno di valore uno (per gli edifici della prima fila), tre (per gli edifici della seconda fila) o cinque (per gli edifici della terza e ultima fila); se l’edificio è neutrale (locanda e pittore) la carta in pagamento va scartata, mentre se si attiva uno dei propri edifici l’attivazione è gratuita.
A seconda del tipo di edificio si potranno effettuare varie azioni:
– prendere una barra di ferro dalla riserva,
– prendere una gemma dalla riserva,
– forgiare una spada, prendendo la tessera di una spada dalla riserva e pagandone il costo in ferro e gemme,
– acquisire un talento con la spada (ce ne sono tre tipi diversi) o un bonus nel movimento. Di queste tessere speciali non se ne potrà avere più di tre e mai due uguali. Nel caso in cui si prenda la quarta tessera, se ne dovrà scartare una di quelle già in possesso,
– locanda: pescare tre carte,
– pittore: pescare la prima carta del mazzo dei dipinti.
Se si possiede la tessera bonus per il movimento, allora una (e una sola) delle carte che si giocherà non dovrà essere uguale alle altre. Per esempio, potrò giocare una carta di valore cinque, una di valore tre (la carta bonus), e poi altre due carte di valore cinque.
Il movimento dovrà sempre essere in avanti, se un segnalino riesce a raggiungere la fortezza allora potrà eventualmente consegnare una delle spade che il giocatore sarà riuscito a forgiare. Si prende il segnalino, lo si posiziona sulla fortezza con una spada sotto. I segnalini che arrivano alla fortezza (con la spada o senza) non potranno più essere utilizzati. Il gioco termina quando un giocatore riesce a portare tre dei propri segnalini alla fortezza, dopodiché si calcola il punteggio, in questo modo:
– le spade consegnate danno il proprio valore in punti,
– le spade non consegnate danno metà del proprio valore in punti, arrotondato verso il basso,
– ogni gemma vale un punto vittoria,
– ogni dipinto vale i punti indicati,
– se si ha la tessera che garantisce il bonus di movimento, si perdono due punti vittoria.
In caso di parità, si dà la vittoria a chi ha conservato il maggior numero di carte in mano.
Nel caso in cui si verifichi un duello, questo viene risolto in maniera molto semplice, ovvero si estrae una carta e si controlla la parte sottostante, se un giocatore possiede un talento con la spada del colore presente nella carta, allora vince, se invece tutti e due lo possiedono (o nessuno dei due) allora il duello viene vinto dal personaggio evidenziato (attaccante o difensore). Chi vince rimane nell’edificio (paga il costo ed effettua l’azione), chi perde ritorna con il segnalino alla cattedrale.
Le regole di questo gioco sono abbastanza semplici, e vi sono elementi che ricordano altri giochi, come ad esempio Caylus, per la presenza di edifici appartenenti ai giocatori e il fatto che i loro possessori ricevono risorse quando vengono attivati; ma Toledo ha anche elementi nuovi, come il meccanismo di attivazione degli edifici attraverso il movimento dei segnalini. Infatti la strategia principale è quella di riuscire a piazzare i propri edifici nei punti più utili, sia per essere sfruttati personalmente che ricevere le carte per il pagamento quando vengono utilizzati dagli altri giocatori. Per avere più libertà nelle azioni conviene ottenere il prima possibile la tessera che dà il bonus nel movimento. I due punti negativi alla fine della partita non sono un grosso problema dato che il vantaggio ricevuto è superiore alla penalizzazione, ed è anche molto probabile che tutti i giocatori abbiano ottenuto questa tessera, riportando tutti i giocatori alla pari.
Il principale metodo di realizzazione dei punti è la costruzione e la consegna di spade, per cui i giocatori si dovrebbero concentrare sulla sequenza ferro – gemme – spade e cercare di portare alla fortezza il numero più elevato possibile di segnalini; per questo è indispensabile ottenere carte, meglio se dello stesso valore, ma dato che questo è affidato al caso si può capire come in questo gioco vi sia comunque una certa influenza della fortuna. E non è altresì possibile una strategia che vada al di là della preparazione di un percorso più o meno valido di edifici, pensando che lasciare agli avversari troppe posizioni può portare ad una perdita di carte troppo pesante, soprattutto nel finale, quando i segnalini saranno vicini alla fortezza e quindi costretti ad utilizzare edifici costosi.
In conclusione, abbiamo un gioco dai buoni componenti, buona grafica, dal regolamento semplice e di durata medio-bassa (una volta assimilato il regolamento si può giocare una partita in un’ora); i punti a sfavore di questo gioco si possono riassumere nell’influenza della fortuna (c’è la pesca di carte, sia nella mano del giocatore che nella risoluzione dei duelli) e nel numero massimo di quattro giocatori. Altro elemento a favore è invece il fatto che è già in distribuzione l’edizione italiana che, nonostante sia già indipendente dalla lingua, potrà sicuramente aumentarne la diffusione (e quando si tratta di diffondere bei giochi, l’iniziativa delle case editrici italiane non può che essere apprezzata).

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