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Il plast-orgue – (Insolita Musica 11)

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Costruirsi un organo eolico non è difficile. Un organo eolico è solitamente composto da canne di vario materiale, cave all’interno, che suonano quando sono esposte al vento. La loro forma, le dimensioni, la materia di cui sono costituite, determinerà l’altezza e il timbro del suono. L’urto di una colonna d’aria dentro un oggetto internamente vuoto può far suonare qualunque cosa. Anche le bottiglie di plastica dell’acqua minerale possono quindi trasformarsi in strumenti musicali ed essere riutilizzate per la costruzione di un organo eolico: è il plast-orgue o plastorgan, come le ha denominate l’Associazione Ciel Libre, da molti anni dedita allo studio, alla  costruzione, raccolta  e catalogazione degli strumenti eolici nel mondo. Alla bottiglia che suona quando vi si insuffla dell’aria vi si arriva intuitivamente. Molti sanno che a soffiare dentro una bottiglia di vetro, se ne ricava un suono flautato di diverse altezze o note, secondo che vi sia dentro più o meno liquido.
Fin dall’Ottocento, su questa empirica base, qualcuno vi ha costruito strumenti musicali di ammirevole complessità, come gli organi di bottiglie. Uno dei più recenti è il “Beer bottle organ” costruito dalla Peterson Tuners. E’ un organo a tutti gli effetti, ma utilizza bottiglie di birra di varia foggia e ripieno al posto delle canne. Il suono e la intonatura sono del tutto soddisfacenti, come potrete ascoltare anche voi in una versione di “Eleanor Rigby” dei Beatles, collegandovi al sito di OddMusic http://www.oddmusic.com/gallery/om06300.html
 
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Quanto al vostro organo eolico, potete giocare e stupire con poca o nessuna spesa, mettendovi sul balcone o in giardino qualcosa di veramente inconsueto (attenzione però a mantenervi un buon vicinato). Prendete una bottiglia di plastica in PET o PVC, quelle solite dell’acqua minerale, munitevi di un paio di forbici e praticatevi una fessura. Più piccole saranno le bottiglie, più acuto sarà il suono. Più grande sarà la fessura praticata, più grave o basso sarà il suono. PIù o meno: 8 x 15 mm = suono grave; 11 x 9 mm = suono medi; 20 x 6 mm = suono acuto; 16 x 17 mm = suono rauco. Le variazioni del suono dipenderanno poi dall’angolo di incidenza tra la bottiglia e la fessura rispetto al vento. Incollate la bottiglia a testa ingiù, in modo che il tappo richiuso aderisca a un bastone, esponetela all’aria aperta e, se vi sarà vento nella giusta direzione, sentirete un suono, forse un po’ spettrale, sicuramente etereo. Più bottiglie di diversa (attenzione però a mantenervi un buon vicinato) forma e modificazione faranno una corale più varia e suggestiva. Se volete vedere meglio e ascoltare un’anteprima dei suoni di un plastorgan, andate su http://w1.neuronnexion.com/dferment/plastorg.htm
 

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