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Intervista a Alessandro Sampietro

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Ciao Alessandro1 e complimenti per il tuo posizionamento in questa settima edizione del concorso per letteratura minimale, indetto dalla nostra rivista. Ma iniziamo, come sempre, dalla presentazione. Cosa puoi dire di te ai lettori, per raccontare chi è Alessandro Sampietro e cosa fa nella vita – anche tenendo conto delle tue attività – appunto – letterarie?

 

Buongiorno!  Ho 42 anni e vivo a Vercelli. Ho un lavoro senza pretese (amministrativo nella scuola pubblica) ma che si rivela un buon paracadute, considerando che – essendo affetto da sclerosi multipla – qualsiasi impiego più impegnativo mi avrebbe costretto ad un pre-pensionamento forzato. Da sempre sono affetto dal male dello scrivere ma da quando mi sono ammalato ho dedicato molto più tempo ad inventare storie, cominciando ad interessarmi anche alla teoria narratologica e tutto quanto annesso, tanto che ho frequentato per diversi anni i corsi di scrittura creativa tenuti a Vercelli da Alberto Odone e Franco Ricciardiello, per diventare poi io stesso docente di scrittura creativa ai corsi on-line tenuti dalla Abacus di Bologna. Quest’autunno una mia cara amica, la signora Rita Bontempo, mi ha fatto l’onore di editarmi il primo libro, una raccolta di racconti che abbiamo intitolato “Corpi”.
 
Come e quando sei venuto a conoscenza della nuova edizione del concorso? Cosa ti ha spinto a partecipare  con un racconto SciFi?
 
Sinceramente non ricordo come e quando sono venuto a conoscenza di ReWritten,8Ko-. anche perché è la seconda edizione alla quale partecipo (l’anno scorso mi classificai settimo – mi pare – nella sezione horror). Suppongo di avere avuto la notizia girando qua e là nel web, oppure mi è stata suggerita sul bollettino di Edizioni Clandestine, dove spesso trovo i miei regali di Natale.
 
Cosa hai pensato del tema proposto? Visto il buon andamento di ReWritten (la sesta edizione di 8KO-) – per la seconda volta abbiamo deciso di fare due categorie distinte (con due classifiche separate) tra Horror e SciFi/Fantasy e abbiamo quindi cercato di scegliere qualcosa di ampio respiro, ma che costituisse però ugualmente una sfida.

 

Il tema mi ha permesso di recuperare e adattare una storia che avevo già scritto anni fa, Orlando appunto. Ovviamente per restare nel limite delle 8192 battute ho dovuto limare qualcuno degli argomenti del racconto, che originalmente era almeno dieci volte più esteso (è uno dei racconto compresi in “Corpi”). Certo come mi ha fatto notare un giurato  una certa “volgarità” del linguaggio male si sposa con la letteratura fantascientifica: massimo rispetto ma mi sembra una nota più adatta ad una ‘zine degli anni ’40 nell’America moralista e benpensante che per valutare un concorso contemporaneo! Forse avrei dovuto adattare Orlando in un altro modo e proporlo nella categoria HORROR?

 

Come è nato Orlando? anche nel tuo caso (come per il primo classificato) il tipo di fantascienza in cui ti sei cimentato è “particolare” – come “particolare” è lo stile letterario, che hai voluto dare al testo…

 

Orlano, o meglio l’abbozzo della sua idea, nacque qualche anno fa grazie ai suggerimenti per un “compito” ai corsi di Scrittura Creativa che frequentavo con Odone e Ricciardiello a Vercelli. Mi sono ispirato alla pellicola “Il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders e, per linguaggio e atmosfera, alla fantascienza divertente di Douglas Adams. Forse è stato grazie a questo connubio che è nato qualcosa di particolare, tenendo anche presente che il limite di 8192 battute creava dei confinii che per essere rispettati richiedevano tonnellate di idee.
 
“Nonostante” la tua scelta di non tentare un tema scifi più classico, il tuo testo (e, ripetiamo) quello del vincitore, è arrivato sui gradini del podio. Avevi valutato a mente fredda la cosa e deciso durante la stesura che una cosa più “originale” poteva avere più gradimento, avevi tentato un “azzardo” o non avevi proprio tenuto conto del fattore giuria?
 
No, non ci avevo pensato, ho semplicemente scelto il tema a me più  congeniale e soprattutto – considerando che scrivere è un gioco – quello che sapevo mi avrebbe divertito maggiormente.
 
Se ne hai avuta, quanta difficoltà ti ha dato il limite di 8192 caratteri? E’ stato più complicato quello o trovare un’idea che stesse nei binari imposti dal concorso?
 
Forse ho avuto tanta fortuna ma dopo un paio di tagli e qualche sostituzione il mio contatore di Word mi diceva che ero a 8192 caratteri!
 
Conosci qualcuno degli altri partecipanti o hai già letto qualcosa di qualcuno di loro?
 
No.
 
Hai dato una scorsa alle altre opere e se sì quali ti hanno colpito in qualche modo? Hai letto qualcosa anche dell’altra sezione (quella dedicata all’horror)?
 
Purtroppo il tutto è avvenuto in un periodo in cui ero in vacanza, senza connessione internet, ahimé Avevo solo fatto in tempo a salvare il regolamento sul portatile. Certo, avrei potuto leggere tutto al mio ritorno a casa. Ma non ci ho pensato, cazzarola!
 
Domanda: tu cosa leggi normalmente? quali sono gli autori che ti piacciono di più – citando magari sia qualche autore “classico” sia qualche autore “contemporaneo”. Tu segui il panorama letterario italiano – magari fuori dal circuito della grande distribuzione? Compri e leggi autori di genere non (ancora) famosi? Se sì, quali e di che case editrici?
 
Normalmente leggo mainstream, da Steinbeck, a Faulkner, ai favolisti russi del periodo formalista; e poi letteratura da tutto il mondo, autori sudamericani, poeti africani e indocinesi. Tutto, insomma! Gli autori che sto seguendo in questo momento sono quelli che hanno scritto delizisa narrativa d’anticipazione in questi ultimi decenni, da Gibson a Dick, da Sephenson alla Jaivin.

In Italia leggo Evangelisti, naturalmente, e per ragioni affettive (è uno dei miei più cari amici) Franco Ricciardiello, vincitore di un Urania e che ha pubblicato un paio di libri di SF. Per quanto riguarda le case editrici che mi sembrano all’avanguardia nel pubblicare bei libri citerei Edizioni Clandestine, Stampa Alternativa e Fanucci. Ma soprattutto sarebbero da citare tutti quelli che pubblicano, magari gratis, e-book in rete, con licenza “copyleft”, tipo Wu-Ming!
 
Cosa ne pensi del metodo di votazione che abbiamo usato – e del fatto che i giurati diano un giudizio “a parole” per ognuno dei testi in gara?
 
Mi sembra ottimo, soprattutto perché si da un giudizio a chi di solito, suo malgrado, non viene mai valutato.
 
Cosa ne pensi dei giudizi dei giurati e del loro “stile” assolutamente variegato? E cosa ne pensi del fatto che essi abbiano ricevuto tutti i racconti insieme e SENZA nessuna indicazione sugli autori?
 
Penso sinceramente che, dal punto di vista degli autori, questo sia una posizione di forza del concorso, che da la possibilità di venire letti e valutati non solo da esperti del settore ma da un vero e proprio “pubblico”.
 
C’è qualche commento sul tuo racconto che ti è piaciuto particolarmente?
 
Praticamente tutti, con una predilezione particolare per quelli positivi, è ovvio.
 
E ce n’è uno che invece ti ha messo in difficoltà?
 
Direi di no… mi ha solo infastidito un po’ quello che diceva che sesso e fantascienza hanno poco a che vedere l’uno con l’altra: mi sembrava di essere piombato al tempo della caccia alle streghe!
 
Che tema vorresti fosse trattato in una prossima edizione del concorso – per convincerti a partecipare ancora?
 
Sapete, i temi che proponete voi, danno lo spunto per dare vita a nuove creazioni… forse mi piacerebbe scrivere qualcosa che abbia a che fare con le canzoni che ascoltavo nell’adolescenza, oppure qualcosa di maggiormente virato verso il fantastico, piuttosto che sul fantascientifico o sul noir… ma sono opinioni personali, no?
 
Cosa ne pensi dell’editoria elettronica e delle produzioni come quella di KULT Underground/KULT Virtual Press?
 
Tutto il bene possibile, anche se devo ammettere che il “supporto cartaceo” continua ad avere un fascino che un monitor, anche piatto, non può avere. Per non parlare della comodità…

Comunque per quanto riguarda velocità di diffusione e capillarità non esiste concorrenza!
 
Hai un sito web (culturale, di intrattenimento) o collabori a siti web che si occupano di arte, letteratura o cultura?
 
www.cuorielettrici.org e
www.lanuit.biz

Grazie per il tempo che ci hai dedicato… e speriamo di rivederti anche il prossimo anno.


1 Alessandro Sampietro, autore del racconto Orlando, classificatosi SECONDO nella sezione SCI-FI/FANTASY del concorso Unveiled – 8KO-

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