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Leonardo da Vinci

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gioco per 2-5 persone
Autori: Flaminia Brasini, Antonio Tinto, Stefano Luperto e Virginio Gigli
Editore: daVinci (www.davincigames.com)

Per festeggiare il quinto anno di vita, l’editore daVinci si è presentato quest’anno alla fiera di Lucca con un nuovo prodotto, per l’occasione quale tema poteva essere più azzeccato che non la celebrazione del genio multiforme del famoso inventore? Questo “Leonardo da Vinci” è stato realizzato da un gruppo di inventori (di giochi) che si presenta col nome collettivo di “Acchittocca”, e si presenta come una solida alternativa a classici “Eurogame” come Puerto Rico o Caylus.
Aprendo la scatola troviamo i regolamenti (in cinque lingue), un tabellone, un mazzo di carte invenzione, cinque mazzetti di carte per le materie prime (ferro, vetro, legno, mattoni e corda), carte per la valuta utilizzata nel gioco (i fiorini) e due segnalini: Leonardo (per indicare il primo giocatore) e il Signore della Città (per indicare in quale zona della città si stanno effettuando le azioni).
Oltre a questi pezzi, ogni giocatore ha un set di pezzi così composto:
– una pedina mastro,
– nove pedine artigiani,
– tre tessere automi,
– due segnalini per le lavorazioni,
– due laboratori, ovvero due plance a doppia faccia, in pratica c’è un laboratorio da tre spazi su un lato e cinque sull’altro, e un laboratorio con quattro e sei spazi.
Ma non tutti i pezzi sono a disposizione dei giocatori, per le prime partite si consiglia la partenza semplificata, ovvero si sorteggia il primo giocatore e ad ogni partecipante viene data una configurazione di partenza prefissata (differente per ognuno); per le partite successive si potrà utilizzare una variante che permette ad ognuno di scegliere la propria configurazione iniziale (molto importante, dato che la strategia da applicare alla partita dipende molto dalla questa configurazione di partenza). Tutti i pezzi che non fanno parte della dotazione iniziale vanno sistemati sul tabellone.
Lo scopo del gioco è quello di realizzare il maggior numero di invenzioni, da cui trarre il guadagno più elevato (infatti la vittoria sarà assegnata a chi ha il capitale maggiore).
La partita si svolge sulla durata di nove turni; un turno è composto di quattro fasi:
– inizio lavorazioni,
– piazzamento,
– risoluzione del piazzamento,
– realizzazione delle invenzioni.
Nella prima fase ogni giocatore valuta quali invenzioni può realizzare, tra quelle disponibili sul tabellone, con i materiali che possiede, e se lo ritiene opportuno può iniziarne la lavorazione piazzando i materiali esatti sotto un laboratorio (a patto che il laboratorio non contenga già un’invenzione in lavorazione). Un segnalino viene messo sulla casella zero del laboratorio ad indicare che a quell’invenzione non ha ancora lavorato nessuno; l’unità di misura è la settimana e si va da un minimo di quattro per le invenzioni più semplici ad un massimo di quindici per quelle più complesse. Si può iniziare una, due (se si hanno due laboratori) o anche nessuna invenzione.
Nella fase di piazzamento i giocatori, a turno, posizionano il mastro, oppure uno o più artigiani in una delle possibili locazioni, ovvero una delle otto caselle del tabellone, oppure i propri laboratori; rispettando alcune limitazioni quali l’impossibilità di aggiungere in due turni differenti degli artigiani nella stessa locazione (tabellone o laboratori). Una volta che tutti i giocatori hanno utilizzato i propri artigiani e il proprio mastro si passa alla fase successiva, quella di risoluzione.
Nelle otto zone del tabellone i giocatori possono effettuare varie azioni e, a seconda dell’ordine di precedenza, pagheranno queste azioni un certo numero di fiorini. L’ordine viene valutato in base al numero di artigiani presenti (il mastro vale come due artigiani), in caso di parità ha la precedenza chi per primo ha posizionato le proprie pedine (ed è per questo che il riempimento di una zona deve essere fatto da sinistra a destra). Chi ha la precedenza pagherà la propria azione zero fiorini (eseguendola gratuitamente), il secondo la pagherà due fiorini, il terzo tre fiorini e il quarto quattro fiorini. Se vi sono meno di quattro giocatori, sarà data una seconda possibilità agli stessi giocatori presenti, nello stesso ordine; se qualcuno non vuole utilizzare l’azione allora potrà ritirarsi, senza spendere nulla ma lasciando la possibilità al giocatore successivo nell’ordine.
Le varie zone danno i seguenti vantaggi:
– Consiglio: ci sono quattro differenti azioni, tra cui spostare immediatamente un artigiano, guadagnare dei fiorini, guardare e cambiare l’ordine di uscita delle quattro invenzioni successive e poter acquistare una materia prima al costo di un fiorino. In più il giocatore che ha la precedenza potrà decidere chi riceverà il segnalino Leonardo (e quindi chi sarà il primo giocatore il prossimo turno).
– Officina: si può costruire il secondo laboratorio, migliorarne uno (ovvero girarlo dall’altro lato, ma solo se non vi si sta costruendo niente) oppure costruire un automa (solo se si ha un laboratorio che può contenerlo).
– Accademia: si può prendere un artigiano del proprio colore dalla riserva.
– Materie prime: nelle cinque zone rimanenti si possono acquistare le varie materie prime.
L’ultima azione che tutti i giocatori intraprendono è quella di far avanzare lo stato di lavorazione delle invenzioni spostando in avanti il segnalino di tante caselle quanti sono gli artigiani presenti in ogni laboratorio (il mastro e gli automi valgono due artigiano ognuno).
Nella fase successiva vengono dichiarate le invenzioni che hanno raggiunto il numero di settimane necessarie per la lavorazione. Se un giocatore è l’unico ad aver realizzato un’invenzione, a lui va il numero di fiorini indicato sulla carta, e la carta stessa; mentre se un’invenzione è contestata, andrà assegnata al giocatore che offrirà più fiorini in un’asta ad offerta segreta; il giocatore che perderà l’asta riceverà un numero inferiore di fiorini (sempre indicato sulla carta). Può accadere che venga realizzata un’invenzione ancora in stato di lavorazione da parte di un altro giocatore, in questo caso quest’ultimo dovrà dichiararla e usare un segnalino freccia per tenere traccia di quale invenzione sta cercando di completare; quando questo accadrà riceverà comunque il numero di fiorini più basso. Ogni invenzione ha un simbolo: se si sta completando un’invenzione con lo stesso simbolo di una già realizzata allora si avrà uno sconto di due settimane sul tempo di lavorazione.
A questo punto vengono scoperte tante invenzioni quante sono quelle tolte dal tabellone, si rimuovono gli artigiani e i mastri dalle plance e si procede con il turno successivo; la partita completa dura nove turni, ma gli ultimi due sono dedicati unicamente alle invenzioni, ed è possibile solo iniziarle e completarle (non si possono posizionare pedine sul tabellone ed effettuare le azioni corrispondenti). Al termine della partita verrà dichiarato vincitore il giocatore che possiede più fiorini; oltre a quelli posseduti ogni giocatore riceverà un bonus in base a quanti differenti tipi di invenzione ha realizzato (si considerano i simboli presenti sulle carte); bonus da non sottovalutare dato che può essere anche rilevante.
Di questo gioco la daVinci ha già pubblicato una mini espansione, che potete anche scaricare dal loro sito e stampare; si tratta di una plancia mercato, nella quale vengono messe all’inizio della partita cinque carte materia prima (una per ogni tipo), durante la partita viene considerata come un’altra zona della città e qui vi possono essere posizionati gli artigiani. L’azione che si può compiere è quella di scambiare una o due carte dalla propria mano con altrettante carte presenti sulla plancia (le carte scambiate rimangono sulla plancia per il giocatore successivo); questa aggiunta dà in pratica ai giocatori una seconda possibilità per procurarsi quella materia indispensabile ai propri progetti. Vi consiglio di visitare il sito dato che, oltre all’espansione, potrete trovare anche le FAQ per fugare eventuali dubbi sulle regole.
Come dicevo in apertura, questo “Leonardo da Vinci” si presenta veramente bene, con un regolamento solido e uno svolgimento che metterà a dura prova le vostre capacità analitiche e decisionali: le cose da fare sono molte e le risorse sempre insufficienti per cui ad ogni fase di piazzamento vi troverete a riflettere a fondo sulle decisioni da prendere. Il gioco dà il meglio di sé quando ci sono quattro o cinque giocatori e quindi vi sono più conflitti sulle varie risorse; è importante riuscire a capire a quali invenzioni stanno lavorando gli altri giocatori per poter optare su quelle non ancora scelte oppure velocizzarne la lavorazione per poterle realizzare in anticipo. È altrettanto importante una corretta pianificazione allo scopo di arrivare negli ultimi due turni con le materie e il tempo necessari a completare le invenzioni più complesse (la preparazione del mazzo viene fatta in modo da sistemare le invenzioni più semplice in cima) e quindi più remunerative. Se siete alla ricerca di un gioco di spessore, impegnativo e molto competitivo, questo titolo fa sicuramente per voi; l’unica controindicazione può derivare dalla differente natura di questo gioco rispetto agli altri titoli daVinci, ma così l’editore può veramente essere presente sul mercato con un’offerta di giochi che coprono tutto lo spettro dei possibili gusti dei giocatori.

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