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Sunset over Water

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gioco per 1-4 persone
Autori: Steve Finn, Eduardo Baraf, Keith Matejka
Editore: Pencil First Games (www.pencilfirstgames.com)

“Sunset over Water” (ovvero “Tramonto sull’acqua”) è il titolo di questo gioco, che ci mette nei panni di pittori itineranti (con il classico cavalletto sulle spalle), appassionati di paesaggi, durante le loro escursioni alla ricerca di bellezze naturali da riprodurre sulle loro tele. Questo gioco è stato pubblicato attraverso una campagna di raccolta fondi su Kickstarter, che ha raccolto quasi $52.000 da più 1500 sostenitori (chi ha partecipato ha ricevuto anche una mini-espansione), ma è possibile reperire anche successivamente alla campagna, soprattutto nei negozi online. Ma non facciamoci distrarre dagli splendidi disegni sulle carte (realizzati da Benjamin Shulman, Beth Sobel e Helen Zhu) e vediamo nel dettaglio le meccaniche…
La scatola è abbastanza piccola (poco più di due mazzi di carte) e contiene:
– vari mazzi di carte, in due dimensioni,
– quattro segnalini di legno (che rappresentano i pittori),
– una cartolina (un po’ piccola, per i nostri standard),
– il regolamento (in inglese).
Le carte sono illustrate molto bene (del resto, non poteva essere altrimenti vista l’ambientazione) e sono telate per dare loro più robustezza, ma dato che verranno spesso manipolate conviene comunque imbustarle. Le uniche scritte in lingua sono quelle (poche) sulle carte Obiettivo, e dato che sono visibili a tutti è sufficiente che un solo giocatore conosca la lingua per poter giocare.
Per la preparazione si mischiano le carte Paesaggio e se ne dispongono venticinque in un quadrato di cinque carte per lato, si mischiano le carte Commissione e se ne estraggono tante quanti sono i giocatori, più una, e se ne gira un’altra da mettere in cima al mazzo relativo, si mischiano le carte Obiettivo e se ne gira una a faccia in su. Ogni giocatore prende le otto carte Piano, le mischia, e mette il segnalino dello stesso colore delle carte nella carta Paesaggio centrale, e si può iniziare.
Una partita viene giocata su un totale di sei round, ognuno dei quali strutturato in tre fasi:
– Preparazione: ogni giocatore pesca tre carte Piano, una la sceglie mentre le altre due vanno piazzate in fondo al mazzetto; la carta scelta riporta un orario (determina l’ordine del turno nella fase successiva), il numero di carte in cui ci si può muovere e il numero di carte che si possono raccogliere.
– Viaggio: seguendo l’orario ogni giocatore esegue il proprio turno, muovendosi in linea retta (anche in diagonale) delle carte indicate nel Piano (si può oltrepassare il segnalino di un altro giocatore, ma non ci si può fermare sulla stessa carta); poi il giocatore può prendere le carte che ha attraversato (anche quella di partenza) e piazzarle nella propria area (le carte prese non possono contenere il segnalino di un altro giocatore); in base alle carte possedute, un giocatore può prendere una o più carte Commissione disponibili, scartando le corrispondenti carte Paesaggio: una Commissione può richiedere una, due o tre carte Paesaggio con varie combinazioni di simboli Soggetto, che devono combaciare con i simboli presenti sulle carte Paesaggio (i simboli corrispondono a Montagne, Costa, Cascata, Fiori e Tramonto); il giocatore di turno può anche prendere la carta Obiettivo corrente, se ne soddisfa i requisiti, ma il giocatore successivo può portargliela via (in pratica la carta Obiettivo corrente va all’ultimo giocatore nel round che ne soddisfa i prerequisiti).
– Sistemazione: dopo che tutti i giocatori hanno eseguito il loro turno (viaggiando, dipingendo, e consegnando le loro opere) si riempiono tutti i vuoti pescando carte Paesaggio, si scopre una nuova carta Obiettivo e si ripristinano le carte Commissione (rendendo disponibile per prima la carta in cima al mazzo); a questo punto si passa al round successivo.
Quando si sono giocati sei round (e quindi rimangono solo due carte Piano) si conteggiano i punti, sommando:
– i punti delle carte Commissione,
– i punti delle carte Obiettivo,
– un punto per ogni due simboli Soggetto nelle carte Paesaggio che sono ancora nell’area del giocatore.
Chi ottiene il totale più alto vince la partita, in caso di parità vince chi ha più carte Obiettivo, in caso di ulteriore parità si condivide la vittoria.
La mini-espansione (dal titolo “La musa della natura”) consiste in dieci carte, ognuna che riporta tre simboli Soggetto: all’inizio della partita ogni giocatore ne pesca una, e alla fine si controlla chi possiede tra le proprie carte Commissione il maggior numero di simboli riportati sulla carta Musa; chi ne ha il maggior numero ottiene un bonus di tre punti vittoria (in caso di parità tutti i giocatori alla pari ottengono un punto vittoria).
Le regole per la partita in solitario (ideate da Keith Matejka) hanno alcune differenze con il regolamento standard. Innanzitutto, non si usano le carte Obiettivo, e nell’area di gioco si piazzano quattro carte “Stazione dei Ranger” (che non potranno essere raccolte), il giocatore prende un mazzetto di carte Piano e mette il proprio segnalino nella carta Paesaggio centrale, pesca tre carte Commissione (anche qui mettendo a faccia in su una quarta carta sul mazzetto) poi pesca una carta Ispirazione dal mazzetto apposito e può iniziare la partita.
– Pianificazione: il giocatore pesca una carta Piano (nel primo round ne pesca tre), e ne sceglie una, questa determina un’azione speciale (in base all’orario si riempiranno i vuoti pescando carte Paesaggio, oppure si scarta una o due carte Commissione), e come sempre il numero di carte in cui ci si muove e quante se ne possono prendere.
– Viaggio: questa fase si svolge come nel gioco normale (naturalmente non ci saranno altri segnalini che bloccheranno gli spostamenti o la presa delle carte), con la differenza che se viene attraversata o ci si ferma su una carta Stazione verranno riempiti tutti i vuoti pescando carte Paesaggio.
Vengono giocati otto round e la partita termina quando si esauriscono le carte Piano, a questo punto si calcola il punteggio sommando:
– i punti delle carte Commissione,
– un punto per ogni due simboli Soggetto nelle carte Paesaggio che sono ancora nell’area del giocatore,
– un punto per ogni simbolo Soggetto nelle carte Commissione corrispondente a quello riportato nella carta Ispirazione pescata all’inizio della partita,
– due punti se il segnalino si trova nella carta centrale del Paesaggio.
Il giocatore potrà valutare la propria prestazione confrontando il punteggio raggiunto con quelli riportati in una tabellina sull’ultima pagina del regolamento (oltre che segnare il punteggio da battere per le partite future).
Come vedete le regole sono abbastanza semplici, ed apparentemente semplici sono le decisioni da prendere; infatti, ad ogni round si tratta di scegliere una carta Piano fra tre possibili, ma è una decisione che va presa attentamente, studiando la disposizione delle carte sul tavolo, per riuscire a far combaciare le carte da prendere con le Commissioni da completare (tenendo d’occhio anche l’Obiettivo corrente). E tutto dipende dall’orario che sceglieremo, dato che un Piano che anticipa la nostra escursione può metterci al riparo dalle mosse altrui (chi va prima di noi ci può portare via Paesaggi e Commissione), ma le carte Piano con un orario posticipato ci permettono di prendere più Paesaggi; ed è una decisione che va presa all’oscuro delle mosse degli avversari (ma in base alla loro posizione, una volta allontanati dalla carta centrale, possiamo tentare di capire le loro mire). Comunque, nonostante vi siano decisioni da prendere, una partita ha una durata contenuta (al massimo una mezz’ora). Il regolamento in solitario è una piacevole variazione sul tema, e l’assenza di avversari lo rende un’esperienza molto rilassante (anche se i punteggi sono più soggetti alla casualità delle carte Commissione presenti).
Se state cercando un gioco semplice, ma dalle meccaniche stimolanti, e dall’aspetto molto gratificante, questo gioco non vi deluderà; certo, non è paragonabile a vedere dal vivo i paesaggi illustrati sulle carte, ma per quello vi basterà un pizzico di immaginazione.

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