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Calico

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gioco per 1-4 persone
Autore: Kevin Russ
Editore: Alderac Entertainment Group (www.alderac.com)

Tecnicamente il gatto sulla scatola non è un calico, ovvero un gatto (o meglio una gatta) dal manto tricolore (solitamente bianco rosso e nero), ma Beth Sobel (l’autrice degli splendidi disegni) aveva notato che in quel modo nell’immagine c’erano troppi colori (ma secondariamente, il calico è anche una tipologia di stoffa, quindi alla fine tutto torna). Ma il soriano arancione rende comunque l’idea dell’ambientazione di questo gioco, ovvero ai giocatori è dato il compito di cucire una trapunta con pezze di vari colori e trame, sulla quale i nostri amici felini possono tranquillamente riposare. Questo gioco è stato inizialmente pubblicato con una campagna su Kickstarter che ha raccolto fondi per 200.000$ da 6.724 sostenitori con consegna a ottobre 2020, una campagna dove hanno dato la possibilità ai sostenitori più generosi di inserire il proprio gatto nel gioco, e infatti le immagini dei dodici gatti sono basati su altrettanti gatti veri, dei quali se ne può leggere la biografia nelle ultime pagine del regolamento (oltre che guardarne le foto). Successivamente il gioco è stato pubblicato dalla AEG in varie lingue, tra cui anche l’italiano: l’unica differenza con la versione KS è che ci sono due gatti in meno (ovvero dieci invece che dodici). Ma vediamo nel dettaglio come è strutturato il gioco…

La scatola è di dimensioni medie (e quadrata) e contiene:

– quattro plance per i giocatori,

-varie tessere di cartoncino,

-un sacchetto di tessuto,

-un blocco di fogli per segnare i punti,

-il regolamento.

La qualità dei componenti è molto buona, con le tessere robuste e ben illustrate, le plance sono a doppio strato, con il bordo rialzato per contenere bene le tessere (e soprattutto ci sono tante immagini di gatti, sia nelle tessere piccole che in quelle grandi). Non ci sono elementi in lingua (le tessere degli obiettivi hanno solo simboli) ma dato che esiste la versione in italiano, conviene giocare con quella. Notare che le tessere riportano anche un piccolo simbolo per permettere anche a chi ha dei problemi con i colori di riuscire comunque a distinguerle.

Per preparare una partita, si scelgono tre gatti tra i dieci a disposizione, con le relative tessere, ai quali vengono associate casualmente sei tessere (ognuna con un motivo differente). Ogni giocatore riceve una plancia e le sei tessere obiettivo associate, che vanno mischiate e ne vengono pescate quattro, tra queste il giocatore ne sceglie tre e le piazza sulla plancia (negli esagoni contrassegnate), scartando le altre. Le tessere vengono mischiate dentro il sacchetto, dal quale ogni giocatore ne pesca due e se ne mettono tre sul tavolo, e si può iniziare. Notare che c’è anche una preparazione semplificata per la prima partita, che non fa scegliere ai giocatori gli obiettivi e utilizza i tre gatti con la configurazione più semplice.

Nel proprio turno il giocatore sceglie una delle due tessere davanti a lui e la piazza in un esagono vuoto nella propria plancia, dopodiché prende una delle tre tessere sul tavolo e la piazza davanti a sé, e la rimpiazza con una tessera pescata dal sacchetto. Dopodiché il turno passa al giocatore successivo. Si prosegue in questo modo fino a quando tutti i giocatori non hanno riempito la propria plancia, ovvero dopo ventidue turni.

Lo scopo del piazzamento delle tessere è quello di completare vari obiettivi, tutti che attribuiscono punti, e tutti basati sulle caratteristiche delle tessere, tessere che riportano un colore (tra i sei possibili) e un motivo (sempre tra sei possibili). Innanzitutto, ci sono le tessere obiettivo che presentano uno schema da realizzare nelle sei tessere circostanti, ad esempio lo schema AA-BB-CC corrisponde a tre coppie di tessere uguali, se alla fine della partita si riesce a completare l’obiettivo nel colore o nelle tessere, si ottiene il punteggio più basso indicato sulla tessera, mentre se si riesce a completarlo sia nel colore che nelle tessere, allora si ottiene il punteggio più alto.

Inoltre, ogni gatto riporta uno schema e due motivi, ogni volta che si riesce a realizzare nella propria plancia quello schema (ad esempio quattro tessere in fila) con uno dei due motivi (e non una miscela dei due), allora si può piazzare una tessera di quel gatto sulla plancia (che attribuiscono un determinato punteggio, in base alla difficoltà dello schema).

Infine, ogni volta che si piazzano tre tessere adiacenti, in una configurazione qualsiasi, dello stesso colore, si può piazzare una tessera bottone di quel colore. Un bottone ha un valore di tre punti, e se si riescono a piazzare tutti e sei i bottoni sulla plancia allora si riceve un settimo bottone (arcobaleno) dal valore anch’esso di tre punti.

Alla fine della partita si sommano i punti di tutti (si può utilizzare il blocco di fogli) e vince chi raggiunte il totale più alto. In caso di parità si guarda chi ha più tessere gatto, dopodiché i bottoni, ed in caso di ulteriore parità la vittoria viene condivisa.

Nelle ultime pagine del regolamento sono descritte tre modalità per introdurre variazioni nelle partite, ovvero la possibilità di tenere traccia del conseguimento di vari obiettivi, di utilizzare regole particolari per aumentare la difficoltà, ed infine dieci scenari dove in ognuno si gioca con una configurazione particolare di tessere obiettivo, gatti e regole speciali.

Inoltre, nel gioco sono inserite diverse varianti del regolamento: per giocare in famiglia non vengono utilizzate le tessere obiettivo (vengono capovolte per occupare ugualmente lo spazio) e quindi si fanno punti solo attirando gatti e cucendo bottoni. Per una partita a due giocatori con meno casualità si può rimuovere un set di tessere dalla partita, mentre in solitario l’unica regola che cambia è che delle tre tessere sul tavolo una si sceglie e una si scarta (spostandola come su un nastro trasportatore), dopodiché se ne pescano due per riportare la scelta a tre, e l’obiettivo della partita diventa quello di completare uno dei dieci scenari.

Nella sostanza il gioco è abbastanza semplice, si tratta di cercare di abbinare tessere con gli stessi colori (e ottenere bottoni), con gli stessi motivi (e ottenere gatti) e cercare di organizzare colori e motivi attorno alle tessere obiettivo; ma se i primi due obiettivi sono semplici da ottenere, il terzo è decisamente più complesso (soprattutto se si cerca di farlo sia con i colori che i motivi), soprattutto considerando che dobbiamo farlo con una scelta tra due tessere in mano e una possibilità sulle tre a disposizione; ed infatti nella variante per famiglie questa ultima opzione non viene utilizzata, e quindi il gioco diventa accessibile anche ai più giovani (o ai giocatori occasionali). Il gioco è sostanzialmente un solitario, dato che l’unica interazione con gli avversari riguarda il prendere una tessera che magari potrebbe servire anche a loro, ma è decisamente più vantaggioso prendere le tessere che servono a noi, piuttosto che privarli di qualcosa che magari a noi non è per niente utile; ma guardare cosa hanno gli avversari sulla loro plancia può essere utile, anche perché se stiamo aspettando una tessera per completare una combinazione particolarmente vantaggiosa, e le tre copie sono già state utilizzate, sarà decisamente improbo riuscire nell’intento (oppure abbastanza improbabile, se ne sono già state utilizzate due su tre). In pratica si tratta inizialmente di cercare di aperte il maggior numero di strade possibili, e quindi chiuderle o cercare possibilità alternative se procedendo nella partita non si riescono a completarle con un numero ragionevole di tessere. Ed è importante anche sfruttare le cornici delle proprie plance, non per gli obiettivi (sono lontane) ma per ottenere qualche bottone o gatto in più.

In conclusione, abbiamo un gioco (sostanzialmente astratto, ma con una piacevole tematizzazione) con poche regole, ma dalla notevole profondità, Lati negativi? I “pensatori incalliti” sono avvisati, questo gioco potrebbe mettere a dura prova le loro capacità (e la sopportazione altrui), al massimo tenete a portata di mano una clessidra, per evitare che i tre quarti d’ora della durata massima si prolunghino oltre il dovuto (e il sopportabile). Le combinazioni possibili tra obiettivi e gatti garantiscono una buona variabilità, ulteriormente estesa dalla “campagna” strutturata su conseguimenti, regole speciali e scenari. Se state cercando un “generatore di puzzle” per famiglie e appassionati (di giochi e di gatti) è sicuramente consigliato. Ah, i gatti però potrebbero trovare la scatola troppo piccola, per cui tenete sempre a portata di zampa un gioco più grande, alla necessità…

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