KULT Underground

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Intervista con Simone Piva & Viola Velluto

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Il 17 ottobre 2009 aprono il concerto dei Sick Tamburo alla discoteca “Paradise” di Montereale Valcellina. Il 30 aprile e il 1° maggio 2010 vengono selezionati tra vari gruppi e suonano a Mestre al “CS Rivolta” per il contest Radio Sherwood come supporto ai The Zen Circus.
Il 26 agosto 2010 hanno suonato al più importante festival regionale, Summerend, affiancando Roy Paci e Aretuska.
Il 19 Dicembre 2010 il gruppo ha partecipato alla trasmissione radiofonica “AREA51” di Radio Città del Capo a Bologna.
La band firma per il loro primo disco ufficiale uscito il 18 Aprile 2011 dal titolo “Ci Vuole Fegato Per Vivere” con l’etichetta Padovana REDPONY RECORDS e distribuito a livello nazionale da AUDIOGLOBE, ricevendo lusinghiere recensioni nazionali e regionali e portandoli a calcare palchi molto importanti come il Giovinazzo Rock Festival in provincia di Bari, prima del concerto di Nada con i The Zen Circus, al Summerend Festival con i Mellow Mood a Claut (PN), all’Home Page Festival prima degli Statuto o suonando prima del concerto di Morgan in piazza a Cordenons (PN) oltre che in vari club d’Italia come a Mantova, Bergamo, Padova ecc ecc…
Simone Piva nel Maggio 2011 suona per tre date consecutive a Parigi, nel piccolo teatro Petit Théâtre du Bonheur a Montmartre.
Il 28 gennaio 2012 aprono il concerto a Pordenone al Deposito Giordani ai THE ZEN CIRCUS, suonando poi per tutto il Nord Italia e partecipando al Marea Festival di Fucecchio (FI).
A novembre 2012 registrano l’EP dal titolo “POLAROID… DI UNA VECCHIA MODERNITÀ” al West Link Studio da Alessandro (Ovi) Sportelli a Cascina in provincia di PISA (dove hanno già registrato gruppi come Baustelle, The Zen Circus, Prozac+ e altri), è stato presentato il 27 Aprile 2013 per la neonata GARTIN Records/Aua e promuovendolo in lungo e in largo per tutta Italia, durante anche tutto il 2014 con la conclusione dell’ultima data il 21 novembre al Deposito Giordani prima dei Fast Animals and Slow Kids.
Tra il 2015 e il 2018 sono Usciti due Album dal titolo “SP&iVV” e “IL BASTARDO”.
In questo periodo hanno continuando a suonare in giro per lo Stivale, aprendo i concerti a vari artisti importanti tra cui Omar Pedrini (ex Timoria).
SP&iVV sono stati menzionati dagli scrittori Matteo Bellotto nel suo libro ” Storie di Vino e di Friuli Venezia Giulia ” edizioni Biblioteca dell’Immagine 2019, Alberto de Poli e Matteo Strukul nei loro rispettivi libri “Incubi a Nordest” per Edizioni La Gru 2011 e la “Regina Nera, la Giustizia di Mila” per collezione Sabot/Age 2013.
Il 25 Maggio 2019 esce il nuovo Album “FABBRICHE, POLVERE e un CAMPANILE nel MEZZO” per TOKS Records, Music Force e distribuito da Egea Music. 

Si ritorna sui palchi!

Credits
Autore dei brani: Simone Piva
Etichetta: Music Force / Toks Records

Tracklist

 
1.                  Intro
2.                  La battaglia infuria
3.                  Da dove vengo
4.                  Cani sciolti
5.                  Imprevisti
6.                  Oggi si uccide domani si muore
7.                  Sergio Leone
8.                  Questa estate
9.                  Il destino di un uomo
 
 
Intervista 
 
Davide
Ciao Simone. Perché “Fabbriche, polvere e un campanile nel mezzo”?
 
Simone
Perché è un modo per disegnare con le parole e descrivere già con il titolo questa nostra Italia.
 
Davide
In che modo sono nate queste otto nuove canzoni, intorno a quali idee e dentro quale preciso momento storico tuo e della band?
 
Simone
Le canzoni nascono da ciò che mi circonda, i racconti, la vita quotidiana. Le idee nascono dal mio modo di vedere la realtà e il momento storico è quello attuale.
 
Davide
Ci presenti la formazione dei Viola Velluto e chi ha partecipato a queste registrazioni?
 
Simone
La banda Viola Velluto è formata da Luca Zuliani (contrabbasso), Alan Liberale (batteria/percussioni), Federico Mansutti (trombe), Francesco Imbriaco (tastiere e cori). Hanno partecipato inoltre Michele Pirona (chitarre acustiche), Tony Longheu (chitarre elettriche), Davide Raciti (violino).
 
Davide
Inevitabile che ti chieda il perché del… viola velluto…
 
Simone
Volevo dare un colore e un tatto alla mia musica; il viola è un colore mistico e d’impatto e il velluto è morbido e avvolgente.
 
Davide
Ma torniamo al disco. Si respira nei testi tanto una Italia positiva e migliore nel suo passato, quanto un suo presente più livido, ripiegato e complicato, insomma negativo. Qual è il punto di vista sull’Italia che volevate mettere a fuoco?
 
Simone
L’Italia è in continuo cambiamento, ciò che ho vissuto da ragazzo è completamente diverso da ciò che il Paese offre oggi. Ho cercato di raccontare con le mie canzoni solo la doppia facciata della medaglia.
 
Davide
Cosa può fare la rappresentazione artistica (di qualunque natura essa sia, ma soprattutto musicale nel vostro caso), comunque una imitazione e una interpretazione della realtà, per aiutare l’individuo nella realtà quotidiana e la società nella sua realtà storica?
 
Simone
La rappresentazione artistica ha il dovere di aprire gli occhi alla gente, deve mostrare ciò che si è veramente anche se non si ha la voglia o il coraggio di ammetterselo.
 
Davide
Sergio Leone, a cui avete dedicato una canzone, cosa rappresenta esattamente per te?
 
Simone
Ho voluto fare un omaggio ad uno dei più grandi registi che l’Italia abbia mai avuto, un visionario che grazie ai suoi film ha saputo raccontare l’attualità pur ambientandoli in altri momenti storici.
 
Davide
Cos’è per te il lato selvaggio della musica?
 
Simone
Il lato selvaggio della musica è la capacità di riuscire a raccontare nel modo più schietto possibile la realtà circostante.
 
Davide
Cosa seguirà?
 
Simone
Seguiranno grandi sorprese.
 
Davide
Grazie e à suivre…
 
Simone
Grazie a voi Bandidos, Vamooooos!

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