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L’avventura di un povero crociato – Franco Cardini

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Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.
Narrativa romanzo storico
Pagg. 389
ISBN  9788804448945
Prezzo Euro 10,00
 
Deus lo volt
 
L’autore si è premurato di stilare una Nota per il lettore che, anziché essere riportata inizio dell’opera, si trova inspiegabilmente alla fine della stessa, un’allocazione che impedisce a chi si accinge a iniziare la lettura di comprendere di cosa si parlerà. Per brevità ne riporto uno stralcio.”La chiave di questo libro sta in un documento. Non si tratta della solita invenzione letteraria, il manoscritto dell’anonimo cui si sono in tempi diversi riferiti Chrétien de Troyes, Alessandro Manzoni e Umberto Eco. No. Qui il documento è autentico, e conservato nell’Archivio di Stato di Firenze. Parla di un viaggio alla fine dell’XI secolo – la prima crociata? – compiuto verso la Terrasanta dal conte Guido, antenato di quella gran dinastia  dei Guidi di Casentino che avrebbe offerto, due secoli dopo, generosa ospitalità a Dante. Conosciamo anche il nome di un accompagnatore del conte alla crociata: Rimondino di Donnuccio. Solo un nome, nient’altro”. Ora, un narratore che avesse per le mani una simile opportunità finirebbe inevitabilmente per dare spazio alla migliore e più ampia fantasia, dando vita a un romanzo epico, magari avvincente, anche se poco credibile, impregnato di tutti gli stereotipi propri delle guerre in nome della religione. Cardini, però, è innanzitutto uno storico che insegna all’Università di Firenze, abituato a cercare di avvicinarsi il più possibile alla verità, lasciando poco spazio all’inventiva e allora ha pensato di utilizzare lo spunto del manoscritto in una chiave del tutto diversa, volta a erudirci sulla storia in modo piacevole, e così anziché scrivere un saggio storico, oppure un romanzo storico, ha di fatto confezionato un riuscitissimo romanzo fedele alla storia. Le lotte nel papato, con la contemporanea presenza di due pontefici, le torme di pellegrini che anelano di recarsi a Gerusalemme, irretiti dalle predicazioni di Pietro l’Eremita (quello famoso per il suo motto Deus lo volt, cioè Dio lo vuole), i signori, con i loro armati, mossi, tranne pochi casi, più dal desidero di conquista che da un autentico spirito religioso, il lungo viaggio da Clermont Ferrand, attraverso l’Italia, l’imbarco a Bari e a Brindisi, dopo la sosta a Roma, l’incontro con l’imperatore bizantino Alessio I Comneno, il passaggio in Anatolia, le mille battaglie per andare avanti, i sotterfugi, i tradimenti,le violenze e il sangue profuso si snodano nelle numerose pagine del libro, dandoci una miriade di notizie, relative anche a come si viveva in una certa epoca e in determinati luoghi, insomma per farla breve L’avventura di un povero crociato è una miniera di informazioni che si assimilano facilmente avvinti dagli eventi che si susseguono.
La figura dell’accompagnatore del conte Guido, cioè Rimondino di Donnuccio, è una presenza non ingombrante, ma essenziale all’opera. E’ con abilità che l’autore ci tratteggia questo giovane suddito,  circondandolo anche di un alone di mistero a tutto beneficio della narrazione. Con Rimondino il romanzo inizia e con lui finisce; è un personaggio a suo modo semplice e complesso, un testimone imparziale di un grande evento quale fu quella prima crociata. Sappiamo anche che era luparo, cioè di professione cacciatore di lupi,  e illibato fino a Bari, ove, prima di imbarcarsi, ebbe una prima esperienza sessuale; di poche parole, osservava e registrava, imparava ascoltando e vedendo; invecchiò precocemente per gli stenti e  i tormenti delle battaglie, un uomo alla fine consapevole di aver vissuto l’avventura più grande della sua vita, quella che di per se stessa sintetizza un’esistenza, tanto che dopo tutto apparirà diverso, grigio e senza stimoli. Le ultime pagine sono dedicate a lui e sono di sublime bellezza.
Da leggere? Certamente, perché si tratta di un’opera stupenda.
 
Franco Cardini è professore ordinario di Storia medievale presso l’Università di Firenze, e come giornalista collabora alle pagine culturali di vari quotidiani. Professore Emerito dell’Istituto Italiano di Scienze Umane alla Scuola Normale Superiore di Pisa, da mezzo secolo si occupa di crociate, pellegrinaggi, rapporti tra Europa cristiana e Islam, anche trascorrendo lunghi periodi di studio e insegnamento all’estero.
Ha fatto parte dei consigli d’amministrazione di Cinecittà e della Rai. 
La sua produzione di saggi storici, sia specialistici che divulgativi, è copiosissima. Tra questi ricordiamo L’avventura di un povero crociato(Mondadori, 1998), Giovanna D’Arco (Mondadori, 1999), I Re Magi. Storia e leggende (Marsilio, 2000), Il Medioevo (Giunti Junior, 2001), Carlo Magno. Un padre della patria europea (Laterza, 2002), Europa e Islam. Storia di un malinteso (Laterza, 2002), Astrea e i Titani. Le lobbies americane alla conquista del mondo (Laterza, 2003), Il Barbarossa (Mondadori, 2006), Lawrence d’Arabia (Sellerio, 2006), La vera storia della Lega Lombarda(Mondadori, 2008), I templari (Giunti, 2011), Gerusalemme. Una storia (Il Mulino, 2012) Alle origini della cavalleria medievale (Il Mulino, 2014), L’appetito dell’Imperatore. Storie e sapori segreti della Storia (Mondadori, 2014), Il califfato e l’Europa. Dalle crociate all’ISIS: mille anni di paci e guerre, scambi, alleanze e massacri (UTET, 2015), Un uomo di nome Francesco. La proposta cristiana del frate di Assisi e la risposta rivoluzionaria del papa che viene dalla fine del mondo (Mondadori, 2015), Onore (Il Mulino, 2016), I Re Magi (Marsilio 2017).
Firma inoltre molti libri di storia per i licei e numerose monografie sulla sua città natale, Firenze.
 

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