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La vita segreta dei mammut in Pianura Padana

3 min read
di Davide Bregola
Avagliano Editore
Narrativa romanzo
Pagg. 140
ISBN 9788883093111
Prezzo Euro 14,00
 
Grande delusione
 
La prima domanda che mi sono fatto, ultimata la lettura, è perché mi sono procurato questo libro. Non è certo perché conoscessi già l’autore, a me quasi completamente ignoto fino a poco tempo fa, né per via del titolo, di quei mammut che avevano una vita segreta nella Pianura Padana. Il motivo è molto più semplice, ma è anche quello che ha condizionato le aspettative fin da subito: La vita segreta dei mammut nella Pianura Padana ha vinto il Premio Chiara edizione 2017. Il nome di Piero Chiara ha spalancato in me ogni porta, atteso che ho sempre stimato molto il narratore  di Luino, a mio parere uno dei più grandi scrittori italiani, cantore di quel piccolo mondo provinciale in cui, ma ancora per poco, si riescono a riscoprire il senso e il piacere della vita. Ho immaginato subito che il concorso riguardasse opere relative a queste entità circoscritte, che non sono necessariamente quelle in sponda al lago Maggiore, ma che sono presenti in ogni parte d’Italia, a patto di avere la pazienza di scovarle. Ecco, l’autore del libro premiato, Davide Bregola, è un ferrarese che si è trasferito a Sermide, nel mantovano, e quindi poco lontano dal suo luogo natio. Questo, come il mio, è un paese rivierasco del Po e in genere le  caratteristiche di chi vive lungo il grande fiume sono simili, e in ogni caso è possibile cogliere in queste piccole realtà personaggi di particolare interesse, buoni a sviluppare una storia che può oscillare dal drammatico all’ironico e che diventano assoluti protagonisti grazie all’abilità di chi scrive.   Quindi, all’inizio le mie aspettative erano molte, aspettative che purtroppo sono andate subito deluse, perché nel libro, di difficile classificazione (sempre narrativa, ma se ha poco del romanzo ha ancor meno della raccolta di racconti), si propongono tutta una serie di fatti, o di eventi se preferiamo chiamarli così, tutto sommato di scarso interesse, o addirittura banali. Ma se la vicenda può avere uno sviluppo modesto, importante resta la figura del protagonista, che grazie all’abilità del narratore, deve diventare un personaggio memorabile. Non si tratta di ricreare l’Emerenziano Paronzini della Spartizione, oppure l’Augusto Vanghetta di Il pretore di Cuvio, né del resto si potrebbe pretendere di raggiungere le vette eccelse di Chiara, ma non ha senso inserire dei protagonisti che non hanno spessore, perché è evidente che, in questo caso, attesa anche la modestia della vicenda, la lettura si trascinerà sempre più penosamente fino alla fine. Anche se devo ammettere che questa civiltà rivierasca del Po sta smussandosi nel tempo, tuttavia soggetti che possono accendere la fantasia esistono tuttora. Insomma, per farla breve, mi è rimasta l’ultima domanda, e cioè come mai un libro  di così modesta levatura si sia aggiudicato il Premio Chiara. Non credo che riuscirò a trovare la risposta, né a questo punto mi interessa.
Da leggere questo libro? Mi sembra che la risposta sia implicita in ciò che ho scritto.
 
Davide Bregola è nato a Bondeno di Ferrara nel 1971 e vive a Mantova. Ha pubblicato libri per adulti e bambini sulla Bellezza e la Felicità. Idea e conduce laboratori di scrittura per scuole e biblioteche. Ama leggere dattiloscritti inediti di poesie e storie per farli diventare libri. Tre allegri malfattori è stato il suo primo romanzo uscito il 4 aprile 2013 per Barbera Editore Nel 2014 è uscito il suo libro L’acchiapparime per Barney Edizioni, un manuale per costruire filastrocche, poesie in rima, raccontini. Nel 2015 per Barbera editore ho tradotto “Il piccolo principe”. Progetta romanzi corali con il metodo delle “mappe di comunità”. Del 2017 il libro di episodi “La vita segreta dei mammut in Pianura Padana”  (Avagliano Editore), vincitore del Premio Chiara 2017.

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