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I Medici. Una dinastia al potere – Matteo Strukul

3 min read
Newton Compton editori
Narrativa romanzo storico
Pagg. 384
ISBN  9788854194793
Prezzo Euro 9,90 
 
Un’occasione persa 
 
Il fatto che questo libro, primo di una trilogia, abbia vinto il premio Bancarella 2017 potrebbe far pensare che ci si trovi di fronte a un’opera di rilevante valore, e invece purtroppo non è così, e quel purtroppo è motivato dalla constatazione che si è persa una grossa occasione per scrivere dei Medici quali essi effettivamente erano. Del resto, giunti all’ultima pagina di questo romanzo, si è più che mai convinti che non sia bastato per farci conoscere un po’ di più questa dinastia che tanta importanza ha avuto nella storia italiana. Erano banchieri, ma come mai erano riusciti a fare una grande fortuna, come poteva essere delineata la loro abilità nell’influire sulle scelte del governo di Firenze senza farne parte, perché, fra alti e bassi, in un’epoca di Signorie Firenze continuava a restare una repubblica? Sono tutte domande che il lettore si pone, sperando di trovare delle risposte che tuttavia non arriveranno. Comprendo che si tratta di un romanzo storico e non di un libro di storia, ma una maggiore caratterizzazione di Cosimo e Lorenzo de Medici non sarebbe guastata di certo, anzi entrambi finiscono con apparire nell’opera quasi come personaggi di secondo piano a fronte di due sicuramente inventati, quali la bella e seducente Laura Ricci, che odia i Medici per un un malinteso e il tenebroso guerriero Schwartz, al soldo di Rinaldo degli Albizzi, il più grande nemico dei Medici stessi. Il rapporto fra questi due soggetti è in pratica il fil rouge dell’opera ed è una relazione tormentata, quasi di amore e odio; peccato però che le caratteristiche della donna e dell’uomo appaiano stereotipate, senza tante preoccupazione di approfondimenti psicologici, quasi sempre con comportamenti all’estremo, come si riscontrano normalmente in certe fiction a puntate. Ben poco curata è pure l’ambientazione, per non parlare dell’atmosfera appena abbozzata e quindi costituisce unico motivo di autentico interesse il dipanarsi della vicenda, con un occhio di particolare attenzione a Laura e Schwartz, quasi che fossero loro i protagonisti e non la famiglia Medici. Certo il libro si legge velocemente, ma alla fine ci si rende conto che, più che far trascorrere un po’ di tempo, null’altro può essere chiesto allo stesso e che, tutto sommato, dei Medici ne sappiamo quanto prima.
Di sicuro non leggerò gli altri due della trilogia.
 
Matteo Strukul  è nato a Padova nel 1973. Laureato in giurisprudenza e dottore di ricerca in diritto europeo, ha pubblicato diversi romanzi (La giostra dei fiori spezzati, La ballata di Mila, Regina nera, Cucciolo d’uomo, I Cavalieri del Nord, Il sangue dei baroni). Le sue opere sono in corso di pubblicazione in 20 Paesi e opzionate per il cinema. Nel 2016 ha pubblicato con la Newton Compton il primo romanzo della trilogia sui Medici, Una dinastia al potere: il libro è stato il caso editoriale della Fiera di Francoforte, i diritti di traduzione sono stati venduti in vari Paesi (tra cui Germania, Spagna e Inghilterra), è stato sin dall’uscita ininterrottamente in cima alle classifiche italiane di vendita e ha vinto il Premio Bancarella 2017. Matteo Strukul scrive per le pagine culturali del «Venerdì di Repubblica» e vive insieme a sua moglie Silvia fra Padova, Berlino e la Transilvania. Il suo sito internet è www.matteostrukul.com

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