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Intervista con Hyaena

9 min read
(Gabriele Bellini)
 
 
METAMORPHOIS Master Demo ’87
+ METAMORPHOSIS REVISITED
 
Fondati da Gabriele Bellini e Ross Lukather, due inossidabili musicisti che per la quantità e qualità dei progetti ai quali hanno anche separatamente lavorato “Hyaena, Death SS, Labyrinth, Athena, Ritmenia Zoo, Pulse-R, Shining Fury, svariati progetti solisti e collaborazioni, non hanno certo bisogno di particolari presentazioni!
 
 
I Toscani Hyaena nascono nel lontano ’85 ma la loro carriera rimane ingloriosamente e inaccettabilmente all’ombra nonostante il grandissimo potenziale espresso. Nel ’87 vengono prepotentemente fuori con l’acciaioso demo-tape ‘Metamorphosis’ che risulta essere uno dei migliori lavori di quel periodo.
 
Il demo Metamorphosis degli Hyaena, venne considerato dagli addetti ai lavori dell’epoca come uno dei più interessanti della NWOIHM.
Per i cultori del metallo italiano il gruppo toscano è sicuramente più conosciuto per gli episodi progressive rock che ha rilasciato negli anni successivi, mentre l’esordio è pregno di HM duro e massiccio di stampo per lo più americano.
 
La formazione consta di Mario Candido al microfono, Gabriele Bellini alla chitarra, Marco Frau al basso e Rossano Lucarini, meglio conosciuto come Ross Lukather, alla batteria. Metamorphosis Master Demo ’87, questa la denominazione corretta, esce per la prima volta su Cd grazie a un’intuizione di Luigi Mazzesi, mastermind della Crotalo Records, da sempre sostenitore accanito della scena dura italiana.
 
I quattro musicisti in questo Metamorphosis danno proprio l’impressione di essere una band coesa che crede fermamente nella propria proposta.  Metamorphosis è foriero di un suono che oggi non esiste più, risulta davvero un peccato che questo manipolo di canzoni goda solamente oggi della giusta vetrina che avrebbe meritato trent’anni fa.
 
Gli Hyaena, poi, presero strade differenti, un’unione che per vari motivi e scherzi del destino si arrestò non completando il suo naturale ciclo artistico, ciclo che finalmente prosegue là dove si è arrestato.
 
Dopo più di 25 anni, finalmente il grande ritorno in pista con una serie di concerti evento, con una nuova sorprendente line up e con una nuova versione del mitico Master Demo 87 interamente rimasterizzato da Giacomo “Jac” Salani (La Fucina Studio/Qua Rock Records), ma soprattutto con una ancora più forte e determinata voglia di rimettersi in gioco!
 
Nel giugno del 2016, con l’ufficializzazione della nuova line up formata oltre ai due fondatori storici Gabriele e Ross, dalla nuova bassista Elisabetta Ferrari e dalla nuova vocalist Claire Briant Nesti e guidati dalla mirabile produzione di Giacomo Jac Salani, entrano in studio per registrare completamente dal vivo i brani dello storico demo, escluso “Phenomena” (la cover del mitico brano dei Goblin!) inserito come bonus track nel nuovo album ‘Metamorphosis Revisited‘ disponibile in digitale da fine luglio 2016 per QuaRock Records e accompagnato da un primo video estratto dalle stesse registrazioni.
Una scelta bizzarra di produzione nata in modo molto naturale e spontaneo, mirata a rappresentare nella maniera più semplice e diretta la grande e rinnovata voglia di portare ancora avanti un progetto del genere nei nostri tempi.
 
 
 
Intervista
 
Davide
Ciao. Prima di tutto vorrei capire meglio se “Metamorphosis” è stato anche ri-suonato e ri-registrato o se si tratta di un “remuage” del master demo originario (in origine, se non sbaglio, una musicassetta), insomma una rimasterizzazione…
 
Hyaena
Gabriele: ciao e grazie per questa graditissima opportunità. Si in effetti, in quella precisa occasione abbiamo solo rimasterizzato il prodotto che in origine uscì solo in musicassetta e con il solo scopo promozionale, poi il fatto che del famoso master demo, dovemmo ristampare centinaia e centinaia di copie in MC (quasi un record per una demo!) per le tantissime richieste è un’altra bella storia!
 
Davide
E successivamente, a giugno 2016, esce anche “Metamorphosis revisited”. Notevole performance anche delle nuove componenti, la bassista Elisabetta Ferrari e la vocalist Claire Briant Nesti, quest’ultima capace anche di voce piena o lirica? Com’è nata questa nuova formazione?
 
Hyaena
Gabriele: questa nuova line up, si è formata sia grazie alla grande spinta emozionale che abbiamo ricevuto dal momento che ci è stata offerta nel novembre del 2015 l’occasione di ripresentare live e dopo quasi 30 anni il primissimo progetto Hyaena e dalla fortuna di conoscere già personalmente due grandi talenti come Isabella (ex Shining Fury e proposta da Ross) e Claire (già con me nel progetto JMP e leader con gli Inside Manind), che hanno subito abbracciato a pieno l’idea e il forte desiderio di rimettere in carreggiata il vecchio progetto, in una nuova veste sicuramente ancora più accattivante, grazie anche alle nuove caratteristiche della band date dai due nuovi inserimenti, Un basso che crea insieme alla batteria e alla chitarra un motore stabile, inarrestabile e ricco al tempo stesso di armonia, una voce che pur mantenendo lo spirito dovuto al genere, apre anche a nuove ed interessantissime soluzioni compositive e di grande impatto.
 
Davide
Quindi il gruppo Hyaena è tornato anche in vita per una serie di concerti? Sarà quella di “Metamorphosis revisited” la nuova line up definitiva?
 
Hayena
Gabriele: dopo la primissima uscita, anche se per quella sola occasione la formazione oltre a me e Ross, vedeva la partecipazione di Mirko Serra al basso e Giacomo Jac Salani alla voce, che tra l’altro andò benissimo e ben oltre ogni nostra più rosea aspettativa, ricevemmo subito l’offerta di partecipare all’Acciaio Italiano Festival 6 e da lì è nata la voglia di tornare in pista e l’esigenza di dare una forte stabilità alla band ed eccoci qua!
 
Davide
Come è nato il desiderio di riprendere e rivalorizzare quel materiale di quasi 30 anni fa e con quali presupposti e obiettivi? E perché dunque questa doppia operazione di recupero di “Metamorphosis”, che sicuramente meritava di essere riproposto?
 
Hyena
Gabriele: quando decidemmo di rimasterizzare il vecchio demo e di pubblicarlo, fu inizialmente solo per festeggiare nel giusto modo un singolare ritorno e che comunque non avrebbe previsto un determinato seguito. Va anche detto che negli anni si sono sempre susseguite le numerose richieste dai fan di avere la possibilità di possedere una copia fisica del master demo e questo è stato un’altro validissimo motivo. Poi le cose sono fortunatamente andate come sappiamo e a quel punto è venuta spontanea l’idea di riconfrontarsi con il vecchio materiale, sfruttando le grandi novità di line up, subito in maniera molto diretta “live”, con nuove (ma non troppo) sonorità e con nuove stimolanti soluzioni e prospettive.
 
Davide
Com’è cambiato il metal dagli anni ’80 ad oggi dal tuo/vostro punto di vista? Come lo immagini/immaginate nel futuro?
 
Hyaena
Gabriele: diciamo e non solo esclusivamente riguardo al Metal, che sono cambiate molte cose, per tanti aspetti, nel suo naturale processo evolutivo anche molto positivamente per oltre 20 anni, poi per altri aspetti invece c’è stata soprattutto negli ultimi anni, una sorta di situazione stagnante, a tratti persino involutiva/regressiva, che rispecchia sicuramente e come sempre i tempi che viviamo ma che risulta pure come un potenziale campanello di allarme rivolto al futuro. Personalmente, trovo cambiato soprattutto il modo di pensare alla musica, non più come suprema forma d’arte e per la quale dovrebbe servire la vera passione, il vero cuore e il vero sacrificio, non più pensare alla realizzazione di un disco come alla realizzazione di un grande sogno, ma come un mezzo sempre più facile, sempre più alla portata di tutti o quasi e sempre più all’insegna del “tutto e subito”. Questo, per ottenere risultati molto più futili, inutili e senza un senso preciso, rispetto a quello che la “MUSICA” richiederebbe. Potrei semplicemente dire che a mio avviso, negli ultimi tempi sta cadendo un po’ tutto più in basso e probabilmente questo grazie anche al fenomeno di evoluzione/involuzione tecnologica che ci sta assorbendo; ma come del resto la storia sempre insegna, a seguito dei grandi cambiamenti o delle grandi rivoluzioni, ci sono sempre sì delle forti perdite, ma anche delle grandi rinascite. Credere sempre nel non smettere mai di lottare, di combattere per tutto quello in cui “veramente” crediamo, resta ancora l’arma più sana e potente che abbiamo. Va anche detto che ultimamente, nell’aria già si inizia a riassaporare qualcosa che musicalmente e soprattutto nell’universo Rock/Metal fa veramente ben sperare. Sarà sicuramente una questione di tempo, ma noi ci crediamo!!! 
 
Davide
Invariato anche il licantropo della copertina del master demo ’87, che insieme al titolo Metamorphosis rimanda ai miti dei mutaforma soprannaturali. Cos’è per voi l’immaginario del metal, che in qualche modo si è appropriato dell’immaginario del Romanticismo inglese?
 
Hyaena
Gabriele: la scelta per l’immagine di una iena stilizzata, in quel periodo ci entusiasmò molto, già allora credevamo molto nel cercare di correlare tutto a quello che era la nostra proposta musicale, dalla musica ai testi, dal nome all’immagine, tutto all’insegna di qualcosa che avesse un forte impatto artistico sotto ogni aspetto. Nella storia ci sono innumerevoli e meravigliosi esempi di come  le arti, i pensieri e i linguaggi si uniscono e non solo nell’immaginario del Romanticismo Inglese. La musica non ha mai posto limiti alla conoscenza e alla creatività, proprio perché può rappresentare il punto più alto e completo dell’espressione artistica.
 
Davide
“Revisited” contiene una cover di “Phenomena” da brividi. Perché questo omaggio a Claudio Simonetti/Goblin e a Dario Argento?
 
Hyaena
Gabriele: oltre al sentito omaggio a dei grandi musicisti italiani, Phenomena è anche un brano che per molti aspetti rispecchia perfettamente quelle che sono le nostre attuali intenzioni. Considerando le caratteristiche e le possibilità che abbiamo oggi con l’attuale formazione, pensiamo di non porci limiti nell’elaborare nuove soluzioni compositive e il brano di Simonetti/Goblin ci è apparso subito un validissimo apripista in questo senso. Sicuramente una sfida azzardosa ma anche molto stimolante… Tutto è possibile!
 
Davide
Hyaena, la iena, un animale che simboleggia da sempre i bassi istinti, le pulsioni arcaiche. Era questo dunque nelle vostre intenzioni allora, cioè perseguire un modo di suonare e sentire il metal che fosse il più istintivo possibile?
 
Hyaena
Gabriele: mantenere vivo l’istinto è fondamentale per ogni essere umano ed ogni forma di vita, così come è importantissimo poterne avere il controllo. Musicalmente è la stessa cosa, sopprimere l’istinto di come esprimersi, renderebbe tutto molto più meccanico, più calcolato e sicuramente più freddo e la iena in un certo senso, oltre a rappresentare un determinato istinto primordiale è sempre stata per noi al tempo stesso anche una pura e “viva” provocazione.
 
Davide
Cosa seguirà?
 
Hyaena
Gabriele: senza dubbi un nuovo album di inediti e speriamo i giusti live per i quali ci facciamo trovare sempre pronti e siccome, c’è la chiara consapevolezza che servirebbe un nuovo Rinascimento anche per quanto riguarda la musica dal vivo, allora se serve, magari anche pochi ma buoni.. Sicuramente!!! 😉
 
Davide
Grazie e à suivre…

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