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Intervista con Daniela Nardi

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È uscito il nuovo disco “CANTO” (GRAF MUSIC/Audioglobe), il nuovo disco di DANIELA NARDI, cantante canadese di origini italiane, miglior voce femminile al Canadian Smooth Jazz Awards. L’artista si è imbarcata in un viaggio intercontinentale, collaborando con il noto produttore e compositore italiano Antonio Fresa (Joe Barbieri – L’Arte della Felicità), registrando sia negli studi di Toronto sia nello studio di Fresa a Napoli. Le sessioni hanno attinto a un cast internazionale tra cui alcuni dei musicisti jazz più prominenti, incluso il marito Ron Davis, pianista con il quale collabora di frequente, il bassista Mike Downes e il batterista Roger Travassos, insieme a diversi musicisti italiani come l’acclamato trombettista Fabrizio Bosso e il virtuoso del clarinetto Gabriele Mirabassi
 
In “Canto”, Daniela Nardi esercita le sue capacità interpretative con 10 canzoni sublimi e senza tempo di alcuni dei più grandi compositori jazz e pop italiani che ancora oggi sono in gran parte sconosciuti al pubblico del Nord America. Grazie alla sua attitudine come compositrice ha fornito un contributo originale a questa collezione ricca ed emozionante. L’artista dà a questi capolavori una veste internazionale, abbinando una voce espressiva con arrangiamenti strumentali che incorporano elementi di blues, soul e bossa nova così da dare all’album una miscela di romanticismo d’altri tempi e fresca modernità. Su tali melodie così delicatamente contagiose come “Punto” di Jovanotti, “A story gone wrong”, traduzione dell’opera rinomata dell’adorato Fabrizio De André, “Giovanni Telegrafista” brano del grande Enzo Jannacci, “Canzone per te” dell’autore Sergio Endrigo e l’inedito “Amami ancora”, un lamento d’amore, l’artista tinge i brani in italiano di una risonanza emotiva sbalorditiva che trascende le barriere linguistiche e culturali. Ma Daniela è ugualmente convincente anche quando canta in inglese (“Beautiful That Way”) e in francese (“Tout L’Amour”). 
 
Punto – Jovanotti
 Giovanni Telegrafista – Enzo Jannacci
 Senza Paura – Ornella Vanoni
 Tout L’amour – Caterina Valente
 A Story Gone Wrong – Fabrizio De Andrè
 Giudizi Universali – Samuele Bersani
 Gira e Rigira – Joe Barbieri
 Beautiful That Way – Noa
 Oublions Nous (Dimentichiamoci) – Bungaro
Amami Ancora – Daniela Nardi (inedito)
Canzone Per Te – Sergio Endrigo
 
Daniela Nardi – voce, piano (track 7)

Ron Davis – piano (tracks 4, 11), organo (tracks 5, 6)
Mike Downes – basso
Roger Travassos – batteria, percussioni

Kevin Barrett – chitarre

Gabriele Mirabassi – clarinetto
Fabrizio Bosso – trumba, filicorno

Roberto Natullo – flauto

Antonio Fresa – wurlitzer, rhodes, organo (tracks 3, 5), piano (tracks 1, 5,6)

Pino Tafuto – piano (track 3)

Robertiñho Bastos – percussioni

Marco Pacassoni – vibrafoni e marimba

Louis Simao – voci (tracks 3, 7)
 
Arrangiato da: Antonio Fresa, tranne la track 10 da Mike Downes
Registrato a: Revolution Recording (Toronto), MAD Entertainment (Napoli), SPLASH Studios (Napoli)
Engineers: Dennis Patterson (Toronto), Andrea “Andy” Cutillo (Napoli), Massimo Aluzzi (Napoli)
Mix: Massimo Aluzzi e Andrea Cutillo al MAD Entertainment (Napoli)
Mastering: Gianluca Vaccaro al Terminal 2 (Roma)
Traduzioni: Una Storia Sbagliata/A Story Gone Wrong (Daniela Nardi & Viviana Laperchia)
- Punto (Daniela Nardi, Gianna Patriarca, Viviana Laperchia) – Dimentichiamoci/Oublions Nous (Pierre Ruiz)
Photo: Emma-Lee (Toronto) 
 
 
Intervista
Davide
Buongiorno Daniela. Se fossi un comune americano, dopo aver ascoltato il tuo disco, cercherei avidamente di scoprire e saperne di più della musica italiana oltre le poche cose là note. Questo disco ha anche un altro merito: quello di proporre, insieme a De Andrè, Endrigo, Jannacci ecc. anche cantautori meno noti allo stesso più grande pubblico italiano, come Joe Barbieri e Bungaro. Perché hai scelto in particolare queste canzoni e questi autori maggiormente italiani?
 
Daniela
Buongiorno Davide. Volevo dimostrare che il canzoniere italiano è vasto, bellissimo e che la musica italiana non ha nulla da invidiare a qualsiasi altra musica del mondo. Avevo una lista lunghissima tra cui scegliere. È stato molto difficile creare un elenco definitivo però ho scelto le canzoni che, alla fine, avevano senso per me, che mi piacevano e che avrei potuto interpretare come se fossero mie.
 
Davide
E tuttavia non è un lavoro esclusivamente centrato su autori italiani: sono presenti anche canzoni di autori di altra origine come la francese Caterina Valente, l’israeliana Noa, Vinicius De Moraes e Toquinho (la bellissima “Senza Paura”). Cosa le accomuna a quelle scelte dal repertorio italiano?
 
Daniela
Ho voluto dimostrare che si può attingere anche da altre culture. In generale il pubblico del Nord America non si rende conto dei capolavori incredibili del passato e del presente.
 
Davide
Ti accompagnano musicisti di tutto rispetto. Gli arrangiamenti sono di Antonio Fresa e Mike Downes. In che modo è stato affrontato il riarrangiamento così come la tua reinterpretazione vocale?
 
Daniela
Molto è dovuto al rapporto che si è instaurato tra Antonio e Mike, tra noi si respira un grande feeling. Abbiamo gusti simili ed è stato molto facile lavorare insieme, ci siamo scambiati idee per creare qualcosa da cucirmi addosso, qualcosa che fosse perfetto per me e per il mio modo di cantare.
 
Davide
Cos’è per te il canto jazz rispetto ad altri modi di cantare?
 
Daniela
Cantare jazz è una forma di libertà. Si può veramente trovare se stessi, la propria personalità, la propria individualità. Non c’è bisogno di giocare all’interno degli schermi ma si è incoraggiati ad andare oltre.
 
Davide
Qual è stata finora l’accoglienza di questo lavoro in Italia, in Canada e negli States o altrove?
 
Daniela
La cosa molto interessante è vedere che quando le persone ascoltano questa musica ne restano piacevolmente colpiti. Mi riferisco al pubblico del Nord America che associa la musica italiana soprattutto all’Opera. Hanno dimenticato che una volta anche qui c’erano artisti italiani importanti, penso a Modugno, a Valente. In Italia, invece, mi ha sorpresa il modo in cui questo lavoro è stato accolto, alcuni italiani mi hanno detto che con queste canzoni ho fatto loro un regalo. Sono molto commossa perché forse temevo di più il giudizio di chi queste canzoni le conosce da sempre.
 
Davide
Quando e come sono nate la tua passione per il canto e per la musica?
 
Daniela
Ho cominciato quando ero giovane. A 5 anni mi sono avvicinata allo studio del pianoforte e, in realtà, io sono una pianista più che una cantante. Ho cominciato a cantare solamente per necessità, scrivendo canzoni avevo bisogno che qualcuno le interpretasse 🙂
 
Davide
Come segue questo lavoro i tuoi precedenti lavori come “One true thing” e “The Rose Tattoo”?
 
Daniela
È una continuazione. Sto evolvendo come persona, i gusti cambiano e si sente il desiderio di intraprendere altre strade. La morte di mia madre ha avuto un grande peso su di me per ristabilire il contatto con le mie radici italiane. Ho dovuto passare attraverso questa esperienza per tornare a scrivere canzoni. Ora ho più strumenti da utilizzare, come la mia lingua e la cultura italiana.
 
Davide
Come ti dividi e ti ricongiungi tra il Canada e le tue origini in Italia?
 
Daniela
A dire il vero i miei amici italiani dicono che io sia più italiana che canadese 🙂 Però sì, vivo in Canada, sono nata canadese e sono legata a molte abitudini legate a questo posto. Nonostante ciò dentro di me, nel profondo del mio essere, mi sento Italiana. A partire da come vivo, da come penso, da come mi comporto… tutto è italiano. Non sento più il divario tra Canada e Italia, ora vedo chiaramente come i due mondi vivano dentro di me e la cosa mi rende immensamente felice.
 
Davide
John Coltrane disse: “Credo che la cosa più importante per un musicista sia quella di trasmettere a chi lo ascolta un’immagine di tutte le cose meravigliose che sente e avverte nell’universo. Questo è ciò che la musica significa per me, semplicemente una possibilità, tra le molte altre, di dire che viviamo in un mondo immenso e meraviglioso, un mondo che ci è stato donato…” Cosa significa per te e cosa vuoi trasmettere attraverso la musica?
 
Daniela
Voglio comunicare un’emozione, qualunque cosa essa sia. Potrebbe trattarsi di felicità, potrebbe essere tristezza. Qualunque cosa ha un senso per qualcuno in un determinato momento. Voglio che le persone possano estraniarsi, forse in questa lacuna, troveranno la bellezza, come dice Coltrane.
 
Davide
Cosa seguirà?
 
Daniela
“Canto” è stato un grande lavoro e mi sto godendo tutto quello che di bello sto raccogliendo 🙂 A giugno ci sarà un concerto qui a Toronto con Gabriele Mirabassi e poi in agosto andrò a Edinburgo in occasione dell’Edinburgh Arts Festival per una serie di concerti. Non sto ancora pensando al prossimo album però ho delle idee ….
 
Davide
Grazie e… à suivre.
 
Daniela
Grazie a te e a tutti i lettori.
 
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