KULT Underground

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Intervista con Luca Casali

7 min read
Govind – New Model Label
Luca Casali & The Roots Band – “Time To Smile”
 l’album di debutto in tutti gli store digitali da New Model Label – dal 7 Aprile 2015
Link a video su Youtube:
https://www.youtube.com/watch?v=KBUN86UgDH4
 
 
Luca Casali, è un cantautore e musicista riminese, innamorato di sonorità blues, folk e country. Dopo numerose esperienze in band della zona, nel 2004 si trasferisce per qualche anno in Australia e poi Nuova Zelanda: una scelta che cambierà radicalmente la sua vita e la sua musica.
Gli enormi spazi, i silenzi ed i colori di quel paese forniscono al cantautore la profondità necessaria per iniziare un percorso artistico maturo e personale, che però non dimentica le radici. Rientrato in Italia, Luca Casali si inserisce nella scena musicale riminese incominciando delle collaborazioni con diversi artisti e presentando i primi suoi brani inediti. Nel 2013 prende forma e inizia il lavoro di registrazione del disco “Time To Smile” registrato al Teatro Corte di Coriano.
Il lungo periodo trascorso in Australia sarà decisivo per le influenze e la formazione musicale di Luca Casali e folgorato dall’ascolto di musicisti come Xavier Rudd e John Butler, Casali inizia a muovere i suoi primi passi sulla chitarra Weissenborn. Uno strumento “emotivo” che richiama sonorità uniche ed evocative: la Weissenborn nasce e si diffuse un secolo fa in America grazie a Hermann Weissenborn che negli anni ‘20 presentò una chitarra dalla cassa piccola ma con il manico quadrato e vuoto, dotata di una voce melodiosa che si adattava perfettamente alla musica hawaiana. Da lì la diffusione dello stumento anche in altri generi musicali come il  blues, il folk, il rock e la roots music grazie ad artisti come Ben Harper. “Time To Smile” è un viaggio musicale dove prende forma un vissuto di esperienze e di atmosfere, 9 brani inediti dove i paesaggi sonori prendono per mano l’ascoltatore proiettandolo direttamente in luoghi lontani, descrivendo il bisogno primordiale e imminente della ricerca di una visione esterna e lontana della realtà e del “home place”. Ad affiancarlo, in studio e dal vivo, la Roots Band, ovvero Stefano Cristofanelli alle percussioni ed Eros Rambaldi al contrabbasso. Anche i testi di Luca fanno parte di un percorso che parte affrontando l’ipocrisia della società e dei suoi sistemi, la necessità vitale di un respiro diverso, la ricerca e l’intreccio con la natura più selvaggia, per poi passare e trasformare l’energia in immagini più distese come in con un tacito accordo raggiunto con il mondo. In “Time To Smile” prende forma e si sviluppa in parallelo sia un percorso musicale sia un percorso interiore dove si alternano brani energici dalle influenze blues e rock alle ballate più intime ed introspettive. Un lavoro intenso e pulsante, impreziosito dalle collaborazioni di alcuni dei migliori musicisti della scena riminese. Dall’incontro con il regista Luca Baggiarini nasce l’idea del videoclip di “True Song”, il brano che apre l’album e che si ispira a uno dei capolavori di Mario Bava (maestro del cinema italiano e uno dei registi più amati da Tarantino) targato 1974: “Cani arrabbiati”. Il clip  in pieno stile poliziottesco racconta le vicende di 3 rapinatori in fuga dalla polizia ma non tutto è quello che sembra… Al video hanno partecipato: Luca Casali, Eros Rambaldi, Stefano Cristofanelli, Valentina Canini e Andrea Morolli.
 
Intervista
 
Davide
Ciao Luca. Ho letto che sei stato a lungo a vivere in Australia e in Nuova Zelanda, praticamente agli antipodi d’Italia, e che questo ha cambiato la tua vita e il tuo modo di fare musica. In che modo?
 
Luca
Ciao Davide, l’esperienza nel continente australe è stata di grosso impatto ma non mi ha cambiato la vita, ma mi ha dato la straordinaria possibilità di fermarmi un attimo e guardare la mia vita e quello che avevo fatto fino a quel momento da un punto di vista esteriore; una finestra da cui poter osservare con calma e obiettività.
La musica allo stesso modo ne è stata influenzata, ma è stato un processo non immediato, lento, di assimilazione che poi ha iniziato a riflettersi nella mia musica 2 anni dopo il mio ritorno in Italia.
 
Davide
Ma non hai dimenticato le tue radici. Cosa, in particolare, non hai dimenticato delle tue radici italiane e come si traduce musicalmente?
 
Luca
Se pur in un ambiente completamente diverso da quello in cui sono cresciuto ho sempre mantenuto la mia identità di italiano anche se il mio “inglese australe” traspare in alcuni tratti nei testi e nella pronuncia quando canto.
 
Davide
La musica di “Time to Smile” è affine al genere da noi praticamente sconosciuto dell’Australian country music. Cosa ti ha colpito di quella musica?
 
Luca
Questo genere musicale estremamente affascinante permette molta libertà; lo stesso utilizzo di “accordature aperte” fa saltare tutti quegli schemi classici nella costruzione di brani di un cantautore.
La melodia vocale diventa l’unica linea da seguire mentre la base musicale varia su posizioni e riff tralasciando l’utilizzo dei classici accordi.
 
Davide
Perché hai intitolato il tuo lavoro “Time to Smile”, “Tempo di Sorridere”?
 
Luca
“Time to smile” è una visione positiva per il prossimo futuro, vuole essere un traino per tirarci fuori da questo periodo di staticità sociale.
 
Davide
Di cosa parlano i tuoi testi e perché hai scelto l’inglese?
 
Luca
I testi sono paesaggi sonori, parlano di luoghi lontani, descrivendo il bisogno primordiale ed imminente di una ricerca di una visione esterna e lontana della realtà e del “home place”; affrontano tematiche sull’ipocrisia della società e delle suoi sistemi, la necessità vitale di un respiro diverso, la ricerca e l’intreccio con la natura più selvaggia
 
Davide
Per gli antichi Mexicas il cactus era simbolo di Xochipilli, il dio dell’amore, del divertimento e di tutto ciò che portava abbondanza di positività. Qual è il significato del cactus in fiore in copertina?
 
Luca
Nel fiore rosso del cactus è racchiuso tutto il senso del messaggio che vuole comunicare la copertina. Il deserto, un luogo arido, asciutto dove la vita è portata al limite da condizioni ambientali estreme; eppure anche li ci può essere vita, un riscatto, un cambio di marcia e quindi UNA RINASCITA sottolineata da quel timido fiore rosso sulla sommità del cactus.
 
Davide
Una strumentazione decisamente insolita per un disco fatto in Italia, il primo che io ricordi con una  chitarra Weissenborn. Chitarre prevalentemente acustiche, contrabbasso, footdrum e percussioni varie… Ogni tanto affiora anche un didgeridoo. Potreste suonare ovunque, anche in strada, senza bisogno di elettrificazione e amplificazione, senza dipendere da fili, spine e spinotti vari. Come sei/siete arrivati a questa particolare strumentazione capace di evocare il “viaggio”?
 
Luca
Si, siamo una band con una strumentazione molto particolare, una miscela unica, ed il suono che ne risulta è il segno che ci contraddistingue. Le sonorità acustiche, tipiche da “chitarra attorno al fuoco”, sono quelle che volevamo far emergere da questo primo disco, la stessa weissenborn è l’emblema del viaggio, sonorità che scivolano e non del tutto definite.
 
Davide
Cosa cerchi attraverso la musica e come cerchi e trovi una tua canzone?
 
Luca
Nella musica trovo il massimo dell’espressione, suoni e parole che descrivono idee e pensieri che prendono forma e struttura; un modo di comunicare. La ricerca di una canzone deve essere del tutto emotiva, sincera e vera, può nascere in un istante oppure necessita di mesi per maturare. Una canzone forzata e costruita si riconosce subito.
 
Davide
Quali sono i prossimi appuntamenti live?
 
Luca
Stiamo lavorando per organizzare il tour estivo. Da metà mese di giugno saremo impegnati per tutta l’estate in molti live e qualche concorso sul territorio italiano.
 
Davide
Cosa seguirà?
 
Luca
Seguirà un secondo disco, probabilmente in uscita la prossima primavera, con un’importante novità: la lingua italiana, una bella scommessa a cui credo molto.
 
Davide
Grazie e à suivre…

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