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Litigare per crescere – Daniele Novara

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Proposte per la prima infanzia
 
Daniele Novara è uno dei più conosciuti e apprezzati formatori in ambito di educazione in tematiche quali la intercultura, la gestione dei conflitti, la solidarietà etc.. E’ conosciuto a livello nazionale, e anche internazionale, e dirige diversi progetti, tra cui il Centro Psicopedagogico per la pace e la gestione dei conflitti di Piacenza.
Ha scritto numerose pubblicazioni su questi argomenti e io stesso varie volte ho usato con i preadolescenti alcune attività e proposte operative rivolte a gruppi, ammirando davvero la ricchezza del materiale e degli spunti su tematiche così importanti per educare alla convivenza civile a al senso di solidarietà nei confronti degli altri.
Questo ultimo testo della Erickson, curato da Daniele Novara, riprende proprio la prospettiva di fondo dell’autore e la applica a un campo preciso di utenti, ovvero in particolare modo i bambini della scuola materna, ma anche quelli della scuola elementare. Si tratta di un’età importante perché in questo periodo evolutivo il bambino esce dalla semplice dinamica duale con i genitori e comincia a rapportarsi con il gruppo di coetanei; in esso si sperimenta nel rapporto con gli altri e apprende, anche dai litigi e dalle conflittualità, il modo appropriato per relazionarsi con gli altri.
La prospettiva del libro in effetti è che anche il litigio fa parte di quelle esperienze che possono essere positive per crescere: se accompagnato dall’occhio attento dell’adulto, che evita di avere solo un ruolo di controllo e di sanzione nei confronti dei bambini che litigano, ma si pone in un ruolo di ascolto e di gestione positiva, il bambino è chiamato a imparare a gestire i conflitti come occasione per crescere e per rapportarsi in modo autonomo e responsabile verso gli altri.
Novara chiama questa prospettiva con il nome di prospettiva maieutica, riferendosi allo stile educativo inaugurato dalla Montessori, e la distingue sia dalla prospettiva della disciplina, per la quale il litigio è un problema da risolvere intervenendo direttamente sulle parti in conflitto e sanzionando i colpevoli, sia anche dalla stessa prospettiva cooperativa che, se presa  in senso assolutistico, esclude comunque ogni valore positivo della conflittualità nel gruppo.
In modo originale, invece, l’autore propone di considerare il conflitto una risorsa in cui i bambini stessi, sotto la regia dell’educatore, sono chiamati ad appropriarsi di possibili soluzioni; l’intervento educativo non si sostituisce alle responsabilità dei bambini a prendere in mano i propri litigi, che gli vengono restituiti dagli adulti per essere gestiti in un modo proprio.
Il volume è diviso in due parti in cui, con la collaborazione di diversi autori, si prende in considerazione questa tematica da due punti di vista.  
La prima parte presenta alcune riflessioni teoriche generali di carattere psico-pedagogico sul valore del gruppo, della libertà educativa, sui modi di gestire la conflittualità dei bambini. Questa parte si conclude con una breve scheda in cui si sintetizzano le riflessioni che la proposta di Novara offre per quanto riguarda l’intervento educativo nei litigi dei bambini.
La seconda parte presenta otto capitoli ricchi di spunti operativi per calare i presupposti teoretici nella realtà degli interventi degli educatori e degli insegnanti a scuola; la maggior parte dei suggerimenti è pensata per la fascia di età che precede la scuola elementare, ma in effetti molti spunti possono essere trasposti anche nella fascia di età della scuola elementare. Colpisce di questa seconda parte la ricchezza delle diverse proposte che si occupano di moltissimi aspetti, dall’allestimento dell’ambiente ai suggerimenti per giochi sulla cooperazione, da esperienze motorie all’importanza della narrazione con i bambini.
Ci sono poi due interessanti indicazioni per laboratori che prevedono un percorso didattico di alcune lezioni, denominati il “cestino della rabbia” e il “cassetto delle tracce”.
In generale il libro si presenta come un manuale molto completo; gli autori, coordinati tutti dalla stessa prospettiva di fondo, cioè quella maieutica della Montessori di cui abbiamo parlato, offrono un panorama organico su un argomento abbastanza diffuso oggi, ma che forse non ha comunque una bibliografia abbastanza ampia per la fascia dei bambini più piccoli. Educatori e insegnanti delle scuole materne e delle scuole primarie troveranno quindi in questo volume un buono strumento per orientarsi e per elaborare proposte didattiche che affrontano questa tematica in modo originale.
Da segnalare, infine, che il gruppo di lavoro che si è dedicato alla stesura di questo testo è molto vario ed è costituito da parecchie persone che lavorano in ambito della formazione, della collaborazione con riviste didattiche, dei laboratori scolastici oppure direttamente sul campo dell’educazione con i bambini, rendendo l’orizzonte dei contenuti offerti in questo libro saldamente ancorato all’esperienza e al lavoro quotidiano.

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