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Intervista a Giovanni Buzi

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Intervista a Giovanni Buzi
(primo classificato al concorso In Xanadu II con 
“Giallo”)

Ciao Giovanni e complimenti per la tua vittoria in questa seconda edizione del concorso per letteratura minimale, indetto dalla nostra rivista. Anche se è praticamente impossibile che anche uno solo dei nostri lettori non ti conosca, la domanda di rito è la solita: cosa puoi dire di te ai lettori, per raccontare chi è Giovanni Buzi e cosa fa nella vita? 
Grazie per i complimenti (fanno sempre piacere!). Chi sono? Sono una persona alla quale piace dipingere e scrivere. Ci dedico molto tempo, tempo che strappo come posso dalla vita quotidiana, che, come si sa, tutto vorrebbe – la vita quotidiana – meno che regalartene di tempo. Ma io resisto. È per me il vero lusso, il tempo da dedicare alle cose a cui tengo: la pittura e la scrittura (principalmente).
Per vivere, nel senso d’avere diritto economico all’esistenza, do corsi di lingua e cultura italiana e da un anno corsi di storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Bruxelles, città in cui vivo.

Come e quando sei venuto a conoscenza della nuova edizione del concorso? Cosa ti ha spinto a partecipare anche quest’anno?
Vorrei ringraziare Biancamaria Massaro, la net-Mely (oltreché bravissima scrittrice), che da anni ormai, informa sulla sua rubrica del sito Latelanera grandi e piccini sui vari concorsi interessanti, tra i quali (slinguatina!) il vostro, il tuo, insomma, il concorso in questione.

Cosa hai pensato del nuovo tema proposto? come lo scorso anno il bando era volutamente vago – nel senso che si poteva spaziare in molti modi partendo dalle indicazioni descritte…
I 4 sensi, come tema, per me era perfetto! È ciò che più adoro nella vita: i 4 sensi. (Ma sono solo 4??).

Come è nato Giallo? Quanto tempo ti ha portato via la stesura? Il tuo è stato uno dei pochi racconti che ha avuto il parere massimo da parte di tutti i giurati.
Mi sembro una (falsa) Diva al momento degli Oscar, perché devo fare ancora un ringraziamento: a Simona Cremonini. Perché? Perché questo breve racconto “Giallo” ha avuto un escursus-parto difficile e Simona (non dirò di più) è stata una più che valida levatrice, la consiglio a tutti in tali stati interessanti.

Come mai la scelta di questo colore – anziché di un altro? e come mai la scelta del tema, della trama, tra le tantissime possibili in risposta al bando?
Io amo tutti i colori. Tutti. Non per niente mi ritengo da sempre più un pittore che uno scrittore. Tutti i colori sono belli (termine “bello” da far vibrare e reintrerpretare). “Belli” perché tutti i colori sono portati da una vibrazione che mette in contatto con altri mondi. Pazzo? Non ancora (spero).

Se ne hai, quanta difficoltà ti dà il limite di una cartella tipografica nei concorsi di questo tipo? Sappiamo che partecipi anche a concorsi con limiti più stretti.
Difficoltà i limiti?… Al contrario. Ma non dirò di più perché è uno dei miei piccoli segreti nello scrivere.

Conosci qualcuno degli altri partecipanti o hai già letto qualcosa di qualcuno di loro?
M’è piaciuto molto “Bianco” di Simona Cremonini (cavvulimmafa’… prima o poi ci sposeremo).

Hai dato una scorsa alle altre opere e se sì quali ti hanno colpito in qualche modo?
Vedi sopra.

Per questa seconda edizione abbiamo avuto meno partecipanti di quelli dello scorso anno – anche se dal nostro punto di vista si può comunque parlare di una ottima riconferma. Hai qualche consiglio su come potremmo migliorare l’organizzazione della prossima edizione del nostro concorso? O su un tema diverso da affrontare sempre nel limite delle 1800 battute?
Che tema vorresti fosse trattato in una prossima edizione del concorso – per convincerti a partecipare ancora?
Ho superapprezzato il metodo che avete adottato per l’altro vostro concorso, Unlived. Metodo che consiglierei a ogni organizzatore di tali manifestazioni: rendere pubblici voti e giudizi dei giurati. Vero è che se ne sono lette delle belle (e delle orrende!!) nel consorso sopra citato.

Tu normalmente come scegli a che concorsi partecipare? quali sono i criteri più importanti per la scelta?
Figlio mio, molto semplice. Prima li facevo tutti o quasi i concorsi, dai belli ai brutti. Col tempo, come per tutto, si diventa più esigenti.

Domanda già fatta in altre occasioni… cosa ne pensi dell’editoria elettronica e delle produzioni come quella di KULT Underground/KULT Virtual Press?
Caro, se dico tutto quello che penso di KULT tutti penseranno che ti voglio sposare, ma come sai, ho già promesso la mia mano alla suddetta Simona C.

Sappiamo che hai un blog molto seguito e che partecipi attivamente ai forum di molti siti… come stai vivendo l’esperienza rete? quanto ti dà dal punto di vista umano e artistico? hai qualche consiglio da dare a chi scrive – su che ambienti virtuali secondo te vale la pensa visitare di più – o su come essere attivi al meglio in questo o quello spazio web?
Il mio blog non se lo fila nessuno. Ogni tanto ci casca Angella Buccella, Eliselle, Kri e quasi stop. Tutti quei bei numerini che si vedono al contatore sono io che sono imbranato ed entro ed esco duecento volte al giorno. Sigh L !
Ma ora ho un sito tutto mio che gestisco come posso, dato che non ci capisco niente o quasi d’informatica. Faccio la pub? Eh sì dai…
www.giovannibuzi.net

Grazie per il tempo che ci hai dedicato… e speriamo di rivederti anche il prossimo anno
Speriamo! J

Marco Giorgini

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