KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

Lavori in corso

3 min read

Lavori in corso

Come annunciato lo scorso mese, le cose, per KULT Underground, stanno cambiando. Chi ci ha seguito on-line avrà visto crescere il nuovo numero insieme a noi, articolo dopo articolo, dal dieci (circa) fino al venticinque (circa). Poi avrà visto il numero “trasformarsi” da “preview” a “normale”, ovvero ad “Aprile 2005”. Poi avrà visto l’aggiunta della copertina, la creazione di una versione scaricabile, che in qualche modo suggella la fine dei lavori, e il concludersi di tutto. Fino al mese prossimo. A metà tra un “sito” (con aggiornamenti continui) e la rivista (con un qualcosa che si conclude, e diventa “statica”)

Queste modifiche “esteriori”, che forse per qualche lettore non sembrano neppure così interessanti, in realtà sottendono quel desiderio forte di cambiamento che porterà in un prossimo futuro a modificare ciò che di KULT Underground si vede in qualcosa di ancora più nuovo – più fuso ancora con la KULT Virtual Press – meno schematizzato rispetto a come siete stati abituati a “viverlo” in tutti questi anni.

I motivi, oltre alla volontà di sfruttare meglio il “mezzo” su cui la maggior parte dei lettori legge i nostri testi (internet), riguardano quelli già anticipati in questi “striminziti” editoriali che da almeno dicembre 2004 si susseguono senza fasti: la redazione di KULT intesa come “core” storico non c’è più, inutile fare finta del contrario. La maggior parte dei collaboratori più “noti” non è più operativa da tempo. Inutile tentare di portare avanti schemi ideati insieme ormai dieci e passa anni fa. Inutile tentare di portare avanti una idea di rivista che necessiterebbe non cento collaboratori, ma almeno dieci redattori. Perché quelli non ci sono più. Perché ora invece tutto pende MOLTO a favore degli articolisti, dei redattori, del dinamismo tra chi scrive, chi pubblica, chi legge.
Quella che è la realtà ora la vedete da soli mese dopo mese:  numeri ricchissimi di ottimo materiale. Numeri più vari, più completi e interessanti di prima. Fermento operativo. Iniziative. Moltissimi lettori. KULT continua il suo piccolo ruolo di contenitore underground con selezione di materiale (a nostro immodesto parere) veramente interessante. Ma lo fa senza più la necessità (o la possibilità) di una infrastruttura simile a quella precedente. Perché ci serve una capacità operativa maggiore, un grado di libertà (nella scelta dei temi da trattare) ancora più ampia, puntando sempre sul binomio qualità e originalità. KULT sta cambiando. E ora siamo in “lavori in corso”.

Chi però “paga”, nel frattempo sono i tanti autori che stanno mandando materiale per SUSSURRI (chiusa il mese scorso e probabilmente non in procinto di riaprire), o chi, folle, si divertiva a leggere queste mie introduzioni, prima corpose e ora di ridottissime dimensioni.

Per poeti e narratori si tratterà probabilmente (a meno che qualcuno di adeguato al ruolo non si proponga per tentare di proseguire la gestione tradizionale, cosa però non troppo attesa) di ritrovarsi in una rubrica differente (il nome è ancora in fase di studio), in cui i lavori saranno selezionati, ma non commentati. Per gli altri invece si tratterà di pazientare ancora un po’, fino a quando cioè non ci sarà di nuovo tempo per me per fare le cose con più calma.
E se volete sapere cosa sta capitando (le cose in effetti sono tante), nel frattempo vi consigliamo di non perdere di vista il sito della KULT Virtual Press o di Zona Holden dove normalmente qualche notizia estemporanea in più trova lo spazio che merita.

Che altro dire? se avete tempo, leggetevi questo numero perché la Vostra rivista web – a livello di materiale proposto – non ha nessuna intenzione di deludervi. E sappiate che se avete voglia di collaborare (per la gestione o come articolisti) basta leggere (mi raccomando!) la sezione Informazioni sul sito e nel caso contattateci al solito indirizzo: info@kultunderground.org, gestito da Federico Malavasi.

Direi che questo è veramente tutto. Arrivederci al prossimo mese e, ovviamente, buona lettura.

Marco Giorgini

Commenta