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Constantine

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Constantine

Hellblazer è uno dei più bei fumetti che la casa editrice DC-Vertigo abbia mai creato. Vertigo raccoglie la linea matura della produzione della casa editrice di Batman, ed ha pubblicato negli anni capolavori come Sandman, Preacher ed – appunto – Hellblazer. Questo riadattamento cinematografico era atteso dai fan del fumetto per una serie di motivi, primo fra tutti il clamore suscitato dal rifiuto di Alan Moore, creatore del fumetto, di non riconoscere l’ufficialità di questo film a causa delle licenze che il regista si prese in fase di sceneggiatura.
Tutte queste modifiche fatte rispetto alla trama originale sono irrilevanti dal punto di vista dell’entertainement, per lo spettatore vedere il film ambientato nella Londra del fumetto o nella Los Angeles scelta dal regista fa poca differenza. Quello che è stato mantenuto a mio parere è lo spirito del fumetto: John Constantine non è un buono, è un bastardo che è obbligato a combattere il male.
E Keanu Reeves è molto bravo a rendere l’idea del personaggio dannato, che si cela dietro ad una scorza di cattiveria generata più che altro dall’istinto di sopravvivenza di fronte a situazioni sovrannaturali.
Il film ha una trama che attinge a piene mani dalla religione cristiana, risultando una sorta di fantathriller a sfondo religioso che potrebbe, in alcuni frangenti, urtare i più sensibili, ma scorre molto bene tenendo l’attenzione dello spettatore alta, sia per le ciniche battute di Constantine che per le scene d’azione, davvero ben realizzate.
Rachel Weizs si comporta molto bene davanti alla cinepresa (molto meglio che in "La Mummia), cosi come i comprimari. Tutto il cast si è rivelato azzeccato ed ha fatto il suo lavoro egregiamente.
Non si tratta del solito film sui demoni, non è un polpettone come "La Nona Porta", e non è retto in piedi dagli effetti speciali.
Constantine è un bel film, che vi farà venir voglia di investire qualche euro nel fumetto da cui è tratto (e saranno euro investiti bene). Decisamente consigliato.
Ultima nota : ho scelto di non fare accenni alla trama per non rovinare la visione del film, la trama è decisamente ricca ed avrei corso il rischio di rivelare troppo.

Simone Bonetti

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