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Gialloteca – Dario Flaccovio Editore (2)

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Gialloteca – Dario Flaccovio Editore (2)
Intervista a Raffaella Catalano1

DOMANDE SULLE VOSTRE COLLANE EDITORIALI TEMATICHE DEDICATE AGLI APPASSIONATI DEL GENERE GIALLO, NOIR, MISTERY, THRILLER ED HORROR.

Ultimamente molte collane dedicate al Giallo e Noir tendono a sconfinare nel Pulp o nello Splatter. Qual è la Vostra posizione in proposito?

Non partiamo dal genere di riferimento per valutare un’opera, ma dalla sua qualità. Ci sono pulp e splatter improponibili e altri degni di nota. Nella nostra Gialloteca hanno trovato posto finora anche due romanzi horror, "Genia" e "Palo Mayombe". Il primo ha alcune scene ai limiti dello splatter, ma che sono inserite in un contesto narrativo convincente e persino commovente. Per questo, forse, ha incontrato il favore del pubblico anche meno avvezzo ai prodotti "estremi". ""Palo Mayombe", seppure affronti il tema del voodoo, è anche una sorta di viaggio intorno al mondo e nei segreti della scena musicale rock e pop. Quindi si tratta di opere che contengono, sì, alcuni elementi tipici di un genere, ma non per questo ne sono penalizzate. Chiunque può leggerle con piacere, al di là dell’etichetta. Per il resto, non scartiamo mai a priori un romanzo perché contiene scene violente o situazioni estreme.

Le vecchie e nuove collane editoriali dedicate al genere Giallo, Thriller e Noir, con qualche coraggiosa puntata verso il genere Horror, si stanno rivelando una scelta vincente.

E’ vero. Purtroppo, però, molti continuano ancora a storcere il naso considerando la letteratura "di genere" come letteratura "minore". Ogni tanto sarebbe bene prescindere dalle etichette: un buon romanzo è un buon romanzo.

Quali sono i motivi di questo fenomeno di pubblico?

E’ triste dirlo, ma forse, in parte, l’attenzione per il giallo e il noir è una moda. Pubblicare un giallo solo perché è giallo, e quindi garantisce oggi la vendita in virtù del genere, è un errore che va evitato. Significherebbe curarsi poco della qualità e molto dell’etichetta che attualmente attrae il lettore, alimentando un livellamento verso il basso della produzione.

Forse si tende ancora considerare questo tipo di letteratura un intrattenimento di serie B, o le cose stanno diversamente?

Ripeto, dipende dai singoli romanzi e dai singoli autori. Ci sono ottime opere e ottimi scrittori, come ce ne sono di pessimi. Non solo nel giallo, ma in generale.

O questo sta solo a testimoniare ancora una volta che il lettore medio ha una paura quasi atavica nei confronti delle cosiddette letture "impegnate" o "impegnative"?

Il giallo non è sempre e solo una lettura da ombrellone, un prodotto usa e getta. Sotto questa etichetta in realtà ci sono romanzi che hanno diversi piani di lettura, dal più semplice al più complesso. Il grado di percezione della vicenda narrata dipende, in questo caso, dal lettore.

Anche nella letteratura come in ogni altro genere di cose si assiste spesso a fenomeni di corsi e ricorsi storici in cui i riflussi di tendenze precedenti continuano a influenzare fortemente il mercato, è questo il motivo del prolificare di tutti i generi Mistery, Detection, Procedural, Techno e Legal Thriller?

Le storie e gli elementi forti che appassionano il pubblico difficilmente si dissolvono nel tempo: si ripropongono sotto altre forme, in periodi diversi e, in relazione al momento storico e sociale, con vari livelli di contaminazione più o meno accentuati e sperimentali.

Si dice che anche al Cinema il crescente favore che il pubblico riserva a pellicole inquietanti e terrorifiche sia dovuto al bisogno che la gente ha di provare comunque emozioni forti, per scuotersi dalla noia e dalla ripetitività ciclica del nostro attuale stile di vita. Siete d’accordo? E’ allora questa la molla che attira i lettori verso gli scaffali Horror e Noir delle librerie?

In letteratura, per l’horror, è bene fare un discorso diverso rispetto al cinema: l’horror italiano scritto vende pochissimo. Per il resto, non mi sento di esprimere certezze riguardo alle motivazioni delle scelte dei lettori e, tanto meno, degli spettatori dei film.

E’ vero che gli appassionati del genere Giallo e Noir costituiscono una sorta di mondo parallelo? Una specie di mercato di nicchia dalle insospettabili proporzioni?

Credo che il giallo e il noir, da Camilleri e Lucarelli in poi, abbiano assunto le proporzioni di un fenomeno popolare che va oltre la nicchia degli appassionati del "genere" in senso stretto. Sono i numeri a dirlo.

Non conosco nessun altro genere letterario capace di una così intensa e duratura fidelizzazione. Come Ve lo spiegate?

Forse è semplicemente la riscoperta di un genere di intrattenimento che in Italia aveva subito una battuta d’arresto, contrariamente a quanto è accaduto negli Stati Uniti.

Dicono che il Giallo, con la sua logica rassicurante e matematica, e il Noir, con la sua fredda e impietosa introspezione psicologica, siano in realtà due facce della stessa medaglia che rappresenta efficacemente in fondo la nostra vita reale di tutti i giorni. Allora è questa la vera spiegazione della vitalità tutto sommato insospettata di questo intramontabile genere?

Non so se le ragioni siano queste, né mi sento di individuare l’elemento vincente della formula. Alcuni autori noir esplorano a fondo realtà vicine al lettore e dunque riconoscibili, altri meno. Anche in questo caso, dipende dai singoli scrittori.

I migliori fenomeni letterari del momento in questo particolare genere letterario?

I nomi degli scrittori italiani di grande successo li conosciamo tutti, e alcuni dei loro romanzi sono di ottimo livello. Ma ci sono autori meno noti e altrettanto validi.

E i mostri sacri che non cesseranno mai di rappresentare un costante punto di riferimento e di comparazione?

Ne faccio tre, per brevità: Dürrenmatt, Scerbanenco e Simenon.

E infine Voi in persona, cosa preferite leggere?

Di tutto, non solo gialli e noir.

Sabina Marchesi

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Raffaella Catalano, la curatrice della collana Gialloteca di Flaccovio Editore risponde alle nostre domande per la prima delle interviste riservate alle Case Editrici Specializzate in Giallo e Noir. Raffaella Catalano è anche Editor ed Addetto Stampa.

Per maggiori informazioni visitate il sito della Flaccovio Editore o scrivete a Raffaella Catalano.

Raffaella Catalano
Editor e addetto stampa Dario Flaccovio Editore
press@darioflaccovio.it

Dario Flaccovio Editore
Via Oliveri Mandalà, 35
90100 Palermo
091-202533
www.darioflaccovio.it

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