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Intervista con Lele Battista

13 min read
 
LELEBATTISTA > NUOVE ESPERIENZE SUL VUOTO
 
Sull’inesprimibilesensazione di quasi distacco che un serio ufficio stampa dovrebbe avere quandopresenta un nuovo progetto non mi pronuncio… Diconseguenza affermo con malcelato orgoglio che In Parte Me etotalmente Mescal, siamo felici di comunicarvi che da Martedì 7 Settembre2010 è disponibile in tutti i negozi un nuovo efficace metodo per Nutrire La Mente: il nuovo album di LeLe Battista intitolato NuoveEsperienze Sul Vuoto. Un vuoto che non è mai tedio anche se  L’Artedell’Annoiarsi spesso equivale alL’Arte di Essere Felici. La bellamusica e l’altrettanto bella voce di LeLe Battista rappresentano dauna decina d’anni  Il Mio Punto Debole e di conseguenza quando LeMani finalmente trattengono un suo nuovo lavoro, l’emozione arriva ProfondamenteDentro.  Grazie a dischi di questo tipo posso sopportare tutto, ancheun improvviso Blocco del Traffico, perché comunque so che allafine ci sarà Un Nido che mi attende! Attento:se lo ascolti bene, potrebbe capitare anche a te!
(Manuela Longhi)
                                                                         
LeLe Battista nasce a Milano nel 1975.Voce e leader dei disciolti La Sintesi, con questi arrivò a calcare ilpalco di Sanremo con la canzone “Ho mangiato la mia ragazza“.Nello stesso periodo la band partecipa alla prima edizione dell’Mtv Brand NewTour suonando dal vivo i brani inclusi nei 2 album realizzati: “L’eroeromantico“(NOYS/Sony) e “Un curioso caso“(Columbia/Sony), prodotti il primo da Morgan ed il secondo da Pino Pischetola,quest’ultimo sound engineer di artisti come Franco Battiato, Alice,Depeche Mode e molti altri. Immediatamente dopo, LeLe Battista,collabora ad una serie di progetti (Soerba, Audiorama, Zerouno,Megahertz) e realizza la propria rilettura de “l’Esodo“, inclusanella compilation/ tributo a Franco Battiato “voli imprevedibili“(edita nell’aprile 2004 dalla NUN).
Un percorso che tra mille vicissitudini, lo porta a comporrei brani che faranno parte del vero e proprio esordio da solista che ha cometema portante “Le Ombre“. L’album elabora, attraverso buona partedei testi, i concetti ed i pregiudizi che sono influenzati da questo fenomeno.”Le Ombre“, scritto in collaborazione con Giorgio Mastrocola (giàchitarrista dei La Sintesi e di Franco Battiato), èprodotto quasi interamente da LeLe Battista; tre brani vengono infatticurati da Celso Valli, produttore, arrangiatore e direttored’orchestra tra i più apprezzati. L’album, carico di magia acquisita anchegrazie alla presenza di un orchestra di 36 elementi ed alla continua ricerca daparte dell’artista di soluzioni liriche e musicali particolari, vienerealizzato negli studi Fonoprint e Impatto di Bologna e all’Industria Musicadi Milano.
Tra il 2006 ed il 2008 LeLeBattista segue la produzione artistica dei dischi di Yuri Beretta, Ariadi Neve e Controluce non dimenticando la passione con la quale amarivisitare brani di altri artisti. Lo fa attraverso “Pezzi di Vetro“(con Santasangre), “Ogni volta” (con Alessandro Raina dei Giardinidi Mirò e di Amor Fou), e in solitaria con “Forse“, braniinseriti rispettivamente nei tributi di Francesco De Gregori, VascoRossi (ambedue veicolati dal magazine Mucchio Extra) e nel doppio dedicatoa Garbo.
La curiosità artistica lo porta nel 2009 a confezionare la colonna sonora de “Lo Stallo” film di Silvia Ferreri ed’incidere una delle sei versioni che affiancate all’originale hanno formatol’EP “Last Minute“, apripista di altissimo profilo dell’ultimo album di IvanoFossati, “Musica Moderna“. I sei artisti, tra i quali spicca LeLeBattista, sono stati scelti dal Maestro genovese giudicandoli la parte piùinteressante del futuro della musica italiana. Negli ultimi mesi, l’impegno siè concentrato nella stesura e nella realizzazione dei nuovi brani che verrannoinclusi nel progetto che Mescal pubblica e Universal distribuisce il 7Settembre 2010, intitolato Nuove esperienze sul vuoto.
 
Ufficio Stampa Mescal:
Manuela Longhi
 
NUOVE ESPERIENZESUL VUOTO
Note Tecniche
 
01 – Sull`inesprimibile
02 – Blocco del traffico
03 – Il mio punto debole
04 – Il nido
05 – L`arte di annoiarsi
06 – L`arte di esserefelici
07 – Nutrire la mente
08 – Profondamente dentro
09 – In parte me
10 – Le cose + grandi dime
11 – Le mani
12 – Attento feat.Mauro Ermanno Giovanardi
 
Produzioneartistica, arrangiamenti e realizzazione: LeLe Battista e GiorgioMastrocola tranne 05 e 10 co – prodotti  artisticamente conMegahertz
Produzioneesecutiva: Valerio Soave per Mescal
Testi: LeLeBattista tranne 02 e 07 > Testi di LeLe Battista edElisabetta Molica
Musiche:LeLe Battista e Giorgio Mastrocola
 
Hanno suonato:
LeLe Battista -Voce, pianoforte, glockenspiel, sintetizzatori :: Basso track 07
Giorgio Mastrocola -Chitarre, trattamenti sonori, basso track 03 :: Cori tracks 05 – 09
AndreaDupuis – Batteria
Megahertz -Sintetizzatori tracks 05 – 10 :: Basso tracks 04 – 05
Giorgio Cuccurugnani -Basso tracks 02 – 06 – 08 – 09 – 10 – 12
Mauro Ermanno Giovanardi -Voce track 12
Andrea Cardinale -Violino track 07
Francesco Moneti -Violino bonus track
 
Registrato:da LeLe Battista e Max Lotti al Just Recording Studiotranne track 09 registrata da Raffaele Stefani allo StudioIndustria Musica di Milano
Vociregistrate: da Carloenrico Pinna allo Studio Esagono di Rubiera(RE)
Mixato:da Carloenrico Pinna allo Studio Esagono di Rubiera (RE)
Masterizzato:da Claudio Giussani al Nautilus di Milano
GraficaPaolo De Francesco per Moltimedia
FotografieDario Mastrocola
 
LELEBATTISTA – NUOVE ESPERIENZE SUL VUOTO
 
1)SULL’INESPRIMIBILE – Delicata introduzione al disco. Un brano nato durante lalavorazione della colonna sonora del film “Lo Stallo”. Di breve durata. Iltesto è uscito di getto. Ho spesso cercato di aggiungere una terza strofa senzamai ritrovare la magia delle prime due: il primo brano di questo album è quindiincompiuto.
2)BLOCCO DEL TRAFFICO – Scritto durante una domenica di blocco del traffico aMilano. Credo fosse il Febbraio del 2007. Mi ero da poco trasferito con la mia compagna dalla periferia al centro della città, ed assieme a lei ho scritto iltesto, riflettendo sul contrasto tra la nevrosi cronica della città ed ilsilenzio surreale dovuto al blocco.
3)IL MIO PUNTO DEBOLE – La  Musica di questo brano è stata scritta da GiorgioMastrocola. Io ci ho aggiunto il testo. È l’ultimo brano scritto per questodisco: 5 Giugno del 2009. Ricordo la data perché quella sera, in seguito ad unavvenimento traumatico, ho deciso il titolo del disco.
4)IL NIDO – E’ una canzone d’amore scritta per celebrare l’inizio dellaconvivenza con la mia compagna. IL NIDO è il nostro piccolo appartamento. Hosempre pensato che il testo avesse dei riferimenti a cose troppo private edincomprensibili. È strano che sia diventato il primo singolo.
5)L’ ARTE DI ANNOIARSI – Uno dei primi brani scritti per questo disco. Il vuoto haqui un’accezione positiva. È assenza di materia. E’ spiritualità. Siamodiventati ipercinetici. Abbiamo perso l’arte di annoiarci. E’ bello ricordarciche è sempre il momento giusto per fermarsi a riflettere. Per fissare il vuoto.
6)L’ARTE DI ESSERE FELICI – La felicità è la possibilità discegliere. Certo la nostra mente è plasmata, non è più la tabula rasa di quandoveniamo al mondo; ma nulla ci deve togliere l’ impagabile senso di libertà checi da la scelta. Quando riusciamo a scegliere ci sentiamo completi e felici.
7)NUTRIRE LA MENTE – Il brano, che vede la partecipazione di Andrea Cardinale,violinista classico di fama internazionale, è un inno all’inverno, al vento chetaglia la pelle. Non amo particolarmente l’estate, con il caldo opprimenteperdo lucidità. Come il protagonista de “Lo straniero” di Camus.
8)PROFONDAMENTE DENTRO – Il primo brano scritto per questo album, subito dopo lafine della realizzazione del precedente “Le Ombre”. Il periodo che corre tra lafine di un disco e l’uscita dello stesso è sempre stato per me il tempomigliore per scrivere del materiale nuovo. Di solito in quella fase ditransizione mi ritrovo svuotato dalla responsabilità di portare a termine unlavoro complesso come quello della realizzazione di un intero album e mi sentolibero di sperimentare nella scrittura, di esplorare territori nuovi e capirecome sarà il mio futuro musicale. E’ un pezzo notturno, intimo, con influenzeSigur Ros; il ritornello è una specie di mantra elettronico, con il vocoder  inprimo piano.
9)IN PARTE ME – Ispirato da un racconto surreale di John Lennon, parladell’alienazione nel non sentirsi mai pienamente se stessi, anche nellesituazioni quotidiane. Allo stesso tempo, l’alienazione di non potersi maisentire nemmeno totalmente altro.
10)LE COSE + GRANDI DI ME – Il tema di questo brano era statoscritto per il film “Lo stallo”. Non è stato scelto, ma a me piaceva tantissimoper cui ho deciso di svilupparlo e farlo diventare una canzone che fosse uncontinuo rincorrersi di modulazioni nella musica e nel testo. E’ uno dei pochibrani in cui musica e testo sono nati assieme, mentre ero al pianoforte esuonavo il tema cambiando di frase in frase gli accordi.
11)LE MANI – Altra musica di Giorgio Mastrocola , composta allachitarra classica. Brano acustico e minimale. Questa canzone è entrata a farparte della colonna sonora de ” Lo Stallo”. Un giorno ho cercato di scriverciun testo che fosse dolce quanto la musica.
12)ATTENTO – La fine dell’album è affidata al brano più scuro esperimentale, scritto dopo avere assistito ad uno splendido concerto degliEinsturzende Neubauten, gruppo tedesco che adoro.
Ilbrano è diviso in due parti, la prima ipnotica e rilassante. La seconda uncrescendo di tensione con un recitato che rende il tutto molto drammatico. Hochiesto la collaborazione di un caro amico ed artista di cui sono grandeammiratore, Mauro Ermanno Giovanardi, una delle voci migliori di sempre inItalia, che in questo “cameo” da sfoggio anche delle sue doti di attore.
 
LeLeBattista
 
Davide
CiaoLeLe. Ho apprezzato subito le tue “Nuove Esperienze Sul Vuoto”, i tuoi testisono tra le cose migliori che ho ascoltato quest’anno. Il tuo disco è per me(mutatis mutandis) l’equivalente in musica dello Horror Pleni di GilloDorfles.  Cosa ti ha portato a questo bisogno di più sano vuoto?
 
LeLe 
Sonocontento ti sia piaciuto, grazie.
Passandoalla risposta: la vita ipercinetica che faccio, il fatto che raramente mi fermoa fissare il vuoto appunto, a lasciarmi andare al pensiero puro; il vuoto perme in questo caso ha un significato positivo, è assenza di materia, e quando lamateria ci distrae da noi stessi, abbiamo bisogno di creare il vuoto.
 
Davide
Èun’epoca, la nostra, in cui avremmo tutti bisogno di tornare a farci un po’ di vuotoper ritrovare gli intervalli perduti… Future shock, The Third Wave,Powershift… Il futurologo Alvin Tofler è stato il primo negli anni ’70 aprevedere l’impatto dei cambiamenti sempre più veloci portati, dopo quelleagricola e industriale, dalla rivoluzione elettronica. Finora non ha sbagliatodi molto. Una moltitudine di esseri umani viene a trovarsi sempre piùdisorientata, più apparentemente competente ma più profondamente inadeguata enesciente, sempre più anticipata, impreparata e incapace di conoscere e affrontaresia emotivamente, sia razionalmente e moralmente la propria esistenza inrelazione al proprio mutevole e (iper)complesso ambiente… Lo shock del futuro èun fenomeno del tempo, un prodotto del ritmo dei tempi di gran lunga acceleratidai continui cambiamenti della società, dalla superficialità e dal feticismodello sviluppo e del consumo continui. Ho per questo apprezzato anche il ritmocomplessivo del tuo disco, scorrevole ma con tranquillità, elettrico ma in modosereno e rasserenante, distensivo. Come hai pensato e quindi arrangiato lamusica (che è pur sempre un pieno, un evento, una creazione-azione) inrelazione all’esperienza del vuoto?
 
LeLe 
Ioe Giorgio Mastrocola, che ha curato assieme a me questo disco dalla scritturaalla realizzazione, abbiamo cercato di non arrangiare troppo le canzoni, perchéci siamo resi conto che già il lavoro nudo e crudo era abbastanza complesso. Diconseguenza abbiamo curato molto il suono in generale, e quello della voce inparticolare, per non rendere troppo difficile l’ascolto e per fare in modo cheil suono compatto e unico – dall’inizio alla fine – trasportasse l’ascoltatorein un bel viaggio.
 
Davide
Altrogrande bisogno è quello che manifesti verso la leggerezza. Sembra che tu vogliafare incontrare la leggerezza propria dell’età che sorge con la saggezzadell’età che tramonta. O quale altra leggerezza stai cercando, perché viverepossa essere meno difficile?
 
LeLe
Laricerca di leggerezza è in realtà una ricerca di profondità, perché ho capitoche solo affrontando le situazioni con la mente aperta e pronta ad accoglierequello che ci viene dall’esterno si vivono le cose pienamente. Vedo tanta gentetriste e smarrita, non che io non lo sia spesso, ma mi piacerebbe trasmetterela sensazione che ho da un po’ di anni che in fondo abbiamo un potere quasiinfinito su noi stessi, di migliorare la nostra percezione delle cose, e chequesto potere non va sprecato.
 
Davide
Chiti ha dato qualcosa di indimenticabile musicalmente e perché? Battiato? E cosane pensi dell’ultimo Lucio Battisti/Panella, i cui Erano dischi eccezionali perbellezza e fascino capaci di rinnovarsi ad ogni ascolto, avanti di venti otrent’anni (o chissà ancora per quanto, visto che ancora oggi non sono statiben compresi e collocati molto più in alto della precedente – pur notevole, manon altrettanto alta – produzione)?
 
LeLe
Panellaè uno che ha contribuito parecchio ad aprirmi la mente. Panella è divino, nelsenso che è un’entità che crea dei mondi; ha completamente rivoluzionato illinguaggio dei testi in Italia, anche se non in molti lo hanno capito. Secondome l’importanza di Panella verrà fuori negli anni, e Battisti ha avuto ilmerito di rendere il tutto ancora più apparentemente gelido, lui che era avanti.Battiato è un altro grande innovatore. Invidio la sua capacità di unireleggerezza e profondità.
Mipiace comunque ricordare che Morgan mi ha dato tantissimo:  lui ha un modo divivere artistico; la sua vita e la sua arte si mischiano totalmente.
 
Davide
Molti hanno elogiato la noia. Ricordo che da ragazzo, ai mieitempi (parlo degli anni ’70), la noia era un qualcosa di inevitabile (nonc’erano tutti i riempitivi di oggi) e altresì indispensabile per darsi tempo efissare nuove (auto)conoscenze e coordinate. Di quegli anni ricordo ogni cosa,di oggi non più. Ora, che non mi annoio più e la noia mi nascerebbe solo dalnon sapere cosa non fare, nel grande flusso di informazioni, azioni, reazioni edoveri, mi rendo conto che imparo meno, e la memoria si è fatta più labile. Dinoie se ne sono descritte a iosa: metafisica, demoniaca, estetica, morale,etica, patologica, psicologica, culturale… Quale noia dovremmo accogliere o coltivaresecondo te?
 
LeLe
Finoa un po’ di tempo fa mi vantavo di non annoiarmi mai, e in fondo penso ancorasia positivo essere in grado di riempire il proprio tempo. La noia è piùaffascinante come concetto, come attitudine mentale, perché la si associaappunto alla contemplazione pura, e credo che anche tu la intenda così,all’orientale; ma noi occidentali non capiamo certe cose e abbiamo bisogno diprovocazioni come questa della ricerca della noia per capire l’importanza dellariflessione.
 
Davide
…nutrire la propria mente
ha a che fare con ilcontrario
con l’impossibilità dicomprendere…
Nonpensi all’ambiguità di questi bei versi: poiché è impossibile comprendere,allora è inutile nutrire la mente?
 
LeLe
Masta proprio qui il bello: nella ricerca di un senso che non si troverà mai, manoi nel cercarlo ci arricchiamo. È come in “cerco un centro di gravitàpermanente” di Battiato; si sa che non c’è questo centro, ma ogni volta che cisentiamo un po’ più vicini all’equilibrio ed è un momento magico: quinditendiamo a ricercarlo over and over again…
 
Davide
AdoroPaul Valéry. Nel finale di “Attento” hai usato alcune citazioni di Valéry da i”Cattivi pensieri”. Una delle cose che ho più riscontrata vera nella mia vitadei suoi cattivi pensieri è che una donna intelligente è una donna con la qualeuno può essere anche stupido (o, se preferisci, leggero) quanto vuole. È statociò che mi ha fatto finalmente capire quale fosse la compagna giusta. Quale cattivopensiero di Valéry hai amato e fatto tuo più di altri? 
 
LeLe
“Scherzaresempre e vedere il nulla in ogni cosa”, che difatti cito nel testo.
 
Davide
Preferiscianche tu dormirci prima un profondo sonno sopra e, ogni mattina a partire dalleprime luci dell’alba, quando «l’essere è ancora al di fuori del mondo, nonimplicato, non parte ma giudice puro», trarre i tuoi pensieri?
 
LeLe
Si.Mi piace scrivere la mattina, mi sembra di essere più lucido e sincero, magariprima di prendere il caffè e risvegliarmi definitivamente.
 
Davide
Perchéil disco goniometrico riprodotto sulla etichetta del cd? Quanto alla copertina:una goccia nell’oceano, o l’oceano in una goccia?
 
LeLe
Perquanto riguarda le immagini non ho la mente sveglia, non ho grandi idee e perquesto mi affido a dei professionisti formidabili, quali Paolo De Francesco diMoltimedia per la grafica, Dario Mastrocola per le foto e Lorenzo Vignolo per ivideo. Sono tre persone che ritengo geniali alle quali lascio totale libertàespressiva perché mi fido della loro sensibilità. Le bolle colorate incopertina esprimono l’idea di vuoto senza che questa risulti angosciante, ovverolo stesso intento delle canzoni.
 
Davide
Cos’è per te la malinconia? Cosa l’allegria?
 
LeLe
In musica sono sensazioni spesso ingannevoli e che siconfondono. Le canzoni malinconiche ad esempio mi danno allegria perché misembra di condividere il mio malessere con l’autore della canzone e mi sentomeno solo mentre le canzoni allegre mi mettono addosso malinconia, perchéspesso mi sembrano forzate, e l’allegria forzata è una delle cose più tristiche ci siano, ma questo deriva da una degenerazione della musica degli ultimianni, in cui  la banalità e la forzata allegria hanno dominato.
 
Davide
Produrree tutelare musicisti emergenti e progetti artisticamente meritevoli, maignorati dal mercato italiano dal 1994 a oggi è stato un nobile e riuscito, mai disatteso compito della Mescal. Anzi, il mercato italiano oggi non può piùignorare molti validi artisti. Che traguardo hai pensato al tuo disco nellavita di altri?
 
LeLe
Ilruolo di Mescal nella musica italiana non viene riconosciuto come merita. Lacaratteristica di Mescal sta nel trattare progetti particolari con attenzione eproduzioni da major. Purtroppo nella discografia non ci sono coesioni; è sempreun tutti contro tutti , e questo atteggiamento, che io rimprovero anche agliartisti, ha contribuito al declino musicale degli ultimi anni.
 
Davide
Aseguire?
 
LeLe
Stoscrivendo brani nuovi, sperimentando nuove direzioni musicali, in totalelibertà.
Undisco richiede sempre uno sforzo per fare in modo che risulti omogeneo, equando mi libero da questo lavoro mi concedo qualche mese di sperimentazioneche mi serve per  capire da che parte andrà il prossimo lavoro e per divertirmiad esplorare nuovi mondi: nuove influenze musicali e letterarie.
 
Davide
Grazie e… à suivre.
 
LeLe
Grazie a te…
 

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