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Intervista a Paolo Montanari

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Intervista a Paolo Montanari
Vincitore Della Categoria Musica Giovani

Parlaci di te: quanti anni hai, cosa vai nella vita, dove studi?
Ho 17 anni, studio oboe all’Orazio Vechi, ed inoltre ho finito il primo anno di composizione. Faccio il liceo classico e ho appena finito la seconda liceo perche’ sono un anno avanti.

In che modo sei venuto a conoscenza del concorso di Holden?
Avevo visto un volantino, pero’ veramente l’idea e’ stata del nostro maestro di composizione, il Prof. Giacometti, che per eccitarci alla composizione ci ha proposto di partecipare a questo concorso. Difatti anche altri partecipanti fanno parte della classe di composizione.

Avevi sentito nominare il concorso nelle precedenti edizioni?
Si, avevo visto i bandi delle precedenti edizioni e diversi miei amici vi hanno partecipato.

Tenendo conto della grande libertà del tema hai avuto difficoltà a trovare un soggetto che ti sembrasse interessante?
No perche’ me ne sono bellamente fregato! Io sono di quelli che sostengono che la musica non vuol dire assolutamente niente, quindi ho scritto un pezzo… il problema maggiore e’ stato scriverlo di due minuti; infatti il mio e’ durato due minuti esatti.
Ti faccio io una domanda: chi ha scritto i giudizi?
Ti riferisci alle "vibrazioni oniriche"?
Esatto, mi piacerebbe sapere chi le ha inventate!
Penso che siano parole di un membro della giuria, Giovanni Finali, per lavoro molto esperto nel commentare opere musicali.
Ah, infatti sono parole molto da critico e anche molto criptiche. E poi mi chiedo come una "forma musicale" possa descrivere una vibrazione…

Secondo te, perche’ e’ stato scelto il tuo brano dalla giuria?
Il mio brano, devo dire a sua discolpa, e’ grazioso, contando che e’ la prima cosa seria che ho scritto. Pero’ la registrazione era molto brutta perche’ si sono verificati dei problemi tecnici; io suonavo l’oboe, il violoncellista era Timoti Fregni, poi c’era un pianista ed una flautista nostri amici. L’abbiamo registrato nell’auditorium con un’apparecchiatura abbastanza artigianale e dato che il brano e’ ricco di variazioni di dinamica e’ difficile da registrare e il nostro professore di composizione l’ha dovuto comprimere, e infatti si sente malissimo. Secondo me non e’ neanche il mio pezzo quello che si sente sul CD. Comunque, perche’ l’hanno scelto? Fondamentalmente perche’ gli altri erano molto peggio!

Tu hai avuto modo di sentire gli altri brani?
Si, ma i brani di stampo piu’ commerciale non erano molto… insomma c’era gente che faceva tipo il giro di Do, o cose del genere.

Cosa ne pensi del premio?
Del premio in se… avrei preferito dei soldi, intanto. E poi il buono vale, a quanto pare, solo per le cose nel catalogo accluso al premio. E’ un po’ povero… quindi meglio i soldi oppure un buono per potere ordinare delle cose utili.

Cosa ne pensi invece del premio di vedere pubblicato il proprio elaborato su 8000 copie di un CD a diffusione nazionale?
Questo e’ buono. Il CD devo dire che non e’ fatto proprio in una maniera molto accattivante: c’era scritto che gli elaborati sarebbero stati inseriti in un ipertesto multimediale… quindi mi aspettavo una cosa piu’ articolata, invece il CD era un po’ povero.

Secondo te cosa manca all’ipertesto?
Non so non sono un esperto… forse un’impaginazione diversa… cio’ che ha di buono e’ che si vedono subito i nomi dei partecipanti, quindi se uno vuol vedere il brano di un suo amico va direttamente e clicca. Pero’ non e’ fatto con molta fantasia… poi non ho proposte.

Tu hai assistito alla premiazione?
No, mi hanno telefonato alle 19:30 e mi sono precipitato alla Rotonda mentre stavano chiudendo; ho fermato una bibliotecaria che mi ha dato il premio.

Quindi tu non eri stato avvertito?
Si, ma vista la scarsa qualita’ della registrazione non mi aspettavo di vincere. Avevo mandato una mia amica che aveva partecipato alla sezione narrativa, solo che se ne e’ andata disgustata dalla qualita’ dei brani che leggevano. In effetti uno si vergogna un po’ ad essere adolescente, leggendo le cose che sono scritte.

Hai trovato qualcosa di difettoso o carente nell’organizzazione del concorso?
Mi pare che vada tutto bene.

Tu hai mai sentito parlare di KULT Underground?
Si, so che e’ una rivista multimediale. C’era un mio amico, Marco Cristiani, il mio vicino di casa, che scriveva per quella rivista.

Che tema vorresti vedere proposto in una prossima edizione del concorso?
Vediamo… non so, qualcosa tipo "il viaggio".

Vuoi dire un’ultima cosa ai lettori di KULT?
Si, una precisazione: il titolo "Son desto ma sogno" non l’ho dato io al mio pezzo: l’avevo chiamato semplicemente "Quartetto". Si perche’ "Son desto ma sogno" e’ abbastanza squallido. La cassetta non l’ho consegnata io, l’ha consegnata un mio amico e quindi probabilmente l’avra’ detto lui "Son desto ma sogno".

Benissimo, grazie del tempo che ci hai dedicato e ti aspettiamo alla prossima edizione del concorso.

Thomas Serafini

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