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The Republic of Rome

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gioco per 1-6persone
Autori: Richard Berthold,Don Greenwood & Robert Haines
Editore: Valley Games (www.valleygames.ca)
 
I giochi dell’Avalon Hill hannocaratterizzato profondamente il ventennio ’70-’80, e la sua uscita dal mercatoè stata rimpianta a lungo (in realtà il marchio è rimasto, acquistato dallaWizards of the Coast, ma la linea produttiva si è ridimensionata di molto). Nelcorso degli anni i titoli più ricercati sono stati ripubblicati, sia dallastessa nuova Avalon Hill che da altre case editrici, e questo “TheRepublic of Rome” è stato uno di quelli più attesi (per le quotazioni cheraggiungeva su eBay) e inaspettati (per la complessità del regolamento,assolutamente “fuori” dagli standard attuali): quindi complimenti allaValley Games per l’impegno che ha dimostrato, credendo in questo progetto.
La scatola è quasi di dimensioni standard,e contiene un buon numero di componenti:
– una plancia, che in realtà serve solo perposizionare le carte e contiene tutte le tabelle utilizzate nel gioco,
– tre mazzi di carte, uno per ogni era,
– un mazzo di carte evento,
– monete di cartoncino in vari tagli (lavaluta utilizzata è il talento),
– carte per le province (ognuna con tredischi numerati per indicare varie informazioni),
– un contenitore di cartoncino concoperchio per ogni giocatore; questo serve per contenere il tesoro dellafazione e segnare il numero di voti a disposizione (ci sono due dischinumerati),
– segnalini vari di cartoncino per teneretraccia di tutti gli elementi di gioco,
– tre dadi (con numeri romani, un po’scomodi),
– il regolamento e schede riassuntive.
I materiali sono di buona qualità (ilcartoncino utilizzato è molto robusto) e funzionali, peccato che siano presentierrori su plancia, carte e regolamento: in effetti il testo presente èveramente molto e quindi è comprensibile come possano essere sfuggiti alcunirefusi; sempre per la quantità di testo presente è consigliato che i giocatoricomprendano l’inglese, dato che le carte pescate (a sfondo rosso) vanno tenutesegrete. Un altro elemento che manca è un segnalino con il numero zero(necessario per segnare il livello di popolarità e influenza), dovreteutilizzare qualcosa in alternativa oppure richiederli alla casa editrice.
Le carte sono il cuore del gioco, sonosuddivise in tre mazzi per indicare a quale delle tre ere appartengono, epossono essere di queste tipologie:
– carte senatore: rappresentano famiglieinfluenti di senatori, ogni carta riporta il nome, un numero identificativo e ivalori di abilità militare, oratoria, lealtà, popolarità, influenza e cavalieri(che rappresentano appoggi su cui può contare la famiglia),
– carte statista: rappresentano un singoloindividuo, appartenente a una famiglia, oltre alle caratteristiche standardpossiede anche alcune abilità speciali,
– concessioni: garantiscono una renditaextra, ma espongono il senatore alla quale sono associate al rischio di essereprocessati,
– guerre: la stabilità di Roma ècontinuamente minacciate da guerre con i popoli vicini, queste carte riportanomolti elementi quali la forza dell’esercito e della flotta nemica, i numeri chelanciati corrispondono ad una disfatta o a uno stallo, il valore del bottino sesconfitti e la modalità di attivazione (la guerra può rimanere inattiva fino a quandonon viene pescata una carta similare o attivarsi immediatamente),
– leader nemici: che vengono associati alleguerre corrispondenti e ne aumentano la forza,
– intrighi: che possono essere giocatidurante la partita per ottenere vari vantaggi (come gli assassini per eliminaresenatori nemici o i tribuni, per fare proposte o porre il veto a quellealtrui),
– leggi: che possono essere giocate permodificare le regole del gioco.
Quando vengono pescate, Le carte con testorosso, vanno tenute in mano (per essere giocate al momento opportuno), quellecon testo nero vanno piazzate sulla plancia nelle caselle corrispondenti (isenatori nel foro, le guerre nello spazio apposito e così via).
La preparazione è relativamente semplice,vista la complessità del gioco: bisogna innanzitutto decidere in quale eragiocare (e quante giocarne, da una sola a tutte e tre), un’era dura di solitotre/quattro ore (dipende dall’esperienza dei giocatori). Dalle carte del mazzocorrispondente ogni giocatore riceve tre famiglie (da piazzare davanti a sé) etre carte a rosse (da tenere in mano), poi vengono estratte sei carte,mischiate insieme a sei carte dell’era successiva e con la carta di “Fineera”, poi rimesse sul fondo del mazzo. La partita finirà immediatamenteuna volta estratta la carta di fine era. Ogni giocatore riceve quindi unascatola dove conservare il tesoro della fazione e segnare i voti, un segnalinoper indicare il senatore leader della fazione; infine viene estratto a caso unsenatore che riceve la carica di “Console di Roma” e un segnalino di”Console precedente”.
Ogni anno di gioco è suddiviso sette fasi:
1) fase di mortalità: viene estratto unsegnalino e il senatore con il numero corrispondente viene eliminato, perdendotutte i segnalini che eventualmente aveva accumulato.
2) fase di rendita: ogni fazione guadagnatalenti in base ai senatori controllati, i loro cavalieri, e le rendite delleprovince (le quali possono essere migliorate per aumentarne la rendita); mentrele casse della repubblica guadagnano cento talenti (più quelli provenientidalle province), e ne vengono spesi in base alle forze militari che si devonomantenere, più venti talenti per ogni guerra che non si è contrastata. Igiocatori possono contribuire alle casse dello stato, guadagnando influenza.
3) fase del foro: ogni giocatore a turnolancia due dadi, con un risultato diverso da sette può pescare una carta,altrimenti deve tirare tre dadi e vedere quale evento casuale si verifica(lanci bassi sono eventi negativi, lanci alti sono eventi positivi per larepubblica). In seguito i giocatori possono tentare di convincere i senatori apassare dalla propria parte, attirare un cavaliere (che garantisce un voto e untalento in più ogni turno), e sponsorizzare giochi (che costano talenti, ma dannopopolarità e fanno diminuire il malcontento).
4) fase della popolazione: il malcontentosale per ogni guerra e siccità in corso, il Console di Roma fa un discorso alpopolo, ovvero lancia un dado sulla tabella apposita, modificato dalla propriapopolarità e dal malcontento attuale e se ne applicano i risultati (solitamenteil malcontento sale, portando con sé eventi negativi quali l’aumento dei costidi reclutamento, fino ad arrivare alla rivolta popolare).
5) fase del senato: questa è la faseprincipale, durante la quale vengono discusse varie proposte e accettate orifiutate in base ai voti che ogni fazione può esprimere. Le proposte possonoessere
– l’elezione del Console di Roma e delConsole sul Campo: che determina chi saranno i giocatori che potranno condurrelegioni e flotte in combattimento, oltre a condurre la fase del Senato(normalmente il Console di Roma) e quindi poter fare tutte le proposte (glialtri devono utilizzare una carta tribuno per poterlo fare), queste due carichenon possono essere consecutive,
– l’elezione del Dittatore, necessario sesi vogliono combattere contemporaneamente tre guerre,
– l’elezione del Censore (solo per chi haun segnalino di “Console precedente”), che potrà istituire unprocesso per chi ha ricevuto denaro da concessioni o province, o rivestitocariche nel turno precedente. Il processo si svolgerà come una normalevotazione aggiungendo il voto del pubblico (un tiro sulla tabella modificatodalla popolarità dell’imputato) e potrà portare all’assoluzione o alla condanna(una perdita di popolarità e influenza nei processi minori, o la morte perquelli maggiori),
– assegnazione di province o concessioni,
– attuazione di concessioni terriere, checostano soldi allo stato ma permettono di abbassare il livello di malcontentodella popolazione,
– reclutare legioni o flotte e assegnarleai comandanti militari (i Consoli e il Dittatore),
– mandare gli eserciti in guerra.
6) fase del combattimento: ogni guerra ècomposta eventualmente da un combattimento navale e da un combattimentoterrestre, ognuno dei quali viene risolto lanciando tre dadi, aggiungendovi ilvalore militare del comandante, le legioni (o le flotte) e sottraendo il valoredel nemico. Il risultato sulla tabella corrispondente può essere la sconfitta(e quindi la morte del comandante), lo stallo (la guerra continua, ma si puòaggiungere altre truppe o sostituire il comandante l’anno successivo) o lavittoria (il comandante riceve un bonus in popolarità e influenza e laRepubblica guadagna un certo numero di talenti); nei tre casi ci possono essereperdite in legioni o flotte, e nel caso di stallo o vittoria una legionediventa veterana (varrà doppio in combattimento) e fedele al comandante (incaso di ribellione rimane fedele automaticamente).
7) fase di risoluzione: ognuno può giocarele concessioni che ha in mano e uno statista (posto che nessun altro giocatoreabbia già attivato la carta famiglia corrispondente), si scartano le cartesuperiori alle cinque e si controlla se ci sono rivolte da parte dei comandantimilitari di ritorno dalle campagne: in questo caso la lealtà delle legionidovrà essere verificata con un tiro di dado e il turno successivo il senatodovrà affrontare anche questa minaccia, reclutando truppe e assegnando loro uncomandante, secondo le normali regole.
Si continua la partita fino a quando non siraggiunge una di queste condizioni di vittoria:
– quando viene estratta la carta di fineera, la fazione che totalizza il maggior valore di influenza vince,
– se un singolo senatore arriva ad un valoredi influenza di 35, vince immediatamente con l’attribuzione del titolo diConsole a Vita,
– se un singolo senatore arriva ad unvalore di influenza di 25, può essere candidato al titolo di Console a Vita, sericeve la maggioranza dei voti vince la partita,
– se un senatore si ribella e sconfiggel’esercito di Roma in battaglia, vince la partita.
Ma vi sono anche numerose condizioni nellequali tutti i giocatori perdono, con le quali la partita terminaimmediatamente:
– se ci sono quattro guerre attive,
– se il popolo si rivolta,
– se lo stato va in bancarotta.
Come si può vedere dalla quantità diregole, questo gioco è uno dei più complessi che sia stato pubblicato (oripubblicato) di recente, ma il regolamento non è tutto qui: ci sono anche leregole opzionali (cinque paragrafi) e quelle particolari da utilizzarsi quandosi è in meno di tre giocatori (in solitario o in due). Con una tale mole diregole è necessaria qualche partita di addestramento per riuscire a comprenderebene i meccanismi del gioco, soprattutto per riuscire a ricordare tutte leregole che vanno applicate nelle varie situazioni. Da questo punto di vista ilregolamento non è il massimo dell’organizzazione, dato che vengono tralasciateinformazioni importanti (come icone sulle carte) o presentate senza enfatizzarela loro importanza, in pratica sembra un regolamento adatto più a chi conoscegià il gioco che a chi è alla prima partita (e su BGG ne è stata pubblicata unariscrittura molto ben fatta); in ogni caso è da apprezzare la revisione che èstata data al regolamento originale, dal quale sono state tolte le partiscarsamente utilizzate e limato il bilanciamento (una pagina del regolamento èdedicata ad una panoramica sulle differenze). Sono da apprezzare anche lesezioni di consigli strategici, cenni storici e storia del gioco.
“The Republic of Rome” è un giocounico per vari motivi: innanzitutto l’ambientazione è presente in ogni elementoche lo compone, e nei tre mazzi di carte abbiamo tutti gli eventi che hannofatto parte della storia di Roma, in una rappresentazione molto fedele;possiamo poi vedere applicate le leggi con le quali i Consoli e il Censoreamministravano il potere durante il gioco, e alla fine non si può non impararequalcosa da ogni partita che si gioca; ma la mole di regole lascia comunquelargo spazio alla diplomazia e alla contrattazione, che in questo gioco rivesteun ruolo estremamente importante; infine, il ruolo dell’alea: questo è un giocodistante anni luce dal bilanciamento degli eurogame, qui un lancio di dado perun assassinio può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta (è un casolimite ma non infrequente quanto si può pensare), ma il fatto che eventi diquesto tipo capitino continuamente durante la partita fa si che il tutto allafine abbia un certo bilanciamento; e questo fa parte della natura del gioco.
La morale comunque è questa: per potergodere del piacere che dà una partita a questo gioco, si deve essere pronti adaccettare un evento sfortunato che può costarci la sconfitta.

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