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Martini – Pietro Grossi

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Pagg.64 Euro 9,00 Sellerio Editore
 
Lo scrittore fiorentino dà vita ad unromanzo breve, o racconto lungo incentrato su due personaggi. Frank, vocebarrante del libro, facilmente identificabile con l’autore e il granderomanziere Thomas J. Martini. Il primo, giornalista agli inizi della carriera,si era recato in un lussuoso albergo per intervistare lo scrittore, diventatoun mito anche solo se aveva dato alle stampe un solo libro. Prevenuto, Frankpensa di provare rancore, antipatia per l’uomo di successo, ma, al contrario,fra i due scocca una scintilla  di empatia, che si trasformerà in un’amicizia ,anche se con rapporti non assidui, ma caratterizzata da rapporti sporadici. Idue si intendono al volo. Martini manda a casa una bella donna, la compagnaMiriam, attrice  destinata ad un brillante futuro,  pur di conversare con Frankche, secondo Martini ” vede le cose”, cioè riesce a cogliere il significatoprofondo dell’esistenza umana. Il giornalista è convinto che lo scrittore rappresentava”tutto ciò che chiunque avrebbe voluto essere, bello, giovane, gonfio disuccesso”. Ma, l’autore di “Tu” e “Piramidi” è veramente, come pensano glialtri e non Frank, un uomo felice e appagato? No,perché lo scrittore , pur sericco e con due libri di successo, osannato dal pubblico e dalla  criticasparisce da tutto e da tutti. Lascia l’appartamento , i libri, i mobili, di luinon si hanno più notizie. Si rifugia ad Instabul dove va a lavare piatti in unlocale e all’amico che lo va a trovare dove sostiene che è felice di condurrequesta nuova vita. Un libro, questo di Grossi, che si presta a diverseinterpretazioni. Una cosa comunque è certa: vi è, sostiene l’autore, unaprofonda differenza fra l’essere e l’apparire, fra i nostri tormenti interiorie l’esteriorità manifestata. Si tratta, dopo il folgorante esordio narrativocon “Pugni” del 2006, seguito dal meno felice “L’acchitto”, pubblicato l’annosuccessivo, sempre per i tipi della Sellerio, di una inversione di tendenza.Martini rappresenta certamente  un tentativo dello scrittore di cambiareregistro narrativo, una prova sperimentale di dare vita a nuove atmosfere e, non a caso,  il libro, a differenza dei precedenti,  è ambientato in America eci ricorda le pagine dei libri di Francis Scott Fitzgerald, scrittore moltoamato dall’autore. Martini è  un libro breve di pagine, ma certe descrizioni diluoghi e  situazioni sono tratteggiate  in maniera egregia, così come idialoghi fra Frank , che  Martini chiama Jay,  anche se sono brevi, sono molto intensi e profondi. La scena più bella e toccante  del libro è quella chechiude il volume: l’incontro ad Instabul fra i due , quando escono da un locale . Si rivedranno?  Grossi ha voluto volutamente evitare  di restareancorato alle bellissime pagine di Pugni e  ha dato vita , secondo chi scrive,ad un piccolo esperimento: cambiare personaggi, situazioni, luoghi, dare vitaad un breve romanzo che rappresenta una totale inversione  di tendenza rispettoalla precedente produzione letteraria. Martini  disorienta all’inizio illettore, abituato a storie più solide e consistenti, ma scavando fra le pieghedel libro, scoprirà messaggi importanti ed inquietanti. Resterà da registrarese questa sperimentazione letteraria avrà, o meno, un seguito o se Grossi, ilcui talento letterario è fuori discussione, ritornerà alle storie che lo hannofatto conoscere al grande pubblico.

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