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Alla prima e alla seconda

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Alla prima e alla seconda

L’inverno è alle porte (così come la banalità insita in questo sfruttatissimo incipit) e con esso una ricca stagione cinematografica che, come al solito, alterna una fastidiosa stitichezza ad un eccessiva proposta di buoni film. E’ vero infatti che in queste settimane sarebbe stato molto difficile vedere almeno la maggiorparte di titoli come "Segunda piel", "L’amore che non muore", "Prima che sia notte", "Dancer in the dark", "Solstizio d’estate", "In the mood of love", ad esempio anche perché davanti a molte sale campeggia la "faccia di Picasso", quella di Bruce Willis, quelle delle All Saints ed il loro coyote Ugly e, buon ultimo, quella di Panariello.
L’uscita di questo numero di "Alla prima e alla seconda" vi permetterà comunque di convincervi a vedere "L’amore che non muore", qui recensito da un Leo un po’ pensieroso, e naturalmente "Dancer in the dark" di Lars Von Trier (ce ne parla Paolo), un regista che non sarà certo dimenticato, un regista che ha dato una bella spruzzata di freschezza al cinema di tutto il mondo. Un consiglio per seguire le due visioni: fazzolettini e Malox sono rispettivamente d’obbligo.
Un’ultima parola: questa rubrica è un po’ più breve del solito, perdonateci, anche perché il mese prossimo ci saranno le recensioni da Torino, un festival sempre più importante al quale siamo oramai degli habitue.

Benatti Michele

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