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L’eterna lotta tra Beatles e Rolling Stones

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L’eterna lotta tra Beatles e Rolling Stones

Beatles contro Rolling Stones, Paul McCartney contro Keith Richards, John Lennon contro Mick Jagger, "Love me do" contro "Not fade away", "Let it be" contro "Let in bleed": è la struttura, del resto classicissima e consueta, del parallelismo, i due complessi più famosi della storia a confronto in un libretto accattivante forse anche perché decisamente svelto, Beatles contro Rolling Stones di Gorge Diez (Feltrinelli, pp. 159, 13.000 lire). Lo si potrebbe definire una sorta di Bignami, un Bignami, però, scritto con arte e maestria, chiarezza e completezza. "E le persone che si vantano maggiormente di quanto fossero sovversivi allora – narra Diez – e di quanto oggi tutto sia all’acqua di rose, proprio loro non hanno capito che il fenomeno che partiva in quegli anni era proprio la commercializzazione, la fama istantanea, la società televisiva, il mondo come specchio e superficie, il regno delle star nella democrazia, la vittoria dell’immagine sulla parola. Il ceto medio, che si pensava di combattere? Il ceto medio siamo noi". E qui si chiede: "I Beatles e gli Stones furono dunque gli antesignani del postmodermo, assieme a Andy Warhol, Muhammad Alì, Jackie e Jhon F. Kennedy?". Tra le pagine si legge che probabilmente lo furono, con gli Stones più originali e con una maggiore carica innovativa rispetto ai Beatles. E a supportare Gorge Diez ecco giungere dal passato una citazione proprio di Warhol: "Negli anni Sessanta contavano le persone, non ciò che facevano. Era importante il cantante, non la canzone". Tipica e scontata posizione postmoderna questa: conta la persona più di quello che fa, conta la biografia più che l’opera, lo scrittore più che il romanzo, l’individuo più che l’idea. Una verità valida ancor oggi, ed anzi oggi più che allora, perché ai tempi dei Beatles e dei Rolling Stones le canzoni erano importantissime, e bellissime.
Un librino minuscolo, capace però di farci non solo pensare e ripensare, ma addirittura rivivere, quell’epoca straordinaria, il mondo musicale, ma non di sola musica di Jhon Lennon, Mick Jagger e compagni, un momento decisivo della storia, musicale, appunto, e non solo.

Francesca Orlando

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