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Riflessioni

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Riflessioni

Ero sulla Croisette a Cannes ad una decina di giorni dall’inizio della kermesse festivaliera e stavo cercando il tassello contenente le impronte delle mani di Juliette Binoche. Avevo già trovato quelle di Emmanuelle Béart, e non mi sembrava concepibile che in mezzo a quell’infinito e lugubre sentiero di lapidi bronzee in cui c’erano veramente tutti, non ci fosse lei, la mia attrice preferita. E ripensavo a quando poteva essere stata presente, con quale pellicola, ai suoi film più importanti che potevano essere stati premiati qui. Mi sono anche addentrato nelle zone d’ombra del Palais du Cinéma, sbirciando sotto le macchine parcheggiate che oscuravano il sentiero bronzeo, spostando i cestini che coprivano alcune targhe, aspettando pazientemente gli altri turisti che si soffermavano a fotografare o a sovrapporre la propria impronta a quella del proprio idolo. Niente, non l’ho trovata. Non importa.
Pensavo proprio che il festival fosse già vivo. E la mia convinzione era aumentata dal momento in cui avevo cominciato a percorrere il lungomare di Cannes verso il Palais du Cinéma. Sembravano già giornalisti od addetti ai lavori quelli che correvano con le borse a tracolla e con i tesserini ben in vista. In realtà avvicinandomi, avevo già notato un sospettoso formicolio di operai che stavano montando stand e tensostrutture prefabbricate. Infatti il Palais era rivestito non dai manifesti delle pellicole, ma da più sobrie didascalie che rimandavano a convegni e a presentazioni. Era la convention di una società, presumo della new economy, tedesca o americana, non ci ho fatto molto caso.
Qualche locandina c’era, non ho capito se di film del festival o in programmazione in città, come l’ultimo atto di "Highlander", pellicola "indispensabile" nel contesto cinematografico mondiale, ancora con Christopher Lambert.
Ed il pensiero, per una strana associazione di idee, mi è corso al recente galà televisivo dei David di Donatello, ad un Moretti che sarà presente qui a Cannes, al ritrovato orgoglio nazionale cinematografico dopo la batosta dell’anno scorso dove proprio qui ci fu la grande esclusione dalla competizione della nostra cinematografia.
E a come mai a ogni inizio stagione ci si fascia la testa sugli scarsi incassi del periodo natalizio, di come non ci siano pellicole italiane valide che riescano a competere con gli incassi dei film americani, di come non si riescano a girare film di un certo livello, quali sono le cause di questa crisi profonda…
…e poi a fine anno si assiste alla rinascita, un’autentica riscossa, film italiani che richiamano gli spettatori al cinema, nuove generazioni di registi e attori giovani, che girano pellicole intelligenti, … tutti gli anni uno schiudersi primaverile.
In realtà le parole sono esuberanti rispetto al pensiero molto breve che mi si è balenato in quell’istante.
La mia vacanza è continuata, la visita a Cannes è stata solo una breve sosta, ed il cinema l’ho trovato solo nelle locandine dei paesi. Ci si rende ben conto all’estero di quante pellicole noi non vedremo mai, potenzialmente anche interessanti. Mi sono venute in mente le nostre sale d’Essai, oasi di ripopolamento cinema, dove le varie specie possono convivere e sopravvivere. Ed in questa riflessione mensile, che comprendo potrà risultare vuota e noiosa (perdonatemi, ma vengo da una breve vacanza), mi prendo la libertà di ringraziare la FICE e in particolare le sale d’Essai della mia città. Questi film sono rimasti in programmazione 1 settimana al massimo:

– Domenica 18 marzo – ore 22.30
"Domenica" – W. Labate
10 persone
– Lunedì 19 marzo – ore 20.30
"La Ville Est Tranquille" – R. Guédiguian
5 persone
– Sabato 31 marzo – ore 22.30
"Pranzo Di Natale" – D. Thompson
20 persone
– Domenica 8 aprile – ore 22.30
"Krampack" – C. Gay
20 persone
– Lunedì 23 aprile – ore 20.30
"Ghoatto" – N. Oshima
5 persone
– Mercoledì 2 maggio – ore 22.30
"I Corti Fice" – Autori Vari
10 persone

Nello stesso periodo:

– "L’ultimo Bacio" campione d’incassi – 2 mesi e mezzo di programmazione in una sola sala.
– "Le Fate Ignoranti" campione d’incassi – 1 mese e mezzo di programmazione – attualmente in programmazione in una sola sala.

Grazie per non pensare solo agli incassi.


Andrea Leonardi

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