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Allarme fumo passivo: come difendersi?

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Allarme fumo passivo: come difendersi?

E’ allarme per quanto recentemente è stato scoperto dalla nuova equipe per "la prevenzione, la diagnosi precoce, il trattamento dei danni da fumo" dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Lo studio condotto nei locali pubblici chiusi, dove il ricambio d’aria è quasi inesistente ha dimostrato che l’inquinamento da fumo passivo è molto più pericoloso a livello cardiaco e oncologico della quantità di smog che un organismo può inalare in un incrocio con traffico in tilt.
Molti dei danni causati dal tabacco si sviluppano concretamente anche dopo 10 anni e molto spesso sono irreparabili. Sono 7.634.752 in tutto il mondo le vittime del tabacco dal gennaio 2001, e nonostante questo solo in Italia ci sono ben 13 milioni di fumatori: il 33% sono uomini e il 25% sono donne.
E’ stato riscontrato che all’interno di ogni sigaretta vi siano più di 4 mila agenti tossici, non solo nicotina, ma anche catrame, monossido di carbonio e polonio, che addirittura è una sostanza radioattiva. Questi si sommano alle tracce di fertilizzanti e pesticidi riscontrate in precedenza.
In aggiunta sono ammessi additivi che alterano il sapore del tabacco, sia per renderne più gradevole il gusto sia per aumentare la dipendenza da nicotina.
Gli studiosi del centro oncologico, dopo aver analizzato il quantitativo di polveri tossiche presenti nell’aria dei locali pubblici dove non vi è divieto di fumare hanno dimostrato che la permeabilità degli agenti tossici negli alveoli polmonari è di 5/10 superiore a quella degli agenti tossici presenti nell’aria esterna.
Il disegno di legge Veronesi ,non essendo stato approvato da entrambe le camere, è decaduto insieme alla vecchia legislatura
Come difendersi allora ? Come rendere civile la convivenza tra fumatori e non ?
Quali sono i diritti dei non fumatori ?
Attualmente è vietato fumare in cinema, teatri e in luoghi di pubblica amministrazione, ma molto spesso questo decreto non viene rispettato. Nei luoghi privati aperti al pubblico come ristoranti, bar, aeroporti, è facoltà del proprietario o gestore scegliere se imporre il divieto o no . Per chi lavora con un fumatore la legge prevede che il datore di lavoro sia tenuto a garantire condizioni di sicurezza per la salute dei propri dipendenti.
A livello europeo invece esiste già una normativa antifumo completa che però entrerà in vigore tra il 2004 e il 2006 e prevede limitazioni per la promozione del tabacco, il divieto di utilizzare il termine "leggere" perché ingannevole e la riduzione a 10 mg per sigaretta di catrame.


Samantha Boni

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