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Intervista a Nadine Pepe

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Nadine Pepe
(intervista telefonica)

Ciao Nadine. Cominciamo col ringraziarti per aver partecipato, e col ricordare (onore al merito) ai lettori che il tuo nome non è affatto sconosciuto agli organizzatori di Holden: eri già stata infatti vincitrice, nella primissima edizione del nostro concorso. Cosa è cambiato nella tua vita da allora?

Ciao e grazie a voi. Quando mi avete conosciuto ormai più di sei anni fa io stavo ancora studiando al Carlo Sigonio (a Modena), mentre adesso sono al quarto anno di Psicologia, e sto svolgendo anche uno stage che mi tiene impegnata di mattina.

Psicologia… quanto ha influito questa scelta di studi sul tuo racconto.

A dire il vero, molto. Un particolare, mentre stavo studiando neurofisiologia, mi ha colpito e mi è rimasto fisso in mente: le persone cieche non vedono il buio, come avevo sempre immaginato. Non vedono "nero", per intenderci, ma semplicemente non vedono affatto. Ho iniziato a riflettere su questa cosa, cercando di capire cosa potesse volere dire concretamente, e da qui è nato il primo spunto per il racconto.

Racconto molto riuscito. Quasi tutti i giurati si sono chiesti, almeno per un minuto, se ci fosse qualcosa di autobiografico in alcune descrizioni. Molto bella l’atmosfera complessiva, il finale e anche la poesia nell’ultima parte.

Grazie. La poesia comunque è una citazione.

Una citazione molto ben integrata nel testo. Domanda: quanto ti ha ostacolato il limite di dimensioni imposto dal concorso.

Beh, il limite di lunghezza del testo è stato un piccolo problema. Il racconto, originariamente, era lungo circa il doppio. Temevo anzi che, come mi avevano fatto notare alcuni amici, che almeno il taglio principale si notasse, rendendo troppo brusco il passaggio tra la prima e la seconda parte. Comunque, dopo essere finita fuori concorso due anni fa per problemi di dimensione del testo, quest’anno ho prestato parecchia attenzione alla cosa.

Holden III ha avuto parecchi esclusi per questo motivo… ma sembra che l’attenzione a questo particolare sia stata molto più alta in questa edizione. E il tema è stato un problema o un aiuto?

Nessuna delle due cose in modo particolare. Il viaggio è un tema che mi piaceva molto, ma nello stesso tempo la traccia era abbastanza libera per potere spaziare liberamente.

Partecipi ad altri concorsi letterari o segui altre iniziative simili?

A dire il vero partecipo quasi solo al vostro concorso. A parte questo, ho anche preso parte a tre edizioni di "la collina della poesia". Un happening dei giovani interessante (ma si pagava per partecipare) che però non so se ci sia ancora.

Hai avuto modo di leggere qualche opera di qualcuno degli altri partecipanti al concorso? E/o conosci qualcun altro che ha partecipato.

Beh, conoscevo alcuni partecipanti, come ad esempio Alessia Papazzoni e Luca Caricati. Inoltre, alle premiazione, ho scoperto che anche un altro concorrente (che fra l’altro ha vinto nella categoria 17-25 per la poesia) Gabriele Pancaldi è stato mio vicino di casa quando ero più piccola. Per il resto ho sentito le opere che sono state lette durante la premiazione.

Segui o leggi riviste on-line?

A casa ho un computer piuttosto vecchio (che non uso di solito neanche per scrivere – anche il racconto di Holden è stato prima buttato giù a penna su carta e solo dopo ricopiato in formato elettronico), e così uso internet quasi solo all’università. Anche in questo caso l’unica rivista on-line che "sfoglio" è la vostra, KULT Underground.

A noi la cosa fa ovviamente piacere. Chiuderei l’intervista con la stessa domanda che ti abbiamo fatto l’altra volta: cosa e chi leggi in questo periodo?

Premesso che in questo periodo non ho molto tempo per leggere, ci sono alcuni autori che mi piacciono molto. Di italiani, uno è De Carlo, e un altro, di cui sto cercando di leggere tutto, è Pirandello. Veramente splendido.
Di autori stranieri ho letto di recente Honey Moon di Banana Yoshimoto e Stagioni diverse di Stephen King.
Leggo anche qualche rivista… anche se la maggior parte sono di carattere scientifico… come Focus, e qualche cosa d’altro legato a Psicologia.

Ok, ti ho rubato anche troppo tempo. Grazie per la tua disponibilità e complimenti ancora. Magari avremo modo di leggere qualcosa di tuo per Holden V. Ciao.

Ciao!

Marco Giorgini

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