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Intervista a Tommaso Turci

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Intervista a Tommaso Turci

Ciao e grazie per aver partecipato ad nostro concorso. Ti puoi presentare ai nostri lettori raccontando brevemente chi sei e cosa fai nella vita, e quali sono i tuoi hobby?

Chi sono? Sono un ragazzo di quasi 14 anni, nato e vissuto a Modena, molto semplice e timido. Nella vita studio, ho appena finito la scuola media e mi preparo al liceo classico. Il mio tempo libero in inverno e in estate è organizzato in modo molto diverso. Giocavo a pallanuoto, ma ho dovuto smettere per problemi fisici. Ho iniziato a suonare la chitarra e il bongo, ed è quello che faccio. In estate prendo molti appunti perché vado alle Cinque Terre, e la mia mente comincia a ispirarsi.

Come sei venuto a conoscenza di Holden IV?

Una sera mio padre è tornato dal lavoro, e aveva con se il volantino. Sapendo che mi piace scrivere, mi ha proposto di partecipare.

Come è venuta l’idea di partecipare? Ti ha attirato di più il tema, il premio o la diffusione di un tuo scritto garantita dalla realizzazione dell’ipetesto e dalla pubblicazione on-line?

A dire il vero non mi è venuta l’idea di partecipare. Il giorno del limite di consegna era molto lontano, e non prendevo la cosa sul serio. Inoltre ho avuto dei problemi abbastanza grossi quest’inverno, anche se voi li potreste definire "normali momenti di crisi adolescenziale". Quindi non mi attirava niente: il premio non sapevo nemmeno cosa fosse. Poi a pochi giorni dal limite di consegna, mio padre ha insistito perché provassi a scrivere un testo. Mancavano due giorni al termine, e mi sono messo a scrivere. Lavorando giorno e notte ho finito il lavoro. Poi l’ho trovato ridicolo, e l’ho riscritto, la sera prima di consegnarlo. Devo ringraziare mio padre che mi ha incoraggiato, altrimenti avrei perso una grande opportunità.

Hai già partecipato ad altri concorsi letterari o artistici?

Nel 1997 ho partecipato ad un concorso il cui tema era: "Il tuo viaggio nel passato". Ero piccolo, e rileggendo quel tema mi accorgo di come si sia evoluta la mia scrittura. Arrivai terzo, nella sezione Junior. Ricordo che venne anche pubblicato un libricino con tutti i testi del concorso. Il premio furono centomila lire da spendere in libri e un plico di Leggo Leggo.

Quanto è autobiografico il tuo racconto, quanto senti tuo il tema del tuo brano?

Il mio tema È autobiografico. Ho fatto un viaggio nella mia infanzia. Penso che sia impossibile non sentire "proprio" un testo, qualunque sia il tema. Io scrivo sempre basandomi su delle mie esperienze, anche al di fuori di "Non si nasce, si vive", quindi provo affetto per le mie creazioni. Credo che tutti quelli a cui piace scrivere ne provino.

Hai vissuto il limite di dimensione e la traccia del concorso come un ostacolo o un aiuto per la realizzazione di "Non si nasce, si vive"?

È la prima volta che scrivo un testo così breve. Devo dire che all’inizio è stato molto difficile, ma è stata un’esperienza costruttiva. In più penso che non sarebbe mai nata quella piccola autobiografia senza il limite. E "Non si nasce, si vive" è un testo che apprezzo molto, non perché ha vinto, ma perché mi ha permesso di meditare sulla mia infanzia.

Come ti è sembrata la premiazione di Holden? Hai consigli o critiche su come si è svolta, o sull’organizzazione del concorso in generale?

L’organizzazione è stata ottima. Forse quei due bravissimi attori, che recitavano i lavori dei partecipanti, meritavano uno spazio diverso per esibirsi. Magari la biblioteca, ma comunque un luogo dove non arriva il chiasso di un centro commerciale.

Avevi mai sentito parlare di KULT Underground (prima di leggerne il nome tra gli organizzatori di Holden IV)?

No, avevo visto il volantino in biblioteca, quando ho consegnato il testo. Però continuo a non capire con esattezza cosa sia.

Leggi o partecipi a riviste on-line? Cosa ne pensi dell’editoria elettronica?

Non navigo molto in internet, al di fuori della mia posta elettronica. Qualche volta vado sul sito de "la Repubblica", ma è un quotidiano. Basandomi su quel singolo elemento, ritengo che l’editoria elettronica sia ben organizzata, e offra un servizio utile e alternativo.

Hai avuto modo di leggere qualche altra opera di quelle che hanno partecipato al concorso? Conosci qualche altro concorrente?

No, non ho avuto il piacere di leggere niente e non conosco nessun altro partecipante

Quali sono i tuoi scrittori preferiti?

Italo Calvino è senza dubbio il mio preferito. Poi c’è Shakespeare. Per il resto non riuscirei a fare un elenco molto lungo.

Qual’è il libro che hai letto di recente che ti è piaciuto di più?

Come ho scritto nel testo, non leggo molto. L’ultimo libro che ho letto è stato "Che Guevara", la sua autobiografia, obiettiva e scritta bene. Prima ho letto "Romeo e Giulietta", ed è la cosa più bella che abbia mai sfogliato. "I ragazzi della via Pal", ed è l’unico libro finora che mi abbia commosso.

Grazie per la disponibilità e complimenti ancora per il tuo racconto. Ciao

Marco Giorgini

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