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Star Wars Rogue Leader

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È ora. Adesso che sta impazzendo la Star Wars – mania, con l’uscita del secondo episodio di Guerre Stellari in concomitanza quasi planetaria, con l’uscita di Nintendo e del seguente gioco di LucasArts

Star Wars
Rogue Leader

non potrete non buttarvi a capofitto nelle avventure che vi vedranno ancora una volta protagonista della lotta contro le flotte imperiali. Nei panni di un pilota di caccia dell’Alleanza, sarete costretti a viaggiare nel cuore del territorio Imperiale, sulla Morte Nera, nelle vicinanze di pericolosi Star Destroyer Imperiali, tra le nubi della Citta delle Nuvole su Bespin. Dovrete scortare importanti convogli e difendere avamposti su pianeti come quello di Hoth. Dovete decidere quale tattica adottare quando sarete in formazione con la squadriglia. Quindi dovrete dimostrare a tutti quanti che la Forza scorre forte nelle nostre vene.
Diciamolo subito: inserendo il mini dvd nel cubo Nintendo, avrete come una sensazione di deja-vu. Ma che bella sensazione: come al solito ritroveremo i nostri odiati nemici dell’Impero sfrecciare nei cieli stellati usciti dalla fantasia di George Lucas, pronti a scaricarvi tutto il loro odio con i fulminatori dei loro Tie.
Ma come vi dicevo questa sensazione di deja-vu è strana: sebbene le missioni che dovrete affrontare ricalcheranno molte delle avventure viste nei film, signori miei, in alcuni punti la grafica della simpatica scatola Nintendo supera quello che ci ricordavamo. Neanche su Pc, nelle ultime produzioni, avevamo visto un tale sfoggio di potenza. E dire che questa console dovrebbe essere la meno potente del lotto, ma evidentemente Factor 5 ha saputo trarre subito dal GameCube Nintendo tutto quello che un titolo di prima generazione poteva offrire. Ma torneremo più tardi sulla grafica. Concentriamoci sul gioco vero e proprio. Come avrete già capito dal cappello introduttivo, Rougue Leader vi permetterà di vestire da subito i panni di Luke Skywalker o di Wedge Antilles e pilotare alcune delle navicelle più belle dell’Alleanza, tra cui il famoso X-Wing, Y-Wing, A-Wing, B-Wing e lo Snowspeeder. Il gioco inizia con la schermata selezione Missione. Qui potrete scegliere se effettuare la missione attuale o quella di addestramento. Per ogni missione, esclusa quella di addestramento, potrete scegliere la vostra nave di combattimento preferita, sempre che questa sia stata sbloccata da precedenti risultati positivi. Anche le missione da affrontare, una volta superata, ne sbloccherà un’altra. Una volta che una missione è stata portata a compimento, sarà possibile rigiocarla in un secondo momento. Al compimento di una missione vi verrà assegnata una medaglia di bronzo, di argento o d’oro a seconda di come si è svolta la missione stessa. Infine, essendo alle medaglie associate dei punti, acquistando medaglie più prestigiose, si potranno "acquistare" le missioni bonus e riuscire poi a sbloccare anche due astronavi supplementari, come il Millennium Falcon e la navicella personale di Darth Vader, il Tie Advance X1.
Come noterete la classica struttura di gioco molto cara a LucasArts è rimasta immutata anche per questa produzione a cura di Factor 5. Ma questo non può che essere un punto a favore del gioco: d’altronde cavallo vincente non si cambia… o qualcosa del genere! e quindi non possiamo accusare il gioco di essere troppo uguale alle precedenti incarnazioni della serie. Certo l’innovazione è sempre ben accetta, ma quando abbiamo tra le mani in X-Wing, questa regola vale lo stesso? E che dire allora dei comandi che si adattano alla perfezione al nuovo joypad del GameCube, diventando intuitivi fin dal primo momento e regalando così da subito l’impressione di essere proprio nella galassia lontana, lontana? L’interfaccia sullo schermo, costituita dal display comunicazioni, dal radar 3D dall’indicatore danni e da quello delle armi risultano fin da subito chiari a tutti gli amanti di simulatori spaziali. In più, quando si sfrutterà la visuale in prima persona, si potrà attivare il computer di puntamento, con la semplice pressione del tasto Y. Questo computer, sebbene vi aiuterà in casi disperati, andrà a inficiare negativamente sul risultato della missione (della serie usatelo, ma solo in casi di estremo bisogno).
Parlavamo dei comandi del joypad e abbiamo detto che alla pressione del tasto Y è appunto associato il computer di puntamento. Il pulsante di fuoco è chiaramente il tasto A, mentre al tasto B è dedicato al lancio dell’arma secondaria. I due pulsanti posti ai lati servono, quello sinistro, a frenare e, quello destro ad accelerare. Il tasto laterale Z, appena sopra al laterale destro, attiva il rollio dell’astronave, funzione che potreste anche decidere di lasciare al computer, tramite la relativa opzione, nel menu apposito. Diamo adesso un occhio più in dettaglio, senza però anticipare più di tanto le missioni che vi aspetteranno.
Ma vi vorrei soffermare in particolare su tre: la battaglia di Hoth, quella di Bespin e quella di Endor. Ok, siccome il gioco inizia con l’attacco alla Morte Nera, ci dovevano essere sicuramente altre battaglie memorabili nel gioco. Infatti è così: le tre citate si staccano enormemente dalle altre. La battaglia di Hoth è quella vista al cinema ne L’impero colpisce ancora. Il campo innevato, voi a bordo del vostro snowspeeder impegnati nel distruggere quei maledetti AT-AT… molto evocativo è strutturalmente migliorato dall’ultima incarnazione vista tempo addietro sul Nintendo64. La battaglia di Bespin è quella ambientata nella città delle nuvole. Sebbene una tale sequenza mancasse nel film sopra citato, il tutto è stato inventato pensando a come un conflitto potesse svolgersi in mezzo alle costruzioni della città: il risultato è magnifico e va visto perché inenarrabile. Spettacolari sono gli effetti di luce, il bump-mapping un po’ ovunque e il cielo color arancio che si riflette sulle costruzioni tutt’attorno. Infine la battaglia di Endor, ovvero l’assalto alla Morte Nera mezza ricostruita… la scena che si vede nell’ultimo film della vecchia trilogia è incredibile: stormi di Tie Figther che si buttano a capofitta contro le astronavi Ribelli… uno sciame di raggi laser ovunque… dovevamo aspettare veramente il Gamecube per poter ottenere un livello del genere? Forse la risposta è sì!
E forse è questo che ci fa chiudere un occhio sulla struttura del gioco, che sebbene a missioni e poco innovativa, sicuramente rappresentano il non plus ultra per quello che riguarda i simulatori di volo spaziale ambientati nella vecchia trilogia, forse quella alla quale i trentenni come me sono più attaccati e forse questo gioco, assieme ad alcuni altri titoli in arrivo quest’autunno per questa macchina, faranno alzare l’età media dell’utenza di questa macchina, finora vista sempre come un giocattolino per bambini, ma che, in Europa e in Giappone, sta dando filo da torcere a macchine più blasonate. E un motivo deve avercelo sì questo gioco, che è uno dei giochi più venduti di sempre, che ha fatto furore in America lo scorso Ottobre e che sta facendo scalpore anche qui nel vecchio continente.
Ultimi appunti per chi volesse cimentarsi in questa bellissima incarnazione dell’universo di Guerre Stellari: il gioco sfrutta la modalità PAL60 e muniti di un cavo RGB potrete godere di bellissime e definitissime immagini anche sul vostro televisore di casa. Ma, come era successo in America, alcuni utenti hanno lamentato blocchi in alcune situazioni di gioco. Il consiglio che vi dò è quello di contattare il sito della casa produttrice del gioco (www.lucasarts.com) o il sempre funzionante supporto tecnico di CTO, casa che distribuisce il gioco in Italia. Velocissima soluzione a questo problema sembra però essere il cambiamento di modalità di gioco, ovvero giocando nella modalità 50 Hz, sembra che questi blocchi non si verifichino. Uomini avvisati… E infine un ultima nota: il gioco ha testi in italiano, ma audio in inglese, così tutti i veri stimatori di Guerre Stellari potranno finalmente sentire la vera voce di Wedge Antilles, doppiato da Denis Lawson, riesumato da non si sa bene che soap opera americana per prestare la voce al suo personaggio, così come fece nel primo film della trilogia. Ok, scherzo, non so se stesse facendo soap opera al momento dell’ingaggio e me ne scuso con gli amanti del personaggio e della saga tutta. Era solo una battuta.
Arriviamo così alle note conclusive: e parlando di note non posso che ricordare le stupende musiche di John Williams che dai titoli di testa alla missione finale accompagneranno i vostri conflitti interstellari. Qui tutto il reparto audio, così come quello grafico, sono di notevole fattura: come molti di voi sapranno, GameCube non ha Dolby Digital 5.1 e cose del genere via hardware, ma è in grado di gestire il Dolby Surronund PRO LOGIC II ed è quello che Star Wars – Rogue Leader fa alla grande: sebbene non sia un 5.1 la sensazione di immersione nel campo da gioco è sapientemente ricreata e, già il test audio, disponibile nella schermata di configurazione, potrà darvene un assaggio, con effetti di panning da paura! Infine dei conti questo gioco dovrebbe accompagnare, così come il precedente da me recensito, l’acquisto del cubo Nintendo. Sicuramente una delle killer application fornita da "terze parti" che Nintendo ha saputo annoverare come freccia al suo arco per accappararsi l’attenzione dell’intero mercato (e dei fans della saga) fin dal primo giorno. Bella mossa!
Giovanni Strammiello

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