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Intervista agli autori di Sine Requie

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Intervista agli autori di Sine Requie


Matteo e Leonardo sono gli ideatori e sviluppatori di un gioco di ruolo che si sta creando una fitta schiera di appassionati (io per primo) unico e particolare : Sine Requie. Un grazie a Matteo Cortini e Leonardo Moretti per questa breve intervista

Ragazzi come è nata l’idea di Sine Requie? Lo potete introdurre a grandi linee per i neofiti?

LEONARDO: volevamo cimentarci nella realizzazione di un gioco tutto nostro, che avesse un’ambientazione originale e un sistema di regole il quanto più "nuovo" possibile. Ci è venuta la voglia di scrivere qualcosa di horror (che è da sempre una delle nostre grandi passioni) dove la parte dell’ambientazione fosse curatissima, un gioco dove si possa interpretare personaggi che vivono quotidianamente l’orrore…..abbiamo immaginato un mondo dove le grandi dittature vivano e prosperino e dove i morti camminino sulla terra per divorare i vivi…..ebbene sì… ho sempre amato gli zombie! J
CURTE (Matteo): Sine Requie nacque come una sfida con noi stessi… in anni così bui per il gdr decidemmo di rimboccarci le maniche per creare qualcosa di mai visto (o di visto il meno possibile)… Decidemmo da subito per un prodotto horror e per un’ambientazione forte, per un regolamento diverso da tutto ciò che conoscevamo. Dopo anni di idee nate, morte, elaborate e aggiustate alla fine il buon Sine era una realtà che faceva bella mostra di sé sulla nostra libreria… poi vennero i tempi veramente difficili… Sine Requie oggi è un gdr horror ambientato in un ipotetico 1954, dieci anni dopo quello che verrà ricordato come "Il Giorno del Giudizio", dieci anni dopo lo sbarco in Normandia, il giorno in cui i Morti alzarono i loro corpi mutilati e putrescenti per saziare la propria fame di carne viva… Nei dieci anni che separano il 6 giugno 1944 dalle ambientazioni di gioco l’Europa venne sopraffatta dalla ferocia dei caduti, dalla follia e dall’orrore e solo poche nazioni sopravvissero, e con esse le più oscure dittature del passato. In Sine Requie i Personaggi non dovranno affondare solo i Morti e la follia umana; si troveranno a muoversi in realtà oppressive, schiacciati dal più feroce Nazismo, da una Teocrazia Papale che ha riportato in auge roghi inquisitori e nuovi Templari, da una forma estrema di Comunismo tecnocratico in grado di annullare quasi completamente lo spirito umano… Insomma c’è spazio per l’horror casereccio e un po’ splatter o per fini investigazioni politiche, alla scoperta dei segreti di oscure sette o di organi di potere corrotti e spietati… Ai Cartomanti e ai Giocatori la scelta!

Il sistema di gioco utilizza i tarocchi al posto dei dadi, consentendo al narratore (o Cartomante se preferite) di interpretare il destino dei personaggi. E l’idea di questo regolamento da dove è nata?

CURTE : dalla voglia di novità. Eravamo convinti che, se dovevamo imbarcarci in questa folle avventura, dovevamo creare qualcosa di veramente nuovo, originale, sia nell’ambientazione che nelle regole. I Tarocchi hanno sempre un gran fascino e volevamo inserirli ma sembrava una cosa complicata, irrealizzabile, poi un’idea qua, un’idea la, è nato il sistema di Sine Requie: veloce, narrativo, semplice, quello che cercavamo!
LEONARDO: l’idea base è di creare un gioco dove l’interpretazione sia il punto cardine, mentre le regole seguono di conseguenza senza essere la parte principale del prodotto. I Tarocchi sono ideali per narrare una storia senza soffermarsi troppo sulle meccaniche.

Come avete fatto per farvelo pubblicare? Qual’è stato l’iter per arrivare alla diffusione del vostro prodotto? E che difficoltà avete trovato?

LEONARDO: Abbiamo scritto, corretto, riscritto, corretto e riscritto il gioco per ben 4 anni prima di ritenerlo pronto per proporlo ad un editore. Avevamo trovato un altro editore prima di Rose & Poison, ma ci aveva proposto di far uscire il gioco in d20 system e senza nazisti…. Così abbiamo deciso di tenercelo per noi e di cercare altrove, inviando il gioco già completo ad altre ditte, finché non siamo stati contattati dai Rose&poison, che ci hanno lasciato totale libertà nel proporre le nostre idee.
CURTE: Strano che lo abbiano pubblicato vero? 😉 In realtà credevamo di non avere alcuna speranza, il mercato dei gdr in Italia è veramente contratto e i giochi non autoprodotti si contano sulla punta delle dita di un lebbroso (bleah!)… proporre un gioco con nazisti, frati cannibali, senza dadi, sembrava un suicidio… e invece forse è stata proprio questa voglia di distinguerci dagli altri prodotti a portarci fin qua… Comunque dobbiamo ringraziare la Rose and Poison che ha creduto in noi, hanno avuto un coraggio da leoni! J

Quali elementi vi hanno influenzato di più nella creazione di Sine Requie? C’e’ qualche libro, film o altro gdr che vi hanno indirizzato in una direzione, vi hanno condizionato…

CURTE: sicuramente… direi tutto ciò che abbiamo visto, sentito, fatto negli ultimi anni… io credo che le idee spesso nascano da rielaborazioni e ordinate confusioni di nozioni precedentemente apprese, in tal senso direi che tutto ci ha condizionato. Ma principalmente la colpa della genesi di Sine Requie credo sia da imputarsi a quel centinaio di film horror che ci siamo sparati, ad alcuni bellissimi gdr che ci hanno maturato ludicamente, ad alcuni pessimi gdr che ci hanno fatto dire "ehi! Ma così ci riusciamo anche noi" J
LEONARDO: senz’altro tanti filmacci e libracci horror, dai capolavori alle schifezze più immonde.

Il vostro disclaimer all’inizio del gioco è un piccolo capolavoro, soprattutto perchè sottolinea quanto i gdr vengano spesso giudicati da persone ignoranti che non vogliono nemmeno prendersi la briga di informarsi su cosa sono realmente. E’ il MOIGE che vi ha spaventato o, secondo voi, il gdr è comunque ancora un prodotto di nicchia che può, quindi, essere frainteso da chi non lo conosce?

LEONARDO: appena vai su temi pesanti come il razzismo, il nazismo, l’intolleraza politica e religiosa tocchi tasti dolenti. La gente ha poca ironia su questi argomenti, e devi stare molto attento, altrimenti ti ritrovi il "comitato mamme obese, annoiate e scandalizzate" o il "comitato per la pace e l’uguaglianza dei diritti delle cavallette del Bengala" pronti a spellarti vivo. E’ un mondo strano… dovrebbe essere chiaro che un gioco è un gioco…ma forse molte persone non ci arrivano
CURTE: oggi molti si soffermano su giudizi superficiali e stereotipati… Sine Requie non tratta solo di Morti ridestati dalle tombe, affronta (in senso lato visto che cmq è un mondo immaginifico) nazismo, comunismo, religione… ce n’è abbastanza per buscarne da tutte le parti… a già poi è un gdr, praticamente una delle forme con cui in demonio tenta i giovani innocenti (vi assicuro, su un sito ho letto roba del genere!).

Secondo voi il sistema d20 sta ammazzando il mercato? E quale sarà il futuro del mercato dei gdr in Italia?

CURTE: il sistema d20 ha rilanciato il gdr in Italia, non dimentichiamolo. Se ucciderà il mercato la colpa non sarà sua; sarà da imputarsi principalmente a tutti i giocatori pigri che non si informano, non rischiano, non esplorano, non hanno, in definitiva, una vera passione per i gdr… comunque Sine Requie gode di ottima salute (nel suo piccolo) il che dimostra che di pubblico attento e curioso ce n’è ancora un po’…
LEONARDO: adoro D&D 3.66578 edizione per un motivo: grazie a lui tanti si sono avvicinati al gdr. Sta ai giocatori, poi, interessarsi a qualcosa di nuovo. Spero che nascano molti gdr di qualità in Italia e che il mercato, come sembra, inizi a muoversi verso una concorrenza equilibrata verso gli ottimi prodotti esteri.

Le vostre illustrazioni sono sempre opera di artisti italiani decisamente all’altezza. I pezzi narrati in prima persona nei vostri manuali pure, rendendo ancora più facile calarsi nei personaggi da interpretare. Secondo voi cos’è il gioco di ruolo? Interpretazione? Una sfida narratore – giocatori?

LEONARDO: senz’altro non una sfida. Il gioco di ruolo, almeno per me, è un momento per creare dei ricordi condivisi tra più persone, ricordi di un mondo immaginario che rimarranno impressi nella memoria dei giocatori e del narratore. Si vive per qualche ora in un mondo parallelo e, per quanto di fantasia, per certi versi non meno importante di quello reale.
CURTE: Interpretazione e divertimento, recitazione, magari anche di bassa lega, ma efficace per provare emozioni e per creare un senso di complicità tra amici. Credo che Narratore e Giocatori abbiano lo stesso fine: creare una bella avventura, divertirsi e divertire, non dimostrare chi ha più potere, quello è scontato a livello di gioco e soprattutto è totalmente inutile. Secondo me il gdr dovrebbe assomigliare a un libro scritto tutti assieme, a un bel film vissuto in prima persona e non a un livello di Diablo (che adoro, ma non è un gdr…)

Quali sono i vostri giochi di ruolo preferiti?

CURTE: eh eh… sono tanti… diciamo che quelli che ho amato di più sono Stormbringer e Warhammer per il fantasy, Cthulhu per l’horror, Vampiri per l’interpretazione, il patos, Kult come manuale da leggere e guardare, Deadlands per il coraggio e l’innovazione (il fatto che poi sia diventato d20 potrete immaginare che effetto mi abbia fatto… L…), il vecchio D&D (scatola rossa/blu/colore strano/nera), che è sempre D&D, Uno Sguardo nel Buio perché fu il primo… è probabile che ve ne siano molti altri… Leo, che dici? Ho mancato qualcosa?
LEONARDO: io e il Curte giochiamo insieme da oramai 16 anni…i gdr che amiamo sono gli stessi… anche se io aggiungerei OG! Il gioco dei cavernicoli, che è veramente divertente (per 1 o due partite al massimo)
CURTE: dimenticavo il buon vecchio G.I.R.S.A. …

Avete vinto il "Best of show" di Lucca Games 2003. Quali altre soddisfazioni vi sta dando Sine Requie?

LEONARDO: ci ha scritto De Niro dicendoci che ci invidia a morte, Brad Pitt scambierebbe il suo posto con noi, Stephen King si rode d’invidia le donne fanno a pugni per uscire con noi…cosa possiamo chiedere di più? J
CURTE: Leo… anche oggi non hai preso le medicine vero? Infermieraaaa!!!! Scusate, tornando a noi ogni nuovo utente, ogni messaggio carino, ogni intervista, ogni recensione positiva è una soddisfazione grandissima, è ciò che ci da la forza di continuare! Il Best of Show (o Bestosiò che è più meglio) fu proprio un fulmine a ciel sereno, non sapevamo neppure di essere in concorso… non ci azzardavamo neppure a sognare di vincerlo… ma ci ha fatto un piacere pazzesco, eravamo in mezzo a tutti i big del gioco, da Warhammer a Dragonlance, da Vice City a Elmore… eravamo come ubriachi, ci sentivamo troppo fuori luogo… poi abbiamo capito perché avevamo vinto… 17° Bestosiò – Lucca 31 ottobre / 2 novembre… poteva il destino non portare la coppa a uno sfigatissimo gdr sui morti?

Avete in cantiere qualche altro prodotto? Sia legato a Sine Requie che ad altro…

CURTE: Altro? Top Secet!! J Per Sine Requie abbiamo in fase di layout il modulo di ambientazione "Terre Perdute" e nel 2005 dovrebbero vedere la luce almeno una campagna per il IV Reich, l’ambientazione U.S.A. e forse una sorpresa per Lucca Games… vediamo cosa riusciamo a fare…
LEONARDO: probabilmente meno di quello che l’ottimista Curte ha appena detto! Ma noi siamo pazzerelli…proveremo a scrivere come cinghiali mannari in quest’anno! J
CURTE: tanto noi non dormiamo mai… L

Secondo voi gli italiani sono esterofili anche in un mercato di nicchia come il gioco di ruolo? E qual’è attualmente il prodotto che preferite (Sine Requie a parte)?

LEONARDO: bè..sono esterofili perché per anni i giochi ben curati e ben scritti erano stranieri. I buoni giochi italiani da qualche tempo si fanno sempre più forti, basti pensare al successo di On-Stage! O a altri piccoli gdr ben fatti come l’Orlando Furioso. Il mercato si muove, i prodotti iniziano a saltare fuori, ma per essere concorrenziali serve una bellissima grafica e soprattutto qualcosa di veramente nuovo.
CURTE: più che esterofili in Italia siamo, senza offesa, un pochetto monotematici… il fatto che giochi come Warhammer, Deadlands, Kult, lo stesso Cthulhu siano relegati a fette di mercato e di utenza marginali o siano proprio scomparsi dovrebbe dare da pensare… Riguardo ai prodotti attuali non saprei… è un pezzo che non compro un gdr J ma non vedo in giro cose che mi attirino moltissimo, vedo il ritorno di tanta roba vecchia… vedo giochi spacciati per nuovi che festeggiano i loro decenni… che con i Morti e le dittature siano risorti anche i vecchi giochi? Spero che presto ci sia posto anche per qualcosa di nuovo, e spero ci sia sempre un cantuccio umido e buio per il buon Sine

In Italia si riesce a vivere come autore di giochi di ruolo?

CURTE: stai scherzando? Non ci si va neppure in vacanza un week-end… L. Forse si riesce ad andarci a cena una sera pagando anche per la propria donna… non molto di più! È un hobby
LEONARDO: ..e resterà tale, credo. Ma noi ci divertiamo tanto a giocare al nostro giochino, a scrivere roba nuova e a incontrare tanti amici alle mostre dei giochi, quindi anche se non porta soldi, ci porta un sacco di spasso e questo ci ripaga J

Secondo voi quanto conta internet nel mercato dei gdr? Pensate che il feedback autori-utenti sia rilevante? E che benefici vi dà?

LEONARDO: è utilissimo, sia perché aumenta il passaparola e permette anche a giochi minori di essere conosciuti, sia perché ci mette in contatto con i lettori e giocatori del Sine …insomma…se qualcosa non piace te lo dicono in faccia e questo ti aiuta a sapere cosa migliorare e in cosa, invece, il gioco è piaciuto.
CURTE: indispensabile! Sono perfettamente d’accordo col mio esimio collega (Leonardo per chi non lo riconoscesse nella parola "esimio"). Ci permette un contatto diretto e giornaliero con tutti coloro che hanno dubbi, perplessità, idee. Sul nostro forum ci sono continui scambi di spunti per avventure, consigli su come modificare le regole, è anche un punto di ritrovo per appassionati. La mancanza di riviste cartacee poi rende i forum e le riviste elettroniche insostituibili!

Com’è andata la fiera di Lucca quest’anno per Sine Requie (oltre ad avere venduto la mia copia…)?

CURTE: Aaahh! Lucca 2004… che meraviglia… è andato tutto benissimo, in tantissimi sono venuti a salutarci ed erano tutti soddisfatti e contenti, è arrivato anche un templare in armatura ed expiator (un’arma presente nel gioco) ad assaltare il nostro stand (Nexo sei un mito!)… abbiamo scattato foto con tutti i nostri nuovi amici di forum, abbiamo autografato molte copie del Sine, abbiamo fatto diverse dimostrazioni di gioco, siamo stati benissimo con i Rose and Poison… insomma ci siamo divertiti un sacco anche se quattro giorni sono veramente massacranti… Ah già! Abbiamo anche venduto tantissimo… l’ultimo giorno verso le 17 avevamo terminato tutte le copie de "la Creazione" (la prima parte delle regole) e de "Gli occhi del Serpente" (la campagna, ultima uscita del buon Sine), il che vuol dire che chi già aveva il gioco è venuto a prendere i manuali nuovi e in tanti sono venuti a prendere i primi manuali entrando così nel nostro piccolo e oscuro mondo…
LEONARDO: …io mi sono divertito un mondo! Poi il Curte era influenzato e sembrava sotto l’effetto di droghe micidiali..che spasso!

A Lucca ho parlato con Matteo del duplice orrore del mondo di Sine Requie : l’orrore per la piaga dei morti e l’orrore per le società opprimenti in cui vivono i personaggi. Secondo voi tra le 3 grandi dittature presenti nel vostro mondo quale fa più paura? E perchè?

LEONARDO: mmmmmm..io direi quale mi fa meno paura…senz’altro preferirei essere un cittadino del Sactum Imperium, piuttosto che un cervello dentro una biomacchina russa. Credo che le 3 dittature vadano a toccare un aspetto diverso di paura…Sanctum Imperium riporta più all’inquietudine del mistero, IV Reich alla vita "sul filo del rasoio" dove non ai mai di chi fidarti, mentre "Soviet" è un delirio allucinante in una società del tutto disumanizzata… si… forse Soviet mi fa più paura di tutte!
CURTE: ogni dittatura, privando l’uomo dei diritti e delle libertà fondamentali dovrebbe far paura; purtroppo credo che ancora oggi vi siano persone che considerano alcune dittature migliori di altre… ma rimanendo sulle dittature immaginifiche di Sine Requie credo che la Russia offra lo scenario più cupo e inquietante

Pensate che il vostro prodotto possa vendere anche in mercati diversi da quello italiano?

CURTE: chissà… sarebbe bellissimo, forse sarà un obbiettivo al di la delle nostre forze e capacità, ma certo quando i tempi saranno maturi faremo almeno un tentativo… dobbiamo decisamente puntare all’estero se vogliamo trasformare Sine Requie in un grande gdr (e magari vedere anche due soldini)… ne avremo la forza? Vedremo…
LEONARDO speriamo… io incrocio le dita!

Sarete presenti a qualche fiera nell’immediato futuro? O sarete in giro per incontrare i fans?

LEONARDO: il nostro scopo è di essere ovunque e sempre! Le fiere ci divertono un sacco e poi ci piace incontrare persone a cui il gioco è piaciuto.
CURTE: faremo i salti mortali per essere a Giochi Sforzeschi, a Milano, poi vedremo… viviamo giorno per giorno…
LEONARDO: (rivolto al Curte) A Rambo! Ma te posso toccà? Ma vaff…. J

Grazie ragazzi per il vostro tempo e la vostra disponibilità, davvero!
Quando sarete online vi manderò una mail col link dell’intervista! Nel frattempo continuerò a supportarvi (perchè ve lo meritate… :D)

Ciao!!!


CURTE: alooa!!
LEONARDO: grande ZIMMER!

Simone Bonetti
aka Zimmer Frey

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