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Intervista ad Alec Valschi

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Intervista ad Alec Valschi

Direi di iniziare con le presentazioni di rito, quindi, domanda: chi è Alec Valschi, quanti anni ha e cosa fa nella vita?
Sono nato il giorno dei morti del ’72, vado quindi per i 32 anni. Nella vita cerco di spassarmela, contando su varie passioni e diversi amici. Per vivere (e pagare il mutuo del mio appartamento) lavoro come amministratore di rete/sistema per un’azienda assicurativa milanese…

Come e quando è nata l’idea de "la tela nera"? prima collaboravi con altri siti o è il tuo primo approccio on-line?
L’idea è nata un anno e mezzo fa circa, quando ho cominciato a dedicarmi "con testa e impegno" alla scrittura. A causa della partenza della mia ragazza per la Spagna mi sono ritrovato con moltissimo tempo libero, tempo che ho investito prima per "creare" e poi per "diffondere" le mie opere… da qui è nata La Tela Nera, la mia prima esperienza simile sul web.

Chi collabora (e con che ruolo) al tuo sito? Come si fa (se si può) a collaborare con voi?
Con La Tela Nera può collaborare chiunque sia animato da un’autentica passione per il mondo dei libri, della scrittura, e che sia pronto a dare il suo contributo (di qualsiasi tipo) con costanza, impegno, e un "minimo" di serietà. I collaboratori del sito sono numerosi. Biancamaria Massaro è stata la prima a darmi una mano, sia come "motivatrice" che come curatrice della sezione legata ai concorsi di narrativa gratuiti organizzati in Italia. Si sono poi aggiunti Fabio Marangoni al "reparto recensioni" e Roberto Paolini per la grafica web e le copertine degli ebook di nostra produzione. Non da meno sono i contributi degli altri "recensori" (Simona e Simonetta in primis), del programmatore Marco Zamparelli, di Elena, e dei giudici coinvolti nell’organizzazione dei miei concorsi, veramente troppo numerosi per riuscire ad elencarli tutti… ne cito uno su tutti, che conosco ormai da quattro anni, Andrea "Doc" Didato.

Come sono nati i concorsi che il tuo sito organizza – e quanto tempo richiede la loro organizzazione?
Inizialmente il primo concorso che ho "messo in pista", il NeroPremio, è nato per creare del "movimento" intorno al sito e attirare l’attenzione degli appassionati sulle mie opere. Le cose poi sono cambiate in fretta: il concorso ha avuto da subito un successo incoraggiante, rivelandomi "la fame" di concorsi tra gli appassionati, fame che ho cercato di placare organizzando altri concorsi, e cercando via via di migliorarli sia sotto il profilo dell’organizzazione che dei premi. Questa è poi diventata l’attività principale del sito, alla faccia dei miei lavori, che ho addirittura deciso di rimuovere dalle sue pagine. Oggi come oggi la difficoltà nell’organizzare un concorso sta tutta nel trovare "i giurati" che dovranno poi leggersi e valutare tutti i racconti in gara. Per tutto il resto non ci vuole molto…

Hai qualche aneddoto simpatico sulla storia del tuo sito – o sui concorsi?
Non me ne ricordo nessuno in particolare, eppure di risate me ne sono fatte. Da quando poi è attivo il Forum c’è proprio di che spassarsela… molti dei suoi visitatori sono individui particolari e interessanti, e spesso ci scappano discussioni strane e divertenti…

Parliamo di Alec Valschi, scrittore. Quanti racconti (e/o romanzi) hai scritto fino ad ora?
Alec Valschi "scrittore per hobby" nasce quasi dieci anni fa, durante il servizio militare, per poi proseguire il suo cammino stentato durante i primi anni di lavoro. Scrivere era poco più di un passatempo, qualcosa per "tappare i buchi" quando non c’era la possibilità di uscire in compagnia o di dedicarsi a musica, cinema, o allo sport. Ho scritto una cinquantina di racconti e qualche "abbozzo" di romanzo, ma la maggior parte delle creazioni antecedenti al settembre 2002 è di qualità veramente modesta. Da quando ho cominciato ad impegnarmi sul serio le cose sono migliorate… almeno spero! 😉

Tutti di genere horror?
No. Il mio "genere" varia dal bizzarro umoristico all’horror "suggerito", passando attraverso il noir più misterioso. Cerco di scrivere storie che mi piacerebbe leggere, senza pormi limitazioni. Da questo punto di vista autori come Lansdale, Matheson, e King sono di grande ispirazione.

Come ti poni di solito nei confronti dello scrivere, ovvero, quando di solito scrivi, e, classica domanda che si fa ad uno scrittore, come nasce un tuo lavoro?
L’idea per un racconto può nascere ovunque, in qualsiasi momento e situazione. Lo spunto può venire da un aneddoto, un film, un racconto appena letto, un gioco di parole, oppure dal classico "cosa succederebbe se…". Generalmente scrivo in tarda serata, quando riesco a ritagliarmi del tempo libero per poter "lavorare" in tranquillità. L’ideale è però scrivere durante "le ferie", quando ho a disposizione un paio di giorni per smettere di pensare al lavoro, fare "piazza pulita" nella mia testa, e dedicarmi poi alla narrativa con continuità e per diverse ore al giorno. Tutti i miei racconti hanno una "gestazione" lunga: ottengo i risultati migliori se lascio passare dei mesi tra le varie revisioni e "ritocchini".

Ti sentiresti di dare qualche consiglio o suggerimento a chi si cimenta nella scrittura? Ad esempio, su come iniziare un testo, o sulla revisione.
Il consiglio è sempre quello, non si scappa: leggere, leggere, leggere, scrivere, scrivere, scrivere, revisionare, revisionare, revisionare. E umiltà nell’accettare le critiche che ci verranno indirizzate. Avere qualche lettore obbiettivo che possa leggere e commentare i nostri lavori è poi importante: a questo scopo sono sorte diverse comunità in internet, vale proprio la pena di "sfruttarle". Avere dei pareri esterni "competenti" è importante soprattutto in fase di revisione: raramente infatti un "giovane scrittore" riesce a notare tutti i difetti dei propri scritti… parlo per esperienza personale ovviamente! 😉

Case editrici e concorsi – che rapporti hai con entrambi?
Con le case editrici i rapporti sono molto limitati, spesso legati alla promozione/recensione di un loro nuovo prodotto editoriale. Con i concorsi i rapporti sono molto più "abbondanti": mi piace prendervi parte e trovo l’esperienza molto utile, anche se di un’importanza "relativa".

Anche qui domanda interessata: hai qualche consiglio per chi vuole mandare il proprio materiale ad una casa editrice? Esempio, su come si sceglie, e come si deve presentare il proprio lavoro.
Questo è un argomento "spigoloso". Innanzitutto ci si dovrebbe informare sulla casa editrice a cui si vorrebbe inviare il proprio materiale: è "onesta"? Pubblica opere del genere da me scritto? Pubblica esordienti? È molto attiva? Cura la promozione? Usa materiali di qualità per i suoi prodotti? Solo dopo aver risposto positivamente a tutte queste domande si può prendere in considerazione l’idea di inviare del materiale, ovviamente avendolo precedentemente corretto e presentandolo in maniera professionale: bisogna facilitare il lavoro a chi valuterà i nostri lavori, quindi i testi, la biografia, le sinossi, devono tutti essere "a posto". Bisogna poi lasciare il tempo ai selezionatori di poter svolgere in tranquillità il loro lavoro: tormentare di telefonate il centralino di una casa editrice per sollecitare la lettura dei propri manoscritti non serve a nulla, anzi è controproducente…

Parlando di concorsi a quanti hai partecipato, e in base a cosa li hai scelti?
Nell’ultimo anno e mezzo ho partecipato a non meno di 35 concorsi letterari, la maggior parte dei quali priva della tassa d’iscrizione. Soprattutto un anno fa partecipavo a tutto quello che mi passava sotto gli occhi, mentre adesso che ho poco tempo devo cominciare a "fare selezione". La "bontà" di un concorso è determinata da alcuni fattori ben precisi: "competenza" della giuria, premi in palio, ed eventuali sbocchi editoriali in caso di "piazzamento". Se questi tre fattori sono "soddisfatti" allora vale veramente la pena di partecipare ad un concorso, sia esso a pagamento o meno. In campo horror/giallo quelli che consiglio sono: Gran Giallo di Cattolica, Misteri d’Estate, Giallo di Fossano, Lama e Trama, RomaNoir, Premio GhoST, Premio Brown, Premio Urania, Premio Giallo Mondadori, Alien, Lovecraft, e RILL. Di quelli elencati solo gli ultimi tre sono a pagamento, e si parla comunque di cifre modeste. I concorsi gratuiti organizzati da "semplici" siti web, come il mio La Tela Nera, sono invece ottimi per "farsi le ossa", per crescere e cercare il confronto tra autori ad un livello più basso.

Parlando di pubblicazioni elettroniche – sul tuo sito proponi e-book in formato PDF – che realizzi gratuitamente per terzi. Come è nata questa idea?
L’ebook è un mezzo di pubblicazione molto apprezzato tra gli aspiranti scrittori: un libro elettronico dona visibilità senza farci spendere un euro e può essere stampato su carta "creando l’illusione" di un libro vero. Sono piccole soddisfazioni, ma vogliono dire tanto per chi è agli inizi e sogna un futuro da scrittore. La Tela Nera vuole diventare un punto di riferimento per tutti questi scrittori horror "agli inizi" e la strada per imporsi passa anche nell’aiutare concretamente l’autore a realizzare qualche suo "piccolo sogno". Di fatto ogni iniziativa sul mio sito è creata per dare sostegno e possibilità di miglioramento agli aspiranti scrittori, categoria che mi vede sicuramente tra le sue fila: aiuto me stesso aiutando gli altri insomma…

Hai di recente pubblicato con noi in formato e-paperback – cosa ne pensi di questo formato, rispetto al PDF?
L’e-paperback mi piace di meno rispetto al PDF per quanto riguarda l’estetica finale del prodotto, ma è un mezzo sicuramente più valido per "proteggere" le proprie creazioni. Alla fine, comunque, è sempre e solo questione di gusti.
Attenzione però: molte case editrici stanno cominciando a dare i primi segni di "fastidio" verso la libera e gratuita circolazione di testi di esordienti. Un testo di questo tipo viene infatti spesso considerato "non idoneo" ad una sua pubblicazione su carta in quanto già "bruciato". E’ soprattutto per questo che su SOGNI INFRANTI, il mio e-paperback pubblicato dalla Kult Virtual Press, ho inserito solo racconti per i quali non ho alcun progetto di pubblicazione cartacea.

Che progetti (letterari e non) hai per il futuro?
I progetti sono molti, e spero di completarne almeno la metà. A livello "letterario" principalmente desidero pubblicare una raccolta dei miei racconti con qualche piccola casa editrice: ne ho una dozzina che ritengo sufficientemente validi per finire "sul mercato", e sono stanco di trascinarmeli dietro…
Le cose più importanti riguardano la mia attività con La Tela Nera e soprattutto con HorrorMagazine.it, il portale web dedicato all’horror del gruppo Delos. In HorrorMagazine.it sarò uno dei (tanti) redattori, ed insieme ai miei compagni di viaggio cercheremo di portare il sito ad essere il numero uno in Italia per il genere horror/noir. Sarà un grosso impegno che mi ruberà molto del mio tempo libero, spero con un buon ritorno di soddisfazioni…

Marco Giorgini

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