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Il Wushu – 4 – Gli allenamenti

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Il Wushu – 4
Gli allenamenti (seconda parte)

Bentornati a tutti,
il caldo comincia a farsi sentire sempre di più, ma noi siamo sempre qui ed in perfetto atteggiamento marziale, non molliamo mai.

Per cominciare una doverosa annotazione di servizio, come ho già segnalato nel precedente articolo, sabato e domenica 24 e 25 maggio si terranno a Modena i campionati italiani di Taolu moderno, la competizione si terrà presso il Pala Anderlini, le competizioni saranno al sabato stili liberi e stili dimostrativi e gare per preagonisti mentre la domenica scenderanno in campo gli atleti con le forme codificate nuove internazionali, in ogni caso, per maggiori dettagli ed il programma completo, vi rimando al sito della federazione italiana:
www.fiwuk.it.

Ritorno subito all’argomento principale che si riallaccia perfettamente anche alla prefazione, gli allenamenti pre-gara.
Come sempre le impressioni personali: dopo questi mesi di allenamenti veramente intensi sono giunto ad una conclusione, se vogliamo migliorarci, e questo è un discorso che si può estendere in qualunque campo sia sportivo sia nel lavoro e anche nella vita di ogni giorno, bisogna fare tanta fatica!
L’importante quindi è non fare fatica solo per il gusto di sudare ma per cercare di raggiungere un obiettivo che ci siamo prefissati, questo concetto per me è fondamentale.
Infatti non avrei mai sopportato le centinaia (vi assicuro che non sto esagerando!) di salti fatti per ogni serata di allenamento, se non avessi avuto nella testa un punto fermo da raggiungere.
Lo ammetto inizialmente l’obiettivo che mi ero prefissato non era esattamente ad alto livello ma era comunque un riferimento ben preciso e cioè arrivare al termine di ogni seduta di allenamento cercando di tenere il ritmo di chi ha 10 anni in meno di me, ehi non pensate male ma soprattutto non pensate che sia così facile a 32 anni tenere il ritmo di alcuni ventenni scatenati!
Se vi scrivo ancora dopo tutti questi mesi qualcosa vorrà pur significare!
Certo, significa che ho raggiunto, con fatica, ciò che mi ero prefissato e quindi adesso posso andare oltre, ma tutto questo lavoro, oltre che migliorarmi fisicamente, mi ha anche dato una nuova carica interiore e nuovi stimoli per continuare.

Queste riflessioni autobiografiche e leggermente introspettive mi sono servite da apripista per l’argomento centrale del presente articolo: le gare.
Ecco quindi l’obiettivo concreto che, compatibilmente con le nostre capacità, vogliamo raggiungere praticando questa arte marziale.
Parallelamente a quanto esposto inizialmente vi sottopongo un paio di riflessione da fare: pensate ad un centometrista che si prepara per le Olimpiadi, quanta fatica quanto impegno e dedizione deve impiegare per raggiungere il suo obiettivo che, tra l’altro, è anche molto lontano nel tempo. Anni di duri allenamenti per 10 secondi di gara e forse sa già che non può puntare alla vittoria finale ma solo ad un piazzamento, ma tutto questo non lo ferma anzi è la sua fiamma sempre accesa, lui deve arrivare alle Olimpiadi e giocarsi le sue carte per arrivare in finale.
Oppure, ritornando in campo marziale, pensate a quanti calci e pugni dobbiamo dare al sacco per preparaci ad un’incontro di Sanda della durata di pochi minuti dove magari l’esito del confronto viene deciso per un’uscita dal quadrato.

Facciamo ora un passo indietro e ritorniamo ai concetti iniziali che vi ho esposto tramite la mia esperienza personale, l’allenamento in preparazione alle gare va quindi inteso come l’avvicinamento ad un obiettivo e pertanto la nostra concentrazione si deve focalizzare su questo fattore piuttosto che su quante serie di calci o quanti salti si facciano durante gli allenamenti.
A prescindere da quale sarà il risultato della competizione avremo la certezza di essere migliorati, infatti:
se raggiungeremo un risultato positivo significherà che gli sforzi che abbiamo compiuto sono stati premiati e l’obiettivo che ci eravamo prefissati è stato raggiunto, saremo quindi pronti a raggiungere un nuovo traguardo.
Nel caso contrario se avremo commesso degli errori, avremo comunque capito qualcosa che prima non sapevamo ed avremo automaticamente dei nuovi obiettivi da raggiungere.

Ciao a tutti e alla prossima!

Alessandro Rossi

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