KULT Underground

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Ultimo numero DOS

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Ultimo numero DOS

Parlando di promesse che abbiamo fatto senza mostrare poi nessun segno concreto di una nostra intenzione di mantenerle, possiamo trovare un sacco di cose splendide: all’inizio, quando abbiamo iniziato, erano più o meno i tempi di Wolf3d, e così avevamo pensato “perchè non far sì che i nostri lettori camminino in uno spazio virtuale 3d e trovino là i testi?”; e poi, dopo che Thomas Serafini diede la voce al mio piccolo eseguibile, avevamo iniziato a sognare la possibilità di avere comandi vocali. Cioè c’eravamo messi ad immaginare una folta schiera di appassionati di computer che parlavano a KULTXXXX.EXE dicendo “sù”, “giù”, “indietro” e così via.

Oh, sì, qualche volta (molte volte) non ci abbiamo pensato così tanto: le cose le abbiamo semplicemente fatte. Ma il desiderio più intenso dei nostri lettori (almeno negli ultimi due anni) è stato ignorato mese dopo mese. E, come potete facilmente immaginare dal titolo, mi sto riferendo ad una versione Windows di Maniac Viewer.
La ragione principale per cui abbiamo portato così avanti questo sforzo programmativo è stata che se volevamo tenere viva anche la versione DOS avremmo dovuto limitare quella Windows in grafica e suoni; e se io penso che anche in questi giorni possa ancora essere simpatico vedere un programma DOS girare fluidamente a 320x200x256 colori, non ritengo che sia decente vedere la stessa grafica in una finestra muoversi più lentamente e sembrare strana come un quadro di Dalì in una chiesa.
E perciò abbiamo aspettato fino ad adesso, quando, con i nostri cuori gonfi di lacrime, stiamo per compiere un taglio netto: niente più compromessi con il DOS. Metteremo KULT Underground fuori portata per i
286 e i 386 (ma ora anche i pentium sono usciti di produzione), ma guadagneremo incredibilmente in impatto visivo e compatibilità con schede sonore e strane configurazioni di computer.
Ma non voglio anticipare troppo. Stiamo ancora lavorando sul nuovo motore (e sui nuovi programmi per creare gli ipertesti) e perciò è possibile che qualcosa che io ritengo sicuro ora, possa essere leggermente differente in KULT0398.EXE… che dite? CD-ROM? Solamente
Internet? No. Niente di tutto ciò. Affacciarsi a W95 significa soprattutto due cose: avrete BISOGNO di W95 per leggere KULT
Underground, e NON POTRETE lanciarlo da floppy. Ma questo non significa che non starà più su un singolo dischetto. E, beh, a dire il vero è abbastanza probabile che voi possiate ancora lanciarlo da un fuori moda A:, ma ugualmente avrete bisogno di un paio di mega liberi sul vostro disco fisso.
Non possiamo immaginare se i lettori apprezzeranno o meno questa mossa. Noi ci abbiamo pensato su molto (ripeto: due anni) e poi l’abbiamo fatto. Pace. Se volete urlare al mondo la vostra rabbia o frustrazione, fatelo, e vedremo cosa possiamo fare per farvi sentire di nuovo a vostro agio. Ma qualche volta dobbiamo semplicemente provare. Non lo pensate anche voi?

Ok. Questo è più o meno tutto quello che volevo dire questo mese, se non vogliamo considerare il fatto che la sezione CINEMA sta brillando come Venere nel cielo (grazie ai nostri “eroi” Michele Benatti,
Beatrice Di Venosa e Gabriela Guidetti), che SCOPRIAMO è rinato (wow!) e sembra intenzionato a rimanere, che ARTE è pienissimo di materiale
(il critico Giuliana Galli sembra volere riempire da sola tutta la nostra rivista…) e che, come potete vedere, stiamo continuando con i testi in due lingue differenti (italiano ed inglese)… e non possiamo evitare di menzionare la nostra grande amica irlandese Sara McCann, che ha fatto una buona metà dell’intero lavoro di traduzione…

In ultimo, ma non meno importante, vi segnalo che adesso “Il ritorno di Holden”, il concorso artistico che supportiamo per il secondo anno ha finalmente le homepages on-line. Vi invitiamo a leggerne di più agli indirizzi http:


http://www.comune.modena.it/biblioteche/holden

http://www.pianeta.it/webkult/holden2

Buona lettura.

Marco Giorgini

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